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La Ferrari contro il tabù di Montecarlo: non vince dal 2001

DaOAsport

Pubblicato 23/05/2017 alle 09:41 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Sebastian Vettel durante le qualifiche del GP di Monaco 2016, Ferrari (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Ormai ci siamo. Il grande Circus della F1 è pronto a dare spettacolo lungo i 3337 metri ricchi di storia e tradizione del GP di Montecarlo, sesto appuntamento del Mondiale 2017. Nello scenario più glamour del calendario iridato la Ferrari si presenta in vetta alla classifica iridata piloti con Sebastian Vettel (6 punti di vantaggio su Lewis Hamilton) e tanta voglia di rifarsi dopo il secondo posto del GP di Spagna alle spalle dell’inglese della Mercedes.

Un circuito adatto alla Ferrari

Il cittadino più famoso del mondo potrebbe offrire al Cavallino Rampante una chance per rimpinguare il bottino di vittorie annuali, fermo a due (vittorie in Australia ed in Bahrain). Le caratteristiche della SF70H, infatti, potrebbero sposarsi con quelle del circuito del Principato: passo corto e grande agilità nel tratti lenti sono state le armi della vettura di Maranello in quest’inizio di stagione. Bisognerà però vedere cosa avranno in serbo le Frecce d’Argento, presentantesi in una nuova veste, è il caso di dirlo, al Montmelo (Spagna) ed avendo risolto la problematica dell’eccessivo surriscaldamento degli pneumatici posteriori.
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Kimi Raikkonen durante le qualifiche al GP Monaco 2016, Ferrari (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

La vittoria di Schumacher

Aspetti che potrebbero fare la differenza a Monaco dove la scuderia italiana deve fare i conti con una tradizione non molto favorevole in tempi recenti. Sono infatti 16 anni che la Rossa non sale sul podio più alto. Risale infatti al 2001 l’ultima vittoria firmata Michael Schumacher e Ferrari. Una gara trionfale per il Cavallino con il successo del tedesco e la seconda piazza del compagno di squadra Rubens Barrichello. Una doppietta che sarebbe bello replicare quest’anno.
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Michael Schumacher (Ferrari) festeggia la vittoria ottenuta al GP di Monaco nel 2001 (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

L'importanza delle qualifiche

Per porre fine a questo digiuno, dunque, servirà senza dubbio una prestazione ottimale nelle qualifiche, aspetto che il Cavallino ha cercato di migliorare, come la pole di Vettel davanti a Kimi Raikkonen in Russia dimostra. Nel prossimo weekend, inoltre, torna ad essere libera la scelta su come ripartire la disponibilità di 10 dei 13 set di gomme previsti. I team infatti avranno carta bianca su quali coperture adottare ed è chiaro che tutti opteranno per le mescole più morbide, conoscendo le peculiarità di Montecarlo. In questo senso chi riuscirà a sfruttare al meglio le UltraSoft nel time-attack avrà compiuto un passo decisivo. Un fattore di cui sicuramente gli uomini di Maranello terranno conto per andare a caccia della pole e mettersi in una condizione vantaggiosa in vista della gara. Si riuscirà, dunque, a sfatare il tabù?
Giandomenico Tiseo
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