Ferrari, Austin è una svolta: ora obiettivo Mondiale Costruttori e un 2025 all'attacco
Pubblicato 21/10/2024 alle 15:37 GMT+2
F1, GP STATI UNITI - La doppietta rossa in Texas va al di là del prestigio del risultato, perché testimonia di un lavoro che sta finalmente dando i frutti anche in prospettiva. E il titolo Costruttori torna a essere possibile.
Leclerc: "Avevo previsto la mossa di Max in Curva 1, è stata una scommessa vincente"
Video credit: Eurosport
Per John Elkann e Benedetto Vigna, la doppietta Ferrari nel Gp degli USA è la miglior notizia possibile. Le ricadute commerciali del trionfale week end texano, su uno dei mercati più importanti per il Cavallino, sono evidenti. Ma anche Fred Vasseur ha buoni motivi per sorridere, perché pure sul piano prettamente sportivo il successo sul Circuito delle Americhe ha un peso specifico notevole. Il lavoro fatto sulla macchina - dopo l'estate tutta in salita - inizia a pagare, la SF-24 ha passato in carrozza l'esame di una pista tecnica e teoricamente poco amica, a conferma del fatto che il nuovo fondo portato a Monza ha quasi del tutto azzerato i problemi di bouncing emersi dopo Barcellona. Ora la Ferrari, stante qualche difficoltà nel trovare la massima prestazione in qualifica, è una macchina che può avere il passo gara per vincere anche su circuiti teoricamente meno congeniali ad una monoposto che tende ad esaltarsi nello 'stop and go,' e a soffrire invece le curve veloci in appoggio. Vincere ad Austin, peraltro in maniera dominante, significa poter ambire a giocarsela per la vittoria anche nelle ultime cinque gare stagionali.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2024/10/20/image-0aef8087-fa15-4f97-bbd2-9dd39d0ee2a9-85-2560-1440.jpeg)
Charles Leclerc e Carlos Sainz
Credit Foto Getty Images
TITOLO COSTRUTTORI POSSIBILE
Di obiettivo mondiale Costruttori, a Maranello, si era parlato anche dopo la doppietta in Australia, in quella occasione con Sainz primo e Leclerc secondo. Il primo pacchetto di sviluppi - portato in pista a Imola - aveva funzionato. Quando però si è trattato di montare sulla SF-24 il nuovo fondo (a Barcellona), che avrebbe dovuto ottimizzare il comportamento della monoposto, è iniziato il calvario dell'imprevisto effetto saltellamento, che ha zavorrato l'estate della Scuderia e ridimensionato qualunque tipo di velleità. Dopo lunghe settimane di studio la svolta a Monza, con un fondo finalmente in grado di aggiungere carico verticale senza compromettere il bilanciamento. Dopo il Gp d'Italia - unico nel suo genere - e due gare su circuiti cittadini, serviva però la prova del nove di un circuito tecnico. L'ha data Austin, e ora il sorpasso alla Red Bull (davanti 8 punti) e la rincorsa alla McLaren (48 lunghezze di vantaggio) tornano ad essere un obiettivo possibile.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2024/10/20/image-f75fe3b5-2aa4-4323-8cdb-0ab4f75879a5-85-2560-1440.jpeg)
Il podio del GP degli Stati Uniti 2024 con Charles Leclerc in mezzo a Carlos Sainz e Max Verstappen
Credit Foto Getty Images
IMPREVEDIBILITÀ
Se il Gp degli USA ha fornito risposte e certezze alla Ferrari, la Formula 1 2024 continua a caratterizzarsi per un'inedita imprevedibilità a seconda del circuito e delle condizioni in cui si corre. Ciò a causa - o in virtù - di una finestra di utilizzo ottimale talmente ristretta per cui, dall'affinamento del setup in pista, può dipendere il funzionamento o meno degli sviluppi. Basti pensare che ad Austin la Ferrari ha portato la stessa macchina di Singapore, proprio per saggiare su un tracciato totalmente differente l'interazione tra nuovo fondo e nuova ala interiore introdotti fra Baku e la gara asiatica. Al contrario la McLaren ha portato diverse novità, incappando tuttavia in un week end poco convincente rispetto alla macchina ammirata prima della sosta autunnale. Difficile dunque fare pronostici: la monoposto papaya resta la favorita per le ultime cinque gare, ma ora la Ferrari può pensare di sfidarla senza soggezione. Con ancora qualche cartuccia da sparare a livello di nuovi pezzi.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2024/10/20/image-19baa436-1ed3-4160-a7c6-176443713a5b-85-2560-1440.jpeg)
Charles Leclerc
Credit Foto Getty Images
PONTE VERSO IL 2025
Il trionfo di Austin è peraltro una corroborante iniezione di fiducia ed entusiasmo non solo per il finale di stagione, ma anche per un 2025 che potrebbe finalmente vedere le rosse tornare all'attacco. Come detto alla vigilia della trasferta americana, Austin - e più in generale le ultime gare di questa stagione - rappresentano la base di partenza per la prossima stagione. Dove si partirà da macchine derivate da quelle attuali e si svilupperà ben poco, visto che dal 2026 cambierà tutto e la maggior parte delle risorse tecniche ed economiche saranno dirottate sul progetto già nei primi mesi nel 2025. Non è evidentemente un passaggio automatico, c'è tutto un inverno davanti, ma è oggettivo che la progettazione e lo sviluppo delle macchine per la prossima stagione andranno in sostanziale continuità, in attesa di ripartire poi da un foglio bianco. Se la proprietà aveva segnato in rosso il 2026 per il ritorno del Cavallino al titolo Mondiale, ora non è vietato sognare anche in chiave 2025, a patto di mantenere la direzione presa fra Monza e il Texas.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2024/10/21/4053585-82209348-2560-1440.png)
Leclerc: "Avevo previsto la mossa di Max in Curva 1, è stata una scommessa vincente"
Video credit: Eurosport
Contenuti correlati
Pubblicità
Pubblicità