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"Perché ca**o?" Verstappen, furia nel team radio: cosa è successo e perché scatterà 8° in griglia nel GP di Singapore

Luca Montanari

Aggiornato 01/10/2022 alle 18:11 GMT+2

F1 - Nel finale delle qualifiche del GP Singapore, Max Verstappen è stato chiamato ai box dal muretto Red Bull mentre stava effettuando l'ultimo tentativo, impedendogli di conquistare una fattibile pole position che è andata così nelle mani della Ferrari di Charles Leclerc. Sulla monoposto del campione del mondo non c'era abbastanza carburante per effettuare un giro extra e passare i controlli.

Max Verstappen team radio, Twitter credit photo @Twitter

Credit Foto Twitter

Ingegnere Verstappen (durante l'ultimo tentativo di Max in Q3): "Box, box, box".
Verstappen: "Cosa? Ma che c****... Perché?". Continua Verstappen: "Ma che c**** state dicendo ragazzi? Incredibile, non capisco.. Di che c**** si tratta?"
Ingegnere: "Ne parliamo dopo, Max. Te lo spiego appena esci dall'abitacolo".
Epilogo incredibile delle qualifiche del GP di Singapore, che vede Charles Leclerc in pole position per la nona volta in questa stagione e un Verstappen furioso costretto a scattare soltanto dall'ottava casella della griglia di partenza. Su una pista leggermente umida per la pioggia caduta copiosamente poche ore prima e in progressivo miglioramento fino alla bandiera a scacchi, l'olandese brucia i due assalti finali per la pole e deve disputare l'ennesima gara in rimonta. Questa volta però, lungo le strade strette e tortuose di Marina Bay, superare è decisamente più complicato rispetto a circuiti permanenti come l'Hungaroring o Spa. Ecco perché il campione in carica rischia di vedersi la gara già compromessa alla vigilia per colpa di una chiamata ai box durante il giro che gli avrebbe permesso di conquistare la pole position. Stando al monitor dei tempi infatti il numero 1 della Red Bull stava realizzando il miglior tempo della giornata, mentre tutti gli altri avevano sporcato il proprio miglior crono con delle piccole sbavature.

Sulla RB18 non c'era abbastanza carburante

È lecito chiedersi dunque per quale motivo il muretto, maggior ragione trattandosi di un team solitamente infallibile come quello Red Bull, abbia optato per questa decisione. Subito dopo le qualifiche la scuderia ha spiegato che ha dovuto richiamare Verstappen per mancanza di carburante: il livello del serbatoio di Max era talmente al limite che molto probabilmente non ne avrebbe avuto abbastanza per effettuare il giro di rientro e lasciare il quantitativo minimo per effettuare i controlli, il che sarebbe costata la partenza dal fondo della griglia.

Verstappen: "Errore inaccettabile, queste cose non le posso controllare io"

Un errore di calcolo da parte della Red Bull che il pilota, ormai indirizzato verso il suo secondo Mondiale, non ha particolarmente apprezzato: "Queste cose le puoi controllare, prima del Q3 puoi vedere se c'è abbastanza carburante, invece non è stato fatto. Per questo ho dovuto abortire anche il giro precedente, cercando di dare tutto all'ultimo. Col senno di poi non avremmo dovuto farlo, ma io non riesco a vedere il livello del carburante. Non è accettabile quello che è successo, dobbiamo cercare di fare il meglio da entrambe le parti" - afferma Verstappen ai microfoni di Sky Sport, additando la colpa al proprio muretto - "La gara è gravemente compromessa perché qui non è come Spa o Monza dove puoi superare agevolmente e vincere la gara. Per me domani sarà molto frustrante trovarmi bloccato dietro ad altre macchine".
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