Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

La rivincita di Max, il botto a gara finita, il giallo Budkowski: le 10 istantanee del Gp Malesia

Paolo Sala

Aggiornato 02/10/2017 alle 14:28 GMT+2

I fatti, I romours e il dietro le quinte dell'ultimo Gp della Malesia a Sepang: dal successo del pilota Red Bull fino alle disavventure incredibili della Ferrari, è stata una due giorni davvero intensa.

Max Verstappen (Red Bull), Lewis Hamilton (Mercedes), Daniel Ricciardo (Red Bull) - Grand Prix of Malaysia 2017

Credit Foto Getty Images

La rivincita di Max

Finito volente o nolente nel calderone delle polemiche per il crash di Singapore, Max Verstappen ha risposto come meglio non avrebbe potuto: vincendo alla grande il Gp della Malesia con tanto di sorpasso in pista Lewis Hamilton. Non c'è dubbio che Max sia ancora giovane e troppo spesso fuori dai punti per essere considerato già ora un pilota da Mondiale. Quel che è certo è un talento cristallino che, quando vien fuori, abbaglia.

Ferrari e il caso turbo

Qualcuno ha ipotizzato che gli inediti problemi al turbo Ferrari fossero legati al nuovo airscope portato qui dai tecnici di Maranello insieme ad un fondo piatto ulteriormente rinnovato. Tutto è possibile, ma l'airscope dovrebbe riguardare solo il raffreddamento del motore, mentre il problema sulla macchina di Vettel (non è ancora certo si sia trattato della stessa problematica per Raikkonen, ma è probabile) avrebbe riguardato un tubo di compressione.

Vettel-Stroll, botto fuori tempo massimo

E a proposito di inedito, non era mai successo di vedere un incidente dannoso come quello fra Sebastian Vettel e Lance Stroll dopo la bandiera a scacchi. Il tedesco voleva rientrare ai box più velocemente del canadese, il quale non si è evidentemente accorto dell'arrivo della Ferrari allorché si è allargato in curva centrandone la sospensione posteriore sinistra. Un botto assurdo a meno di 100 chilometri orari che, al di là della magra figura dei due piloti (ma se c'è una responsabilità va attribuita a Stroll), costa anche in termini di danni materiali.

Il caso Budkowski

Non è passato inosservato, venerdì nel motorhome Williams, il vertice a quattro fra Paddy Lowe (Williams), Toto Wolff (Mercedes), Maurizio Arrivabene (Ferrari) e Chris Horner (Red Bull). Sul tavolo l'uscita di Martin Budkowski dal dipartimento tecnico della Fia ed il probabile approdo a qualche team di Formula 1, secondo alcuni Renault. Non è dato sapere cosa sia stato detto, certo è che l'ingresso in scena di un personaggio che ha contribuito a creare i regolamenti presenti e del prossimo futuro, e che conosce le soluzioni tecniche di tutti i team, crea comprensibili apprensioni.

Rosberg lavora per Kubica

Tramontata la prospettiva Renault, Robert Kubica si è affidato a Nico Rosberg per trovare un sedile in Formula 1 nel 2018. La scelta della Régie di puntare su Carlos Sainz ha spiazzato e un po' deluso il polacco. Sui suoi test, soprattutto quello con macchina 2017, filtrano pareri opposti. Quel che è certo è che Renault, possibilista dopo il primo test con vetture 2014, ha valutato di cambiare strada dopo il secondo. Ora la strada percorribile porta alla Williams, con un paio di incognite: cosa farà Massa, forte comunque di un manager chiamato Nicholas Todt e forse non più così intenzionato a mollare; e Lawrence Stroll, papà di Lance, finanziatore vitale del team e, dicono, non così entusiasta di un eventuale ciclone mediatico sul compagno del figlio.

Alonso nervoso

Non è sfuggito l'evidente nervosismo di Fernando Alonso, che ha respinto l'accusa di aver palesemente chiuso Vettel in fase di doppiaggio facendogli perdere il contatto da Ricciardo. Anzi, Fernando non ha trovato di meglio che dare del lamentoso a Sebastian. Un Alonso stranamente teso per tutto il week end: forse per il motore Honda che sembra essersi messo ad andare decentemente proprio ora che McLaren ha deciso di mollarlo. O forse per essere stato, per il secondo week end consecutivo, ben alle spalle di Stoffel Vandoorne.

Malesia addio

Quella vinta da Max Verstappen è stata l'ultima edizione del Gran premio di Malesia. Troppo magri gli incassi al botteghino, troppo alte le spese per mantenere Sepang-Kuala Lumpur nel calendario Mondiale. Rispetto ad altri fallimentari esperimenti - Corea e India su tutti - la Malesia ci ha quanto meno regalato gare belle e combattute, sia per il layout della pista – varia e discretamente tecnica – sia per il meteo. Mancherà? Sul piano tecnico sì, e lo hanno ammesso diversi piloti. Ma forse la risposta più esaustiva l'ha data Kimi Raikkonen: "Quando si viene qui non si vede altro che l'aeroporto, l'hotel e la pista. Forse mi mancherà di più l'aeroporto".

Hamilton-Trump e la furia di Toto Wolff

Durante le libere di venerdì ha tenuto banco il video-tweet di Lewis Hamilton su Donald Trump. Ma se Lewis ha tenuto il punto anche nelle interviste, nel team la cosa è stata decisamente mal sopportata. Il sorriso beffardo di Wolff dinanzi alla risata di Hamilton aveva già lasciato intuire il disappunto, che il Team Principal ha poi esplicitato dinanzi ai microfoni. Ci sta che Lewis, un campione di visibilità planetaria, voglia dire la sua in un momento in cui lo sport americano, coloured in primis, fa sentire la propria voce in tema di diritti delle minoranze. Ci sta molto meno il modo, che è andato abbondantemente oltre il buongusto. E ci sta il cazziatone che gli avrà sicuramente riservato il team, che pensa più alle possibili conseguenze nel Gp di Austin, in Texas, ed al mercato americano.

Red Bull-Aston Martin: dalla sponsorizzazione ai motori?

Aston Martin è il probabile prossimo ingresso fra i motoristi della Formula 1. Dopo la partnership con Red Bull per lo sviluppo della Hypercar Valkyrie, lo storico marchio ha chiuso ufficialmente l'accordo di sponsorizzazione per il 2018 e impostato quello per fornire i propulsori dal 2021.

Tony Cairoli, test sulla Red Bull

Il nono successo iridato nel Motocross è valso a Tony Cairoli il sogno di un test al volante della Red Bull F1. "Mi hanno fatto un bel regalo" - ha detto il pilota siciliano. Ovviamente nessuna prospettiva futura si quattro ruote, ma attenzione ai movimenti in Red Bull. L'avvicendamento Kvyat-Gasly su Toro Rosso in Malesia è già stata sorprendente, tuttavia non è detto che il russo non possa comunque rientrare.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità