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Sergio Perez batte Charles Leclerc a Singapore nonostante una penalità di 5". Sainz 3°, Verstappen 7°

Paolo Sala

Aggiornato 03/10/2022 alle 07:17 GMT+2

F1 - Primo match point mondiale fallito per la Red Bull e per Max Verstappen (7° al traguardo) che però fa festa comunque per la seconda vittoria stagionale di Sergio Perez che brucia in partenza Leclerc e con una difesa strenua riesce a tenersi dietro sia Charles che Carlos Sainz. Risultato che non cambia nonostante la direzione gara abbia penalizzato il vincitore di cinque secondi.

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Sergio Perez su Red Bull beffa la Ferrari di Charles Leclerc e si aggiudica il Gp di Singapore, 16^ prova del Mondiale di Formula 1 2022. Il messicano, partendo dalla 1^ fila accanto al monegasco, è scattato meglio allo start presentandosi al comando alla prima staccata, per poi controllare gli attacchi del rivale nella lunghissima gara iniziata su pista bagnata e terminata sull'asciutto. Ma il risultato è rimasto sub iudice per ore: Perez è infatti sotto investigazione per non aver tenuto la giusta distanza dalla Safety Car, ha infine ricevuto una penalità di cinque secondi, rischiando che l'ordine d'arrivo potesse cambiare a vantaggio della Ferrari. Terza l'altra Rossa di Carlos Sainz, che però non è mai stato arrembante quanto Leclerc e ha dovuto anzi difendersi prima da Hamilton, poi da Norris. Max Verstappen parte 8° e finisce 7°, costretto a un doppio pit stop per un errore in fase d'attacco su Norris. Festa rimandata, verosimilmente di sette giorni, quando all'olandese basterà una vittoria con giro veloce per chiudere i giochi e confermarsi campione del mondo. Bene le McLaren e le Aston Martin. Errori anche per Lewis Hamilton, che chiude 9°.

ORDINE D'ARRIVO

Sergio PerezRed Bull1
Charles LeclercFerrari+2:416
Carlos SainzFerrari+8:324
Lando NorrisMcLaren+10:196
Daniel RicciardoMcLaren+30:715
Lance StrollAston Martin+3:153
Max VerstappenRed Bull+2:873
Sebastian VettelAston Martin+1:734
Lewis HamiltonMercedes+1:427
Pierre GaslyAlpha Tauri+6:986

MOMENTI CHIAVE

Partenza - Leclerc scatta bene ma perde aderenza dalla terza marcia in poi, Perez all'interno riesce a sfilarlo e a presentarsi in testa alla staccata di curva 1. Sainz attacca e supera Hamilton con un leggero contatto, partenza per nulla ottimale di Verstappen che scivola in 12^ posizione.
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La partenza con Perez in testa alla prima staccata e l'attacco di Sainz su Hamilton

Credit Foto Getty Images

Giro 4/61 - Pur senza la possibilità di utilizzare DRS su pista bagnata, Max Verstappen mette a segno i primi sorpassi e risale al 9° posto. Davanti Perez e Leclerc allungano su Sainz e Hamilton.
Giro 9/71 - Prima Safety Car per un incidente fra Latifi e Zhou, ma è troppo presto per azzardare un pit stop.
Giro 18/61 - Perez e Leclerc sono gli unici a girare sotto i 2 minuti, Sainz 3° paga quasi 10" dal messicano della Red Bull. Verstappen è 7° alle spalle di Alonso.
Giro 22/61 - Fernando Alonso si ferma con la sua Alpine in panne, Verstappen sale al 6° posto mentre la direzione gara decide per la Virtual Safety Car. George Russell, partito in fondo alla griglia con la sua Mercedes, prova l'azzardo delle gomme slick, ma i suoi tempi sono altissimi.
Giro 34/61 - Errore di Lewis Hamilton che va lungo in staccata ed è costretto a rientrare ai box per cambiare l'ala anteriore. E' il momento per tutti per passare su gomme da asciutto, la classifica non cambia se non per lo scivolamento di Hamilton ai margini della zona punti.
Giro 37/61 - Altra Safety Car per incidente di Yuki Tsunoda, ne approfittano le McLaren che erano ancora sulle gomme della partenza e salgono al 4° e 5° posto.
Ore 16:36 - Non si contano più i giri restanti bensì i minuti che mancano al limite delle due ore. Alla ripartenza dopo la Safety Car Perez è davanti a Leclerc e Sainz, poi Norris attaccato duro da Verstappen che va lunghissimo in curva 5 e scivola all'8° posto con gomme spiattellate.
Ore 16:38 - Verstappen ai box per un nuovo cambio gomme, l'olandese monta gomme morbide rosse ma scala in 14^ posizione. Intanto la direzione gara ha notato un comportamento inappropriato di Perez in regime di Safety Car.
Ore 16:57 - La direzione gara informa che Sergio Perez sarà investigato dopo la bandiera a scacchi per non aver tenuto la giusta distanza dalla Safety Car. Il messicano continua a difendersi da Leclerc. Verstappen risale al 9° posto.
Ore 17:00 - A 10 minuti dalla bandiera a scacchi Perez conduce su Leclerc, che si è leggermente allontanato dopo la comunicazione dell'investigazione sul messicano. Poi Sainz, Norris, Ricciardo, Stroll, Vettel, Hamilton, Verstappen e Gasly.
Ore 17:08 - Errore di Hamilton che sbaglia l'attacco a Vettel e viene superato da Verstappen, che è 7°.
Ore 17:13 - Bandiera a scacchi per Sergio Perez che su Red Bull vince il Gp di Singapore davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz.

I TOP

Sergio Perez (Red Bull) - Nel week end più delicato per la Red Bull, rialza la testa dopo un'estate parecchio complicata e fa suo il Gp grazie ad una buona qualifica, un'ottima partenza e una magistrale gestione sulla lunga distanza.
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Sergio Perez, Charles Leclerc, Formula 1, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Lando Norris (McLaren) - Bravo fin da sabato nonostante una McLaren non brillantissima a livello di setup. Poi sfrutta bene il primo stint e le Safety Car, provando anche ad insidiare il podio di Sainz nel finale.
Lance Stroll (Aston Martin) - Gara attenta ma su buon ritmo, come spesso gli accade sul bagnato.

I FLOP

Carlos Sainz (Ferrari) - Chiude sul podio, ma in qualifica era rimasto fuori dal decimo dei primi tre e in gara non ha mai brillato quanto Leclerc, dovendo anzi difendere la posizione prima da Hamilton, e nel finale da Norris. Stranamente lento.
Lewis Hamilton (Mercedes) - Quello di Singapore era il week end buono, a detta della Mercedes, per provare a centrare la vittoria stagionale che manca. E' mancato invece Lewis, che dopo un'ottima qualifica è incappato in due errori in gara che lo hanno allontanato fatalmente dalla zona podio.
Nicholas Latifi (Williams) - Va bene che ha già gettato la spugna in chiave 2023, ma l'errore in occasione del contatto con Zhou lo rende pericoloso per sé e per gli altri. Lenta agonia.
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Leclerc-Verstappen, le tappe del dualismo che infiamma la nuova F1

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