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Bottas vince e rovina la festa a Hamilton: Leclerc 6°

Stefano Dolci

Aggiornato 27/09/2020 alle 16:07 GMT+2

Valtteri Bottas vince il GP di Russia e rovina i piani di Lewis Hamilton che, a causa di una penalità di 10” comminata per due prove di partenza in due zone non consentite della pista prima dello start del GP, perde la chance di eguagliare il record di 91 vittorie di Michael Schumacher. Il finlandese vince davanti a Verstappen e proprio a Hamilton. Sesto posto per Leclerc.

Valtteri Bottas esulta sul podio di Sochi, F1 GP di Russia, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Da quando si corre a Sochi ha sempre vinto la Mercedes ma questa volta a far festa è il pilota che non t’aspetti quel Valtteri Bottas che, nella domenica in cui Lewis Hamilton ha la chance di eguagliare il record di successi in F1 di Michael Schumacher guadagnandosi un altro tassello di immortalità, riesce a rovinare i piani allo scomodo compagno di squadra e a tornare sul gradino più alto del podio, da dove mancava da ben 9 Gran Premi.
Bottas, autore di una condotta di gara magistrale, benedice l’errore prima dello start della gara di Hamilton punito con una penalità di 10 secondi dai commissari per due prove di partenza in due zone non consentite della pista. Una leggerezza che rovina una gara che sembrava mettersi bene per il campione britannico che invece è dovuto rientrare 11esimo dopo il primo pit stop ed è risalito solo fino al terzo posto, chiudendo alle spalle di Verstappen e del già citato Bottas.

Leclerc salva l’onore

Dopo il magro bottino rimediato a Monza e al Mugello, la Ferrari almeno rialza la testa con Charles Leclerc che ottiene un 6° posto che non può soddisfare, ma è meglio di niente in questi momenti grami. Partito dalla decima casella grazie all'arretramento di cinque posizioni di Albon (per la sostituzione del cambio), è risalito fino alla sesta posizione: un risultato quanto meno dignitoso considerando il potenziale della macchina e soprattutto le orrende prestazioni inanellate in questo settembre fosco per la Rossa di Maranello. Niente punti invece per Vettel partito 14° e capace di guadagnare solo una posizione chiudendo doppiatto sia da Bottas che da Verstappen.

L'ordine d'arrivo

1.BOTTASMercedes53/53
2. VERSTAPPENRed Bull+7.729
3. HAMILTONMercedes+22.729
4. PEREZRacing Point+30.558
5. RICCIARDORenault+52.065
6. LECLERCFerrari+1.02.186
7. OCONRenault+1.08.006
8. KVYATAlpha Tauri+1.08.740
9. GASLYAlpha Tauri+1.29.766
10. ALBONRed Bull+1.37.860

I 5 momenti chiave del GP di Sochi

- Il primo episodio chiave del GP inizia quando ancora la gara è lungi dall’essere iniziata e le macchine sono appena uscite dal box per sistemarsi in griglia. E’ in questa circostanza, infatti, che Hamilton commette le due partenze in due posizioni vietate della pista. Una leggerezza subito ravvisata dalla Commissione Gara e che costerà caro all’inglese.
- Alla partenza, Hamilton è magistrale e riesce nell’impresa di non far prendere la scia né a Verstappen, né tantomeno al compagno di squadra Bottas che scavalca l’olandese e si mette in scia all’inglese. Nelle retrovie però succede di tutto, Sainz finisce a muro dopo essere rientrato in pista da un lungo, mentre in curva 4 Lance Stroll, dopo un contatto con Leclerc, finisce contro le barriere e danneggia la sua Racing Point.
- Ottavo giro, con la Safety Car rientrata ai box e Hamilton stabilmente al comando della gara (ma con un margine ridotto su Bottas) ecco la notizia che rovina i piani di Lewis: la commissione gara commina 10” di penalità a Hamilton per la prova di partenza in fondo alla corsia di accelerazione (in una zona pericolosa e non consentita). Tutto da rifare per l’inglese!
- Diciassettesimo giro, pit stop Hamilton che rientra 11° dietro a Vettel a oltre 37 secondi di vantaggio da Bottas. Lewis riuscirà a risalire solo fino al 3° posto e chiuderà a 23” dal compagno di squadra.
- Tranne qualche sorpasso nelle retrovie, si arriva al traguardo senza acuti o sorprese di sorta. Con Bottas che festeggia il secondo successo stagionale chiudendo davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla Mercedes di Lewis Hamilton.

Il migliore

Charles Leclerc (Pilota Ferrari, 6° posto): Gara da leone indomito, un paio di decimi al giro sopra il livello della macchina. Fortunato con gli incidenti delle McLaren e nel contatto con Stroll, ma un 6° posto con questa SF1000 è oro colato. Anche grazie a Vettel, che ha rallentato il ritmo di Ocon prima del pit stop.

Il peggiore

Carlos Sainz (Pilota McLaren, ritirato): Sbaglia tutto in curva 1, staccando in ritardo e andando poi a muro nel tentativo di rientro. Verstappen ci è riuscito ad una velocità impressionante, lui partiva da una posizione più sfavorevole e logica avrebbe preteso maggiore sangue freddo. Anche perché ha finito per compromettere pure la gara del compagno Norris.
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