Hamilton vince al Mugello e fa 90. Male la Ferrari: 8° Leclerc, 10° Vettel

Il primo Gran Premio di Formula 1 al Mugello ha certamente regalato colpi di scena, incidenti, ritiri, ripartenze ma ha riportato al centro del villaggio, il dominatore incontrastato della categoria: quel Lewis Hamilton che, dopo il settimo posto ottenuto sette giorni fa a Monza, si rimpossessa del primo posto e centra l’agognato successo n° 90 in carriera in Formula 1, la sesta vittoria in questa annata così particolare ma così esaltante per la casa tedesca (terza doppietta nel 2020) e per il fenomenale fuoriclasse britannico che si porta a -1 dal record di vittorie di .

Due bandiere rosse, otto ritiri, uno spaventoso botto al giro n°7 che poteva avere conseguenze molto più gravi e una doppia ripartenza non risollevano la Ferrari che non riesce a onorare, con un risultato all’altezza, il GP numero 1000 della sua storia in Formula 1. Imbarazzante per lentezza sul passo gara rispetto alla quasi totalità delle monoposto in griglia, la Rossa chiude il weekend in Toscana con un ottavo posto di Leclerc e un 10° posto di Sebastian Vettel. Un bilancio assolutamente deludente in un’annata che più si va avanti più assomiglia a un’autentica agonia, mentre le altre monoposto, pur con le ristrettezze del regolamento hanno portato delle migliorie, la Ferrari sta continunando a portare in pista la solita monoposto che palesa gli stessi limiti e i soliti difetti. Una situazione sconcertante sia agli occhi dei tifosi, sia per i piloti che ogni weekend provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo ma non riescono a risollevare una Ferrari troppo brutta per essere vera.

- Allo spegnimento del semaforo è Bottas ad avere il guizzo e sorprendere Hamilton girando alla prima curva in testa al gruppo con Leclerc subito ad Hamilton ma la gara è subito interrotta per un incidente che costringe la Safety Car (destinata al superlavoro, quest’oggi) ad entrare in pista. Raikkonen tampona Gasly che aveva toccato un Verstappen frenato da un clamoroso problema di motore in partenza e costretto subito ad alzare bandiera bianca. Sia Mad Max che il vincitore del GP di Monza non rientreranno in gara e sono costretti a ritirarsi.

- Dopo cinque giri di Safety Car ecco il secondo incidente che obbliga i commissari a sventolare la bandiera rossa e bloccare la gara per 20’. Mentre la Safety Car stava lasciando il tracciato in pieno rettilineo e col gruppo ancora compatto, alcune vetture nelle retrovie iniziano ad accelerare nel tentativo di conservare o guadagnare posizioni fra questi piloti c’è Giovinazzi che ai 261 km/h non riesce ad evitare tamponare la Haas di Magnussen. Nell’incidente restano coinvolti anche Latifi e Sainz, ma per fortuna tutti escono integri.

- Alla ripartenza al giro n° 10 con solamente 13 piloti in griglia è Hamilton ad avere lo spunto da lepre con un sorpasso all’esterno da cineteca su Bottas che gli permette di impossessarsi della prima posizione che non lascerà fino alla bandiera a scacchi.

- Leclerc, terzo alla ripartenza prova una strenua resistenza per qualche giro, ma fra il 18° e il 22° giro sempre dopo il rettilineo di curva 1 viene svernicato in sequenza da Stroll, Ricciardo, Albon e Perez. Sconsolato prova a rientrare ai box per provare la strategia delle due soste e montare la bianca che però non dà i risultati sperati... Gara compromessa.

- Al 44° giro mentre le posizioni in testa sono cristallizzate e l’unica lotta interessante in pista è quella fra Ricciardo, Albon e Stroll per il terzo posto: proprio il pilota della Racing Point è vittima di una foratura all’arrabbiata che lo scaraventa contro le barriere. Pilota ok ma tanti detriti in pista e per la seconda volta la bandiera rossa sventola in circuito.

- Due ore dopo la prima partenza i semafori si spengono per la terza volta per correre gli ultimi 13 giri con Hamilton che ancora una volta è il più efficace e prende subito il largo, Ricciardo scavalca Bottas che però si rimpossessa del secondo posto dopo poche curve. L’australiano qualche giro dopo subirà anche il sorpasso alla Casanova-Savelli di un ottimo Albon che si va a prendere il primo podio in F1.

Alexander Albon (Pilota Red Bull, 3° classificato): Ormai sembrava aver fatto della mediocrità il suo marchio distintivo, e invece al Mugello ha tirato fuori finalmente un week end gagliardo. Già dalle qualifiche di sabato, quando si è finalmente messo in scia al compagno in seconda fila, e ancor più nelle ultime fasi di gara, quando è andato a prendersi il primo podio in carriera. Chissà che il boost non glielo abbia dato la vittoria di Gasly a Monza.

Valtteri Bottas (Pilota Mercedes, 2° classificato): Benedetto ragazzo, se nemmeno quando sei più veloce di Hamilton per gran parte del week end e gli passi davanti in partenza riesci a batterlo, goditi la firma sul contratto e lascia perdere velleità di successo, presenti e future. Il sorpasso subìto all'esterno gli resterà addosso come lo stigma definitivo di gregario. Mai bastonato quanto quest'anno.