Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Formula 1 expert, l'analisi dopo il GP di Monaco - Ferrari: giusto rischiare ma Monte Carlo non perdona

Umberto Zapelloni

Pubblicato 24/05/2021 alle 11:10 GMT+2

FORMULA 1 - In un’annata così la Ferrari deve cogliere al volo le rare opportunità che le si presentano. Ha rischiato. Si è dovuta accontentare del secondo posto di Sainz che alla vigilia del weekend sarebbe già stato considerato un mezzo miracolo.

Formula 1 Expert: Ferrari, giusto rischiare

Credit Foto Eurosport

A Monte Carlo si va per giocare d’azzardo. Alla roulette, al black jack, alle slot machine e anche sul circuito del Gran premio più assurdo, ma anche più amato del mondiale. La Ferrari ha giocato d’azzardo e si è ritrovata in mutande nonostante il primo podio della carriera rossa di Carlos Sainz. Quella che abbiamo visto a Monaco era una Ferrari davvero principesca, una Ferrari che aveva la macchina per sbancare e invece non è neppure riuscita a schierare sulla griglia di partenza l’uomo in pole. Ha azzardato con Charles nel secondo run in qualifica e decidendo poi di non sostituire il cambio e tutto il retrotreno della sua monoposto schiantatasi contro il guard-rail alle Piscine, nella zona della pista che Leclerc ha sempre detto di amare di più.
picture

Charles Leclerc

Credit Foto Getty Images

Monte Carlo non perdona

Monte Carlo non perdona, basta sbagliare di un centimetro e sei fuori. Ma Charles è pilota che cerca sempre il massimo e i tifosi lo amano proprio per questo. Non si è accontentato del tempo che lo aveva messo in pole, ha rischiato ancora per migliorarsi e gli è andata malissimo, non male. La squadra, dopo un esame attento, ha deciso di non fargli perdere 5 posizioni sullo schieramento, ha dimenticato i protocolli che in casi simili consigliano un intervento radicale sulla monoposto e lo ha mandato in pista con il cambio controllato e ricontrollato. Non è bastato: un problema all’attacco esterno del semiasse sinistro ha fermato Charles ancora prima che potesse schierarsi al via. Gli sono bastate poche centinaia di metri e già alla curva sei del suo giro di riscaldamento ha capito che qualcosa non andava. Si è messo le mani sul casco, ha capito che il suo sogno stava finendo. Fosse scattato dalla pole avrebbe vinto. A Monaco non si passa come ci hanno raccontato poi i 78 giri della gara che ha portato al ribaltone in classifica mondiale lanciando per la prima volta in testa Max Verstappen, l’uomo che può detronizzare Lewis Hamilton.
picture

Max Verstappen (Red Bull)

Credit Foto Getty Images

Giusto rischiare? Sì

Giusto prendere un rischio simile? Sì. Se non sei in lotta per il titolo non puoi accontentarti di un piazzamento. Sei in pole, provaci. Anche perché il rischio sembrava calcolato. Tutti i controlli avevano detto che il cambio era a posto. Si è rotto un altro particolare, qualcosa che solo un giro di pista avrebbe potuto scoprire. Per questo i protocolli consigliano interventi radicali su una monoposto ferita. In un’annata così però la Ferrari deve cogliere al volo le rare opportunità che le si presentano. Ha rischiato.
picture

Charles Leclerc si complimenta con Carlos Sainz che ha regalato alla Ferrari il primo podio stagionale

Credit Foto Getty Images

Si è dovuta accontentare del secondo posto di Sainz che alla vigilia del weekend sarebbe già stato considerato un mezzo miracolo. Invece della dolcezza dello spumante italiano resta in bocca l’amaro per l’occasione persa. Ma anche la convinzione che la Ferrari sta migliorando come previsto. E più della fotografia di Leclerc quasi in lacrime al box deve restare in testa l’immagine di Charles che va sotto il podio a congratularsi con il suo compagno e a festeggiare il podio. #EssereFerrari è anche questo. E la strada per rinascere passa anche da docce ghiacciate come questa.
picture

Ferrari, Mercedes, Red Bull: le macchine del Mondiale F1 2021

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità