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Hamilton, che spettacolo in Ungheria: rimonta, vittoria e ipoteca sul 6° mondiale

Simone Eterno

Aggiornato 04/08/2019 alle 17:36 GMT+2

Con una strategia perfetta della Mercedes e tempi da qualifica dell'inglese Hamilton rimonta Verstappen e si prende la vittoria. Sul podio la Ferrari di Vettel, che passa Leclerc a 2 giri dalla fine. Hamilton incremente il suo vantaggio nel mondiale che pare definitivamente nelle sue mani. Male l'altra Mercedes di Bottas, coinvolto in un piccolo incidente a inizio gara.

Mercedes' British driver Lewis Hamilton steers his car during the Formula One Hungarian Grand Prix at the Hungaroring circuit in Mogyorod near Budapest, Hungary, on August 4, 2019. (Photo by Attila KISBENEDEK / AFP) (Photo credit should read ATTILA KISBEN

Credit Foto Getty Images

Uno show bello e buono. Una dimostrazione di supremazia assoluta: tecnica e di strategia. Un binomio perfetto, quello di Lewis Hamilton e la Mercedes. L’inglese centra una nuova vittoria - l'ottava su 12 gare! - e lo fa piazzando quella che probabilmente è la sua più bella prestazione della stagione. Già perché su una pista dove è difficile superare, la Mercedes ha vinto con il cervello, oltre che con il manico del suo fenomenale pilota: a 20 giri dalla fine e con una sfida dove Verstappen non cedeva la posizione, dai box hanno richiamato l’inglese al cambio gomme. Medie gialle per far scattare la rimonta e bruciare un Verstappen che nel finale sarebbe stato senza più gomme. Detto, fatto. Anche perché Hamilton ha piantato lì giro su giro prestazioni da qualifica, arrivando prima del previsto sull’olandese e piazzando il facile sorpasso a 4 giri dalla fine.
Si deve accontentare così di un ottimo secondo posto Verstappen; con un podio però che sa tanto di resa in quella residua speranza mondiale che qualcuno aveva frettolosamente paventato: il più forte e il più veloce resta ancora Lewis Hamilton.
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Lewis Hamilton FESTEGGIA la vittoria al GP D'Ungheria 2019

Credit Foto SID

In casa Ferrari si è provato a limitare i danni su una pista poco indicata per la Rossa. Una gara però in sostanziale anonimato quella del cavallino, sempre al terzo e quarto posto a far gara nella terra di nessuno: ovvero quella che c’era tra i due davanti e le McLaren dietro. Buon per loro che Bottas, coinvolto in un tocco in partenza proprio con Leclerc, è stato messo fuori dai giochi perché costretto a cambiare l’ala anteriore rovinata dopo 6 giri.
Il resto è stato uno show di Hamilton, come detto, che con 62 punti di vantaggio su Bottas e 69 su Verstappen a 9 gare dalla fine ha virtualmente ipotecato già oggi, con una prova di forza, il suo sesto titolo mondiale della carriera.

L’ordine di arrivo

I 6 momenti chiave della gara

1. Super partenza per Verstappen, che parte forte e va via. Male Bottas, che si tocca con Hamilton prima e Leclerc poi, rovinando l’ala: gli passano davanti il compagno di scuderia, ma anche le due Ferrari di Leclerc e Vettel.
2. Bottas al 6° giro è costretto a cambiare l’ala, finendo ultimo e compromettendo i suoi sogni di gloria.
3. Il primo cambio gomme inizia a scatenare le danze. Giro 35, dopo la sosta ai box, Hamilton mette lì due giri super e si mangia i 6 secondi di vantaggio che aveva l’olandese dopo il pit-stop. La Red Bull aveva iniziato a girare sui tempi della Ferrari, mentre la Mercedes di Hamilton si è messa a volare.
4. Verstappen però resiste al primo tentativo di attacco di Hamilton al giro 40, poi inizia a spingere forte e mette in qualche modo dietro l’inglese, che rispedito a 2 secondi chiede ai suoi dal muretto di trovare un “piano b”.
5. Arriva il piano B della Mercedes. Al 49esimo giro dei 70 totali Hamilton rientra a sorpresa e mette la gomma gialla. Rientra e ha Verstappen a 20 secondi. Dovrà provare a limarli da qui alla fine. La Red Bull non si fermerà più.
6. Hamilton infila costantemente giri sotto l’1:19 e grazie alla gomma media, gialla, sta volando. L’inglese ricuce così lo strappo e si avvicina fino a Verstappen che riprende di fatto a 5 giri dalla fine. Il sorpasso decisivo arriva a 4 giri dal termine. Mentre a 2 giri dal termine anche Vettel completa la rimonta su Leclerc e passa il monegasco prendendosi il podio.

La statistica chiave

Sette vittorie in Ungheria per Hamilton, nessuno come lui. L’inglese tra l’altro va anche a -10 vittorie da Schumacher.

La dichiarazione

Scusate se ho dubitato della vostra strategia ragazzi, è stata una gara super.
Lewis Hamilton chiede venia nel suo team-radio post gara, complimentandosi con i box dopo aver dubitato quando l’avevano richiamato dentro.

Il tweet

Il migliore

Lewis Hamilton. Semplicemente straordinario. Come ha guidato dal 50esimo giro in poi è roba da fenomeni: contro il tempo, come in qualifica, un giro dopo l’altro. Un martello l’inglese. Una sentenza. Il pilota più forte sulla macchina più forte. Un binomio perfetto e il timbro, oggi, anche dal punto di vista mentale, sul mondiale.

Il peggiore

Valtteri Bottas. Fenomenale in qualifica, imperfetto in partenza. Rovina tutto il finnico andando a piazzare una partenza parecchio rivedibile e soprattutto rompendo l’ala davanti. Un’errore che l’ha messo subito fuori dai giochi rendendo vana la bella prova di sabato.
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