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Vettel, bonus errori esaurito: dall'Austria in poi sarà vietato sbagliare

Paolo Sala

Pubblicato 25/06/2018 alle 07:28 GMT+2

L'ottima rimonta del tedesco non cancella le responsabilità sul contatto al via, che fa il paio con il lungo di Baku. In un Mondiale così tirato non c'è spazio per altri errori. A Maranello sembrano aver risolto i problemi sul battistrada ribassato, che esalta comunque anche in Francia la Mercedes W09.

Sebastian Vettel (Ferrari) - GP of France 2018

Credit Foto Getty Images

Ha vinto Lewis Hamilton e probabilmente sarebbe finita così anche senza il contatto al via fra Sebastian Vettel e Valtteri Bottas, che ha creato il vuoto alle spalle del campione del Mondo in carica. Ma in un fine settimana in cui la Ferrari era tornata ad inseguire già dalle qualifiche, l'errore di Seb ha un peso specifico mitigato solo in parte dalla rimonta agevolata dalla Safety Car. Fra Cina, Baku e Le Castellet, sono troppi i punti lasciati per strada. Col risultato che Lewis Hamilton gongola al comando della classifica nella stagione in cui più sta faticando nei confronti della rossa.

Vettel, bonus errori esaurito

In Cina i punti in tasca del tedesco erano evaporati per colpa di un incauto Verstappen; a Baku per un attacco comprensibile ma rischioso su Bottas; al semaforo verde del Gp di Francia, anche se la staccata anticipata di Hamilton può averlo disorientato, l'errore è stato tutto di Sebastian, poiché Bottas sull'esterno gli aveva lasciato lo spazio necessario all'inserimento in curva 1. A molti, sebbene la dinamica sia del tutto differente, l'episodio ha ricordato lo start del fatale Gp di Singapore 2017. Nell'ambito di prestazioni di altissimo livello sia in qualifica che in gara, Vettel accusa a volte qualche difficoltà nel valutare le manovre durante i corpo a corpo più caotici. Non manca una buona dose di malasorte - considerato che paradossalmente è stato lo spunto migliore rispetto alle Mercedes a portare Vettel al contatto - ma è altresì evidente che il bonus errori 2018 è già bello che esaurito. Per puntare al titolo, ora Sebastian non ha più grossi margini d'errore.

Le Pirelli ribassate arridono alla Mercedes

Anche perché Lewis Hamilton paga dazio allorché la sua W09 fatica sulle gomme, ma riesce a massimizzare i punti limitando i danni nelle difficoltà e facendo bottino pieno quando ne ha la possibilità. A Le Castellet, come anticipato alla vigilia, c'erano tutte le condizioni perché tornasse a vincere, e lui lo ha puntualmente fatto. La gomma Pirelli ribassata di 0.4 mm - che tornerà protagonista fra due settimane a Silverstone - non è più una zavorra per la Ferrari, veloce soprattutto nel ritmo gara, ma certo continua ad essere una manna per la Mercedes, che torna davanti anche in qualifica quando non deve lottare con le ormai famigerate finestre di utilizzo. Senza dimenticare il motore, visto che qui anche la stella a tre punte ha finalmente portato in pista la seconda specifica della power unit.

Sorriso Raikkonen nel week end di Leclerc

In casa Ferrari, oltre alla Safety Car che ha permesso a Vettel di rientrare se non altro fino alle spalle della zona podio, ci si consola con il terzo posto di Raikkonen, proprio nel week end in cui si sono rafforzate le voci sul probabile approdo di Leclerc al volante della sua Ferrari nel 2019. Dopo gli errori in qualifica ed una prima parte di gara abbastanza anonima, Raikkonen è stato bravo e finalmente grintoso nel finale, quando ha sfruttato al meglio le gomme fresche e la mescola di vantaggio rispetto a Ricciardo. Leclerc, per inciso, ha offerto anche qui una prova sontuosa, dimostrando una invidiabile impermeabilità alle pressioni.
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Kimi Räikkönen

Credit Foto Getty Images

Red Bull affila le armi

Buon week end anche per la Red Bull, che ritrova Verstappen e guarda alle prossime gare con fiducia. Al motore Renault mancano cavalli rispetto a Ferrari e Mercedes, ma il calendario lascia spazio alla possibilità di lottare con entrambe nel Gp di casa in Austria e ancor più a Hockenheim e Budapest. Dove sarà chiamata a vincere anche e soprattutto la Ferrari, considerato che Silverstone sarà probabilmente pista Mercedes almeno quanto Le Castellet.

Williams e McLaren, la storia fuori in Q3

Impossibile non notare, con una fitta al cuore, due scuderie gloriose come Williams e McLaren fuori dalle qualifiche già al primo turno. Probabilmente il punto più basso per entrambe, senza che al momento si intravveda la luce in fondo al tunnel. La McLaren pensava di aver risolto gran parte dei problemi giubilando Honda, quando invece anche la macchina ha evidenti pecche; la Williams è in un precipizio tecnico da cui nemmeno uomini come Paddy Lowe sembrano in grado di risollevarla. Menzione d'obbligo, in tema di disastri, anche per Romain Grosjean, entrato in un loop da cui non riesce ad uscire proprio nell'anno in cui la Haas avrebbe tutte le carte in regola per essere la quarta forza. E pensare che il team americano aveva rifiutato l'invito di Marchionne ad affidare i suoi volanti a Leclerc e Giovinazzi, puntando forte sul francese e Magnussen.

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