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Formula 1 Monza Hamilton-Verstappen lotta tra due maschi Alfa come ai tempi di Senna e Prost

Umberto Zapelloni

Pubblicato 13/09/2021 alle 08:29 GMT+2

GP ITALIA - La lotta è dura e ormai senza più limiti. Nonostante gli avvertimenti dei commissari, non smetteranno di darsele. Ognuno è convinto di avere ragione e andranno avanti a correre uno contro l’altro usando tutti i mezzi a loro disposizione.

Hamilton vs Verstappen

Credit Foto Eurosport

Ormai il mondiale di Formula 1 si è trasformato in una lotta tra due maschi Alfa. “Io non alzo il piede, vediamo se lo alzi tu”. Sono quei tipi che puntano uno contro l’altro viaggiando a 200 all’ora e nessuno dei due vuole sterzare. Qualcosa che in pista non si vedeva più dai tempi di Senna e Prost, due che se le sono date di santa ragione anche quando erano compagni di squadra. Anche se ad esser sinceri Senna e Prost se le sono date davvero due volte in carriera. Questi due si sono già spinti fuori due volte nel giro di pochi mesi. È anche per questo motivo che dopo il crash di Monza i commissari sono intervenuti punendo Max con tre posizioni di penalizzazioni sullo schieramento di partenza della prossima gara.
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Duellare ruota a ruota va bene. Prendersi a sportellate pure. Ma non si può esagerare. Dopo il botto di Silverstone, Max è finito in ospedale. A Monza se non ci fosse stato l’Halo oggi saremmo qui a scrivere e leggere bel altri articoli. Ci sono curve in cui in due non si passa. Hamilton avrebbe potuto stare più esterno, è vero. Ma perché avrebbe dovuto farlo? Non aveva nessun interesse a favorire l’avversario che voleva tenere dietro a tutti i costi. Contava sul fatto che ad alzare il piede sarebbe stato Max che invece ha tenuto giù il piede convinto che alla fine Hamilton avrebbe allargato. Il crash è stato inevitabile. Secondo Hamilton, Max è stato opportunista. Ha fatto come Schumacher con Villeneuve a Jerez 1997. “Non lo lasco scappare, mal che vada finiamo fuori tutti e due”. L’effetto è stato lo stesso, ma obbiettivamente non credo che Max abbia fatto un’azione mirata. Ha sbagliato e basta.
Se vuole vincere il campionato, però, deve cominciare a correre in un altro modo. Lasciare un po’ di testosterone a casa e ragionare. A Silverstone se avesse alzato il piede avrebbe avuto altre chance per vincere. A Monza certo se avesse fatto passare Lewis difficilmente poi sarebbe riuscito a riprenderlo, però non si sa mai. La lotta è dura e ormai senza più limiti. Nonostante gli avvertimenti dei commissari, non smetteranno di darsele. Ognuno è convinto di avere ragione e andranno avanti a correre uno contro l’altro usando tutti i mezzi a loro disposizione.
La lezione di Monza piuttosto è un’altra: il mondiale lo decideranno i dettagli. A Monza Hamilton ha sbagliato la partenza sabato nella Sprint Qualifying rimescolando le carte, poi il box Red Bull ha allungato troppo lo stop di Verstappen permettendo a Hamilton di rientrare in pista insieme a lui. Un errore a testa. E Max che torna a casa con due punti guadagnati in un weekend dove partiva battuto. Ora dovrà scontare tre posizioni di penalità a Sochi. Ma non basteranno a tenerlo lontano da Lewis, statene certi.
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