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Perché Verstappen non ha ceduto la posizione a Perez? Team radio polemico di Max e scintille in casa Red Bull

Luca Montanari

Aggiornato 14/11/2022 alle 01:21 GMT+1

F1 - Polemiche nel box Red Bull al termine del GP Brasile. Verstappen, già campione del mondo, non rispetta gli ordini di squadra che gli chiedono di concedere la posizione al compagno di team Perez, che aveva bisogno di punti per restare davanti a Leclerc al 2° posto della classifica. Lo sfogo del messicano, che ora si trova a pari punti col pilota Ferrari: "È apparso per quello che è".

Storie tese in Brasile fra Max Verstappen e Sergio Perez, Red Vull, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Era da tempo che non si vedeva la Red Bull in seria difficoltà, tuttavia sul circuito di Interlagos il team ha vissuto probabilmente il Gran Premio più difficile della stagione dopo il doppio zero incassato in Bahrain a inizio anno. In Brasile la scuderia vincitrice del titolo costruttori ha avuto un weekend negativo a partire dalla sprint race del sabato - con Verstappen fuori dal podio per la scelta sbagliata delle mescole delle gomme - per poi culminare nella delusione totale di chiudere con entrambe le monoposto fuori dalla top-5, annichilite per una volta sia da Mercedes che da Ferrari. Max Verstappen ha chiuso al sesto posto una gara caratterizzata dal contatto con Hamilton nei primi giri e la conseguente penalità, mentre Sergio Perez è andato in crisi nel finale facendosi superare dalle due rosse di Maranello e dall'Alpine di Alonso, oltre che dal compagno di squadra. Ed è proprio qui che scoppia la polemica all'interno del box Red Bull.
Con il titolo già intascato da Verstappen da diverse settimane, lo scontro più interessante nel campionato piloti si concentra proprio sul secondo posto della classifica: prima del semaforo verde del GP del Brasile, il messicano della Red Bull difendeva il piazzamento d'onore con sei lunghezze di vantaggio sul Charles Leclerc, ma il risultato finale della gara ha riportato i conti in parità, rendendo così decisiva l'ultima gara dell'anno ad Abu Dhabi. A Perez sarebbe bastato che il compagno di squadra gli avesse ceduto la sesta posizione per mantenere un leggero vantaggio nei confronti del pilota Ferrari, come è stato espresso dal muretto in team radio. Tuttavia l'olandese si è opposto con fermezza agli ordini di scuderia, scatenando la tempesta.
Una situazione analoga è accaduta anche in casa Ferrari, con Leclerc che ha chiesto il terzo posto a Sainz, ma in questo caso è stato proprio il team a opporsi alla supplica del monegasco.

Il team radio di Verstappen all'ultimo giro

Team: "Max, fai passare Checo per favore"
*nessuna risposta*
Team: "Max, che succede"
Verstappen: "Ve l'ho già detto la scorsa estate. Non chiedetemelo di nuovo. Ho le mie ragioni e resto fermo"
È questa la conversazione che durante l'ultimo giro ha fatto storcere il naso al team e agli addetti ai lavori. Verstappen ha deciso di non giocare di squadra non perchè credesse di poter sorprassare Alonso nel finale, ma rivendicando alcune vicende della prima parte di stagione, quando i due piloti della casa di Milton Keynes venivano trattati circa alla pari, almeno fin quando erano entrambi in lizza per il Mondiale. Se prima i rapporti tra il campione del mondo in carica e il 32enne messicano apparivano già gelidi, è inequivocabile che il gesto di Max abbia incrinato persino la tacita convivenza ai box.

Perché Verstappen non ha ceduto la posizione: i possibili retroscena

"Lo 'swap' con Perez? Avevamo già discusso tutto prima di venire qui. Io ho comunicato le mie motivazioni. Ovviamente capisco la delusione di Checo, però devono anche capire i motivi per cui non l’ho fatto". Ma quali sono queste motivazioni alla base della scelta di Verstappen al punto da opporsi al team? Nelle ore successive alla gara ha fatto velocemente il giro del paddock un'indiscrezione dell'ex pilota Tom Coronel, sostenuta anche da Sky Sport: secondo il 50enne olandese l'evento che ha scatenato la miccia tra i due compagni di squadra della Red Bull risale al GP di Monaco, quando Perez è andato contro le barriere provocando la bandiera rossa che ha fatto terminare le qualifiche in anticipo, impedendo a Max di effettuare l'ultimo tentativo. Più tardi il messicano avrebbe ammesso ai piani alti, a Helmut Marko e Christian Horner, di aver commesso l'incidente volontariamente. Va ricordato che alla fine Checo vinse quel Gran Premio e grazie a quel trionfò ottenne il rinnovo di contratto. Un episodio che il numero 1 in pista non ha dimenticato e potrebbe aver voluto rivendicare a distanza di quasi sei mesi.
Se quella di Coronel, seppur non confermata, appare l'ipotesi più plausibile, un altro episodio che avrebbe alimentato gli attriti tra i due piloti potrebbe riguardare quanto successo durante le qualifiche in Francia, quando Perez non mise a disposizione la propria scia all'olandese, a differenza di quanto accaduto in casa Ferrari, dove lo splendido lavoro di Sainz permise a Leclerc di centrare la pole position. Da lì il tacito accordo tra i due piloti di pensare ognuno per sé, senza assecondare il bene del team, come fatto da Verstappen proprio in Brasile. Ma vicende del genere, all'interno della Red Bull, non sarebbero le uniche in questa stagione.

La reazione di Perez: "È apparso per quello che è"

Naturalmente la mancata posizione resa dal compagno di team ha mandato su tutte le furie Sergio Perez, che come già anticipato si è visto annullare tutto il vantaggio accumulato rispetto a Leclerc. Già nella sprint race si era creata l'opportunità per uno scambio di posizioni, ma il non aver rispettato gli espliciti ordini di gerarchia ha impedito al pilota messicano di stare in silenzio.
Grazie ragazzi, grazie... Almeno è apparso per quello che è [Perez nel team radio a fine gara]
Prima la stoccata con il team, poi, una volta arrivato al parco chiuso, lo sfogo di Perez in zona mista davanti ai giornalisti: "Non capisco perché Verstappen non mi abbia lasciato il posto dopo tutto quello che ho fatto per lui, se ha due titoli mondiali è grazie a me!".
Una Red Bull che ora dovrà cercare di riappacificare gli animi all'interno del box il più presto possibile, dato che fra una settimana si torna in pista per l'ultimo round della stagione. La scuderia saprà imporsi sull'ego del campione del mondo?
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