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Ferrari finalmente lo ha ammesso, la SF1000 non migliorerà

Paolo Sala

Aggiornato 14/09/2020 alle 17:07 GMT+2

Spa non era affatto una parentesi, la Ferrari arretra gara dopo gara e finalmente Mattia Binotto ha ammesso che non ci saranno novità rilevanti fino a fine stagione, con l'obiettivo di ripensare il progetto per il 2021. Dopo la firma di Vettel con Aston Martin sono ripartite alcune voci su un suo possibile ruolo nel caso motore.

L'espressione di Charles Leclerc prima dello start del GP di Toscana di Formula 1, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sopo Spa si disse che il Gp del Belgio era stata una parentesi nera in una stagione già difficile, forse a causa dell'errata gestione delle gomme. Dopo Monza si disse che la pista era troppo veloce e che al Mugello sarebbe andata meglio. Alla fine del Gp di Toscana, è evidente ciò che molti temevano: nessuna parentesi né piste nemiche, questa SF1000 è un disastroe non sviluppa, mentre gli altri portano in pista novità e progrediscono. Senza i tanti ritiri causa incidente, anche nel proprio Gp numero 1000 e sul circuito di casa la rossa avrebbe chiuso fuori dai punti.

Finalmente Binotto getta la maschera

Serve un passo indietro per azzerare tutto, non possiamo contare sulle piccole modifiche, quelle servono a poco, è un progetto da rivedere alla base [Mattia Binotto, 13/9/2020]
Ma questa volta c'è una novità sostanziale, quanto meno sul piano della comunicazione. A Maranello si sono dovuti arrendere all'evidenza e Mattia Binotto ha detto chiaramente ciò che si intuiva da settimane: la SF1000 è un progetto talmente sbagliato da rendere inutile investirci risorse umane ed economiche. La macchina non viene sviluppata - se non nelle configurazioni per ogni singola pista - perché non c'è nulla da sviluppare. E' talmente sbagliata alla base da rendere inutile perderci tempo, se non per raccogliere dati su tutto ciò che non funziona in vista di una vera e propria versione B per il 2021. Sempre in attesa di ripartire da un foglio bianco per il 2022.
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Autunno in trincea

E allora sia chiaro che da qui ai primi di dicembre, quando si chiuderà questo anomalo Mondiale, la Ferrari dovrà stare in trincea, in paziente attesa che si chiuda questa catastrofica stagione nata dall'accordo secretato con la FIA sul motore 2019. Perché di sviluppi sostanzialmente non ce ne saranno, se non a livello di piccoli interventi aerodinamici che non possono tuttavia stravolgere il comportamento della macchina. La strada è tracciata: resistere durante la tempesta e convogliare il budget sulla macchina 2021. Che sarà ancora 'figlia' di quella linea di continuità nata dalla macchina 2018, ma che dovrà essere una vera e propria versione B della SF1000, che possa riportare le rosse stabilmente in Q3 e a ridosso dei primi in attesa di una possibile, non certa, svolta nel 2022, quando il nuovo regolamento tecnico stravolgerà l'aerodinamica delle monoposto.
  • I numeri impietosi della Ferrari nei 9 GP 2020
VITTORIE 0
PODI 2 (Leclerc 2° in Austria, 3° a Silverstone)
CLASSIFICA PILOTILeclerc 49 punti (8°), Vettel 17 (13°)
DIVARIO DA HAMILTON141 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI66 punti (6°)
DIVARIO DA MERCEDES 260 punti

Quelle voci su Vettel e la spy story

A proposito di caso motore 2019, la scelta di Sebastian Vettel di annunciare proprio in occasione dei 1000 Gp Ferrari la firma con Aston Martin ha rimesso in circolo alcune voci maliziose, secondo le quali la gola profonda interna che avrebbe consentito alla FIA di mettere con le spalle al muro Maranello sarebbe proprio il quattro volte campione del mondo tedesco. Che sarebbe stato 'ricompensato' proprio con un ingaggio in quella che oggi è sostanzialmente la Mercedes 2, con tanto di pacchetto azionario detenuto in parte anche da Toto Wolff. Perché altrimenti il team di Mr. Stroll avrebbe dovuto ingaggiare lo scomodo Sebastian al fianco del figlio del padrone?

Ipotesi improbabile

A supportare questa bizzarra tesi ci sarebbe anche l'appiedamento prima dell'inizio del Mondiale, che testimonierebbe della rottura dei rapporti proprio durante le trattative su un possibile rinnovo, e proprio in concomitanza con la secretazione dell'accordo con la FIA. Ora, in Formula 1 tutto è possibile, visto il giro d'interessi economici e industriali. Ma pensare ad un Sebastian Vettel spia in quanto sedotto e abbandonato appare francamente improbabile. Intanto perché un eventuale piano concordato per danneggiare la Ferrari sarebbe dovuto essere approntato ben prima che Seb avesse la certezza di lasciare Maranello. E poi perché un volante in Aston Martin - l'anno prossimo probabilmente ancora in alto in quanto sviluppo della 'Mercedes rosa' di quest'anno ma comunque ben distante dalla Mercedes vera, e poi dal 2022 chissà - non sembra una ricompensa così ricca sul piano prettamente sportivo. Più realistico pensare che in un annata del genere anche le ipotesi più ardite trovino una loro verosimiglianza.
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