Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Charlie “Waiting”, la paura della pioggia in F1, l'ira di Marchionne. Le 10 istantanee di Monza

Paolo Sala

Aggiornato 04/09/2017 alle 12:29 GMT+2

Fatti, indiscrezioni e rumors. Il dietro le quinte del Gp d'Italia

Kimi Raikkonen rientra ai box Ferrari durante le qualifiche del GP di Monza, interrotte per la forte pioggia

Credit Foto Getty Images

Il manico si vede sul bagnato

Così recitava un adagio legato soprattutto alla Formula 1 degli anni '70 e '80, ma tutto sommato sempre valido. In questo senso le pazze qualifiche di Monza hanno offerto spunti inediti non solo su gomme e macchine, ma anche sui piloti. Se Lewis Hamilton resta l'indiscusso mago del bagnato, l'acquazzone brianzolo del sabato ha offerto la ribalta anche ai soliti Verstappen e Ricciardo, a Hulkenberg, a Vandoorne e soprattutto a Lance Stroll ed Esteban Ocon. Spesso criticati per le loro prestazioni recenti - più lento del compagno Massa il primo, impegnato in ruotate fratricide con Perez il secondo - hanno impressionato quando le condizioni si sono fatte più difficili. Curioso peraltro che prima di fare scintille in Q3, Ocon abbia passato il taglio al 10° posto per soli due millesimi di secondo di vantaggio proprio su Perez. Jacques Villeneuve, spesso pungolo critico per le dinamiche della F1, sostiene che piloti più giovani hanno ancora l'abitudine a correre sul bagnato dai kart, mentre chi è in F1 da anni corre ormai sì e no due gare l'anno sotto la pioggia. Ripensando allo show di Max Verstappen in Brasile lo scorso anno, quei sorpassi da urlo all'esterno intuendo il maggior grip fuori traiettoria che non sulla parte gommata, l'ipotesi di Jacques appare spendibile.
picture

Esteban Ocon (Force India) in azione sotto la pioggia durante le qualifiche del GP di Monza, 2017

Credit Foto Getty Images

Charlie "Waiting" e la paura del bagnato

Perché oltre alla rarefazione delle precipitazioni, è un dato oggettivo che siano aumentate le occasioni i cui la Formula 1 evita di prendersi troppi rischi in condizioni estreme. Un po' per questioni tecniche - vetture sempre più da asciutto per downforce e aerodinamica e problema del parco chiuso - un po' per scrupolo, specie dopo l'incidente fatale di Jules Bianchi a Suzuka. Scrupoli a volte comprensibili, soprattutto quando hai un pilota (Grosjean) che ti urla in radio quanto sia pericoloso stare in pista dopo un aquaplaning a 300 all'ora. Ma Charlie Whiting, per quella interruzione e per non aver approfittato di un paio di finestre di scarsa pioggia durante la lunga interruzione, è forse andato oltre, guadagnandosi lo scherzoso soprannome di "Waiting". Anche perché nel Q3 le condizioni erano simili, se non peggiori, a quelle della prima fase del Q1. Va bene la prudenza, ma così hanno buon gioco gli appassionati quando sostengono che la leggenda di Senna, con la F1 di oggi, non sarebbe mai nata.
picture

Monza GP safety car

Credit Foto Getty Images

Regole 2018: due soste per tutti?

E a proposito di parco chiuso, sono due gli ambiti regolamentari in cui si discuterà se intervenire o meno in vista del 2018. Il primo, tornato d'interesse proprio in seguito alla giornata di sabato, è proprio quello dell'assurdità di non poter toccare la macchina tra la fine delle qualifiche e l'inizio del Gp, che impedisce di poter assettare anche minimamente la macchina per condizioni diverse da quelle previste. Ma all'ordine del giorno c'è soprattutto un argomento di cui si è spesso parlato nel paddock, ovvero lo scarso degrado delle Pirelli e le strategie piatte, quasi sempre uguali per tutti su una sola sosta. L'idea è di introdurre dall'anno prossimo l'obbligo di due soste per tutti, stante quello di montare almeno due mescole differenti. Si valuteranno i pro e i contro, poi si deciderà.

Marchionne 1: olio Mercedes, Ferrari fa spallucce

Alla fine, come si temeva in Ferrari, resta la non retroattività della nuova regola, introdotta a Monza, sul limite di consumo dell'olio (0.9 litri ogni 100 km). L'astuzia Mercedes, che ha omologato la quarta e ultima power unit a Spa proprio per sottrarre i propri motori alla regola, ha avuto buon gioco. Se, come alcuni addetti ai lavori, il bottone magico Mercedes non è altro che l'aggiunta di additivi tramite olio, il vantaggio resterà invariato. Ma il presidente ferrarista Sergio Marchionne, sabato, non è sembrato preoccuparsene più di tanto, rilanciando anzi. "Non so se la loro sia stata una furbata - ha detto - ma certo ora non potranno più lavorare sul motore. Mentre noi sono certo che miglioreremo ancora sia di telaio che nello sviluppo della power unit".

Marchionne 2: "Differenza imbarazzante, questa non è la Ferrari"

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni del dopo gara: “Le nostre ambizioni non cambiano, ma oggi la differenza con Mercedes è stata imbarazzante. Questa non è la Ferrari, dobbiamo raddoppiare gli sforzi per togliere loro quel sorriso dalla faccia”. Umorale. E preoccupante, considerato che dopo Baku a Maranello saltò il capo motorista.

Mercato 1: la mossa Ferrari muove le carte, Hamilton rinnova

Il rinnovo di Sebastian Vettel in Ferrari ha dato un bel boost alla trattativa parallela fra Lewis Hamilton e Mercedes, legati fino al 2018. Si parla di un rinnovo di due anni fino a tutto il 2020, mentre Bottas si vedrebbe confermato per un solo anno come Raikkonen in Ferrari. Si va verso contratti stabili fino alla scadenza del Patto della Concordia, previsto per il 2020. La conferma eventuale la daranno le scelte Red Bull. Di certo, stando sempre a Marchionne, Sauber sarà vero e proprio 'junior team' di Maranello per motori e soprattutto piloti. Ferrari vuole "sviluppare" (il termine un po' troppo tecnico utilizzato da Marchionne) i propri piloti giovani. Sicuramente Charles Leclerc, possibilmente anche Antonio Giovinazzi (in Haas).

Mercato 2: Alonso resta in F1, ma dove?

Più nebulosa la situazione per Fernando Alonso: un conto è la 500 Miglia di Indianapolis, un altro – come ha confessato ai colleghi di Sky – è un intero campionato in America. La prima scelta resta la Formula 1, ma le opportunità si limitano ad un prosieguo con McLaren-Honda o il salto in Renault. Le ultime parlano di un passaggio della McLaren ai motori Renault, con Honda che fornirebbe la Toro Rosso, condizione dell'asturiano per rimanere legato a McLaren. Entro fine mese, magari già a Singapore, ne sapremo di più.
picture

Fernando Alonso (McLaren) - Grand Prix of Belgium 2017

Credit Foto Getty Images

Ocon: "Non attacco le Mercedes". La F1 come il Palio di Siena

Ha fatto discutere la 'gaffe' di Esteban Ocon in griglia di partenza. “Non attaccherò Hamilton, sono un pilota Mercedes”. Un peccato d'ingenuità, che un collega più navigato non avrebbe mai commesso, ma che offre uno spaccato interessante sulle dinamiche di gara. Va bene che il rapporto fra motorista e team cliente diventa sempre più sinergico, e che i piloti hanno legittime aspettative di approdare alla casa madre, ma se un Gp deve diventare come il palio di Siena sarà meglio che Liberty Media riesca nell'intento di allargare ad altri motoristi la presenza in F1.

Doppietta italiana in Formula 2

Nella giornata opaca della Ferrari, brillano i successi di Antonio Fuoco e Luca Ghiotto nelle due manches di Formula 2, un trionfo italiano inatteso quanto le difficoltà della rossa. Ghiotto aveva peraltro vinto anche la prima manche, venendo poi retrocesso per taglio della prima variante al 5° posto. Una bella soddisfazione per i due ragazzi e per il loro seguito, anche perché si tratta per entrambi del primo successo stagionale.

Monza diventa "Monza Eni Circuit"

Mentre festeggia un aumento di quasi il 30% degli incassi rispetto allo scorso anno, l'Autodromo Nazionale di Monza sigla un importante accordo col primo gruppo energetico del Paese. L'obiettivo è quello dell'autofinanziamento, perché assicurare Monza nel calendario della F1 fino al 2019 è costato parecchio. Eni diviene sponsor esclusivo del circuito e delle prossime edizioni del Gp d'Italia. L'accordo è triennale.

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità