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Max Verstappen-Sebastian Vettel: insulti e scintille dopo il traguardo

Stefano Dolci

Pubblicato 30/10/2016 alle 22:29 GMT+1

Finale di gara rocambolesco del GP di Città del Messico e polemiche fra Verstappen che è stato penalizzato per non aver ceduto la posizione a Vettel dopo aver effettuato un lungo sul prato e aver tagliato la chicane per mantenere la propria posizione sul tedesco.

Sebastian Vettel, Max Verstappen, GP Mexico screenshot

Credit Foto Eurosport

Finale di gara veramente rocambolesco e carico di veleno quello del GP di Città del Messico di Formula 1 che ha visto la Ferrari di Sebastian Vettel risalire sul podio, dopo 4 gare di assenza. Un terzo posto arrivato grazie a una penalità di 5 secondi di Max Verstappen, giunto terzo al traguardo ma punito dalla direzione gara per aver rallentato il tedesco della Ferrari e non aver ignorato il team radio della Red Bull che lo obbligava a cedere la posizione al ferrarista.
La battaglia si incendia al giro 69 quando Verstappen nel tentativo di rispondere agli attacchi di Vettel va lungo sul prato e nel rientrare sceglie di tagliare e non cedere la posizione al tedesco. Giustamente via radio i tecnici della Red Bull dicono a Max di dare la posizione a Vettel ma Verstappen li ignora e taglia il traguardo, terzo alle spalle delle due Mercedes. Il comportamento dell’olandese fa imbufalire Seb che (dopo aver platealmente mandato a quel paese via team radio Charlie Whiting) dopo la bandiera a scacchi, in rettilineo si avvicina alla monoposto del teenager della Red Bull e gli sventola un indice di disapprovazione. Per fortuna con ritardo ci pensa la direzione di gara a mettere a posto la situazione e a consegnare il meritatissimo podio a Vettel.
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