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Irvine su Vettel: "La Ferrari doveva pagarlo per non farlo correre e ingaggiare un giovane"

DaOAsport

Aggiornato 16/07/2020 alle 08:39 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Michael Schumacher und Eddie Irvine bei Ferrari

Credit Foto Getty Images

Il Circus della F1 guarda al GP d’Ungheria, terzo round del Mondiale 2020. Dopo il doppio appuntamento in Stiria, i piloti della massima categoria dell’automobilismo si confronteranno per imporsi su uno dei tracciati più duri dal punto di vista fisico per le caratteristiche e le temperature nelle quali si gareggerà.
In Ferrari la situazione è decisamente tesa, dopo i problemi seri emersi sotto il profilo tecnico, acuiti anche dall’incidente “fratricida” tra il monegasco Charles Leclerc e il tedesco Sebastian Vettel. Un’amara uscita di scena quella nel primo giro della corsa austriaca, che ha un po’ rappresentato la cartina di tornasole di un fine settimana estremamente negativo. Il Cavallino Rampante, da questo punto di vista, dovrà riordinare le idee e sperare che qualcosa possa cambiare. La Rossa introdurrà altri aggiornamenti per minimizzare i difetti della monoposto.
Tiene banco, però, la questione “Vettel” in squadra. Come è noto, il matrimonio tra il teutonico e la Rossa terminerà alla fine di questo campionato e le voci che vedono Seb accordarsi con l’Aston Martin nel 2021 sono sempre più insistenti. Visto l’epilogo, c’è chi crede che la Ferrari avrebbe dovuto liberarsi del quattro volte iridato già da quest’annata. A esprimere questa idea è stato l’ex pilota della Ferrari (1996-1999) Eddie Irvine che, in un’intervista concessa a Omnisport, ha così valutato la situazione a Maranello: “In Ferrari c’è una pressione come in nessun team. E’ una situazione complicata, ma penso che ora sia ancora peggio perché la Rossa è letteralmente bloccata con un pilota che sa che non ci sarà al termine dell’anno. E’ chiaro che Leclerc sia la loro speranza da numero uno e quindi internamente c’è un grande caos“, le parole dell’irlandese.
In un contesto di questo genere, quindi, uno modo per uscirne sarebbe stato quello di privarsi di Vettel già da quest’anno:
Avrei pagato il tedesco per andarsene e preso un pilota giovane al suo posto. Per me, è distruttivo avere Seb nel team, ma avranno i loro motivi per trattenerlo. Forse non volevano pagare così tanto un racing driver per non fare nulla…
giandomenico.tiseo@oasport.it
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