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La preview del GP USA: in Texas rodeo ad alta tensione. E c'è un'ipotesi di verdetto sul caso budget cap

Paolo Sala

Aggiornato 20/10/2022 alle 15:08 GMT+2

F1 - Mentre la Formula 1 è ancora nella bufera in attesa di una pronuncia FIA sul caso budget cap, ad Austin si corre per il secondo posto nelle classifiche Piloti e Costruttori. Ma Verstappen vuole mettersi al riparo da eventuali sanzioni, mentre nel paddock circola un'ipotesi sulla sentenza ai danni della Red Bull che potrebbe essere esclusa dagli ultimi tre GP.

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Il Gp degli Stati Uniti, che si disputa stabilmente sul tracciato di Austin dal 2012, non ha mai visto tanta tensione prima ancora che si siano accesi i motori in pista. Perché quello texano poteva essere l'appuntamento buono per il secondo titolo consecutivo di Max Verstappen, giunto invece a sorpresa due settimane fa in Giappone in virtù delle solite, discutibili, interpretazioni regolamentari della direzione gara, mentre invece sarà il teatro del primo week end sospeso fra il Mondiale rivinto dall'olandese e l'attesissima sentenza FIA sul caso budget cap della Red Bull. Con tutto il contorno di illazioni e veleni che investono inevitabilmente l'ambiente. Se Max ha tutto l'interesse a legittimare il proprio successo e mettersi al riparo da eventuali sanzioni, la Federazione è davanti ad un vero e proprio bivio esistenziale, che riguarda la propria credibilità e di conseguenza quella della massima espressione dello sport motoristico.

Max favorito d'obbligo

Partendo dal lato squisitamente sportivo, Max Verstappen è il favorito d'obbligo anche sul tecnico saliscendi texano, un 'tilkodromo' decisamente più riuscito di altri. LA RB18 sembra imprendibile sul dritto come sulle curve veloci, entrambi ingredienti base del tracciato di Austin, mentre le curve lente, dalla fine dell'estate in poi, non sembrano più essere la comfort zone della Ferrari. E Max, c'è da giurarci, spingerà a fondo sia per legittimare ulteriormente l'iride 2022, sia per mettersi al riparo da ciò che potrà eventualmente accadere nelle prossime settimane, leggi eventuali penalizzazioni in classifica.
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Ferrari, come stai?

Dall'altra parte della barricata, in Ferrari c'è la necessità di capire come va la macchina in termini di consumo gomme dopo l'introduzione dell'ultima versione del fondo. Un test che avrebbe dovuto avere luogo a Suzuka, mentre la copiosa pioggia nipponica ha di fatto neutralizzato i dati raccolti. Su asfalto umido la F1-75 è andata ancora una volta in crisi, costringendo Leclerc (penalità di 5 caselle in griglia per la sostituzione della power unit) ad una difesa disperata e perdente su Perez mentre Verstappen volava via. Il caldo asciutto previsto ad Austin sarà un'altra cartina di tornasole importante per Maranello. Dove peraltro non passano inosservati gli sfoghi di Carlos Sainz e la malcelata gelosia nei confronti dell'affetto che circonda il compagno.
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Fia davanti al bivio

Di contorno ad un Gp che avrà un peso specifico importante soprattutto per il secondo posto nella classifica Piloti, coi ferraristi all'attacco in primis della seconda Red Bull di Sergio Perez, restano le pesanti ombre del caso budget cap. Con la FIA chiamata ad una decisione che segna un vero e proprio spartiacque per il presente e il futuro del motorsport. Si è già detto in varie occasioni come buona parte della credibilità se ne sia già andata col caso in sé, e che qualunque sarà la decisione non mancherà una scia di veleni e sospetti potenzialmente letali. Tuttavia un verdetto definitivo, in un senso o nell'altro, dovrà arrivare, e la Federazione non può permettersi di sbagliare. Una semplice multa sarebbe un 'liberi tutti' devastante, una sanzione più seria deve tenere necessariamente conto del fatto che è ormai impossibile agire retroattivamente.

Stop Red Bull nel finale di stagione?

Secondo diverse indiscrezioni, maliziose il giusto, una via d'uscita che salvi capra e cavoli esiste: l'esclusione della Red Bull dalle ultime tre gare dell'anno (Messico, Brasile e Abu Dhabi). Non sarebbe una semplice ammenda e non sarebbe una riduzione del budget in vista del 2023 (che piacerebbe molto agli avversari diretti Ferrari e Mercedes). Sarebbe invece un segnale 'forte', che potrebbe mettere in discussione il titolo Costruttori della stagione in corso e fungerebbe da avvertimento per il futuro, senza compromettere la seconda iride di Verstappen. Ma al momento si tratta di semplici indiscrezioni, probabilmente alimentate in primis proprio dalla Red Bull, per la quale la soluzione sarebbe in fin dei conti non troppo svantaggiosa.
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