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F1, Il Pagellone del Mondiale 2021: Verstappen e Red Bull al top, Hamilton voto 9,5. Ferrari senza più scuse

Paolo Sala

Aggiornato 14/12/2021 alle 15:20 GMT+1

MONDIALE 2021 - Il team austriaco ed il pilota olandese vicini alla perfezione, alla Mercedes va comunque riconosciuto il successo nel Mondiale costruttori. Ferrari da sufficienza viste le premesse ed il 3° posto finale, ma il vero giudizio su Binotto ed il team di Maranello arriverà l'anno prossimo: capire, studiare, migliorare non basta più, è ora di tornare a battagliare per la vittoria.

Il campione predestinato: chi è Max Verstappen in 1 minuto

I voti dell'indimenticabile Mondiale 2021 di Formula 1, un campionato che doveva essere semplice transizione verso il nuovo regolamento tecnico 2022 e che ha invece tenuto incollati al divano milioni di appassionati dal primo giro del Gp del Bahrein, lo scorso marzo, all'ultimissima tornata del vorticoso Gp di Abu Dhabi.

RED BULL: VOTO 10

Già mettersi al livello della Mercedes nell'era turbo ibrida era un obiettivo arduo, essere riusciti a batterla è impresa storica. Un'impresa che ha necessitato di tutte le migliori risorse del team, un successo che va ovviamente condiviso con la Honda, in uscita ma tutt'altro che in disarmo, come da inscalfibile tradizione nipponica. Una sinergia tecnica che d'ora in avanti poggerà su basi diverse, ma che ha regalato un titolo mondiale forse irripetibile a tali livelli di sfida. Se il team di Chris Horner ha prevalso su quello di Toto Wolff, lo ha fatto nel dinamismo e nella versatilità strategica, come avvenuto nell'ultimo e decisivo atto. E col senno di poi si è rivelata felice anche la scelta di confermare con largo anticipo il pur incostante Sergio Perez, immolato ad Abu Dhabi sull'altare iridato di Verstappen. La RB16B è stata alternativamente più o meno forte della Mercedes durante l'arco della stagione, il resto ce lo hanno messo Max e il team.
Max Verstappen: voto 10 - Mondiale certamente rocambolesco e certamente meritato. La maturazione dell'olandese ai massimi livelli era già nota, ora ha staccato il biglietto del club dei grandi. Perché il fatto che abbia sistematicamente massacrato ogni compagno di squadra fa riflettere su quanto aggiunga lui di suo alla Red Bull. E perché il Mondiale 2021, al di là di qualche carognata scambiata qua e là nei focosi corpo a corpo con Hamilton, è figlio di una costanza di risultati e di una capacità di mantenersi al vertice impressionanti. Ha vinto una gara in più di Hamilton, ha avuto anche 32 punti di vantaggio sull'avversario, ed ha tenuto la barra dritta nel difficile finale di stagione, con Lewis in prepotente rimonta. Il Mondiale è suo, il futuro anche.
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Verstappen: "Spero di duellare ancora con Hamilton"

Sergio Perez: voto 5 - Resta negli occhi il modo in cui ha fatto ammattire Hamilton ad Abu Dhabi, e non era la prima volta in stagione. Ma nell'arco delle 22 gare ha fatto vedere pochino. Tanto che alla classifica Costruttori del team Red Bull, alla fine, mancano i suoi punti.
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La Red Bull di Sergio Perez durante il Gran Premio del Brasile di Formula 1 a San Paolo - Mondiale 2021

Credit Foto Getty Images

MERCEDES: VOTO 10

Dato alla Red Bull ciò che è della Red Bull, il Mondiale Costruttori lo ha vinto comunque la Mercedes. E se non fosse stato per il sabotaggio interno di Latifi, si parlerebbe di doppietta anche quest'anno. Con la solita sconfortante (per gli altri) capacità di reazione che è venuta fuori soprattutto in Brasile, quando il Mondiale sembrava già in banca per Verstappen. Con margini di sviluppo pressoché inesistenti, a Brackley sono riusciti prima ad ottimizzare l'aerodinamica ed il bilanciamento della W11, poi a tirare fuori una mappatura ultra spinta per l'ultima power unit che ha tolto letteralmente il sonno agli uomini Red Bull. Il benchmark restano loro, anche se il 2021 è in gran parte un'incognita per tutti.
Lewis Hamilton: voto 9,5 - Così come benedisse Glock nel 2008, può maledire Latifi nel 2021. La sconfitta fa male perché l'inerzia era dalla sua parte ed il traguardo vicinissimo, ma queste sono le corse. Ha tratto vantaggio dal discusso incidente di Silverstone e dallo strike di Bottas in Ungheria, è stato al contrario penalizzato dalla gara farsa di Spa e dal contatto alla prima variante di Monza. Certo ha poco da rimproverarsi (col senno di poi, forse, quel 'dritto' alla ripartenza di Baku con Verstappen out), e certo da Interlagos in poi ha distribuito spettacolo con la fionda. C'è da giurare che il mancato 8° titolo con tanto di sorpasso su Schumacher gli lascerà qualche scoria, ma sarà probabilmente ancora l'uomo da battere per tutti.
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Lewis Hamilton si congratula con Max Verstappen alla fine del GP di Abu Dhabi

Credit Foto Getty Images

Valtteri Bottas: voto 5,5 - Vale per lui il discorso al contrario rispetto a Sergio Perez: non ha mai creato mezzo problema a Verstappen - se non per partenze sciagurate tipo Hungaroring - ma alla fine sono i suoi punti a spostare la bilancia del Mondiale Costruttori dal lato Mercedes. E' l'unico merito in una stagione incolore, ma un merito rilevante.

FERRARI: VOTO 6

Certo le soddisfazioni si contano sulle dita di una mano: la prima fila a Monaco poi sfumata, quella successiva a Baku, il bel podio di Silverstone. Il resto è mediocrità. Ma non va dimenticato il punto di partenza, una SF21 diretta erede di quella SF1000 che nel 2020 era andata ben oltre la mediocrità. L'obiettivo era raddrizzare la baracca e testare in qualche modo le capacità di reazione della squadra, le risposte non sono mancate e il 3° posto Costruttori non era scontato. Buone indicazioni in vista del vero giudizio sul team attuale e sulla guida tecnica di Mattia Binotto, che verterà sul decisivo progetto 2022 e sul completo recupero di potenza della power unit.
Charles Leclerc: voto 6,5 - I pochi lampi stagionali, là davanti o a lottare in mezzo al gruppo, li ha offerti lui con la sua guida generosa e spettacolare. Esperienza ne ha fatta a sufficienza, ora è il momento di avere una macchina per provare che il suo livello tecnico non è diverso da quello di chi si è sfidato per il titolo quest'anno. Però, a conti fatti, chiude in classifica alle spalle di Sainz.
Carlos Sainz: voto 7 - In qualche occasione è stato anche più veloce del compagno, in tante altre è stato soprattutto il pilota solido e affidabile che la Formula 1 ha imparato a conoscere. Ma di certo è stato molto rapido ad integrarsi nel team Ferrari ed a prendere confidenza con la macchina, cosa non facile provenendo da una Mclaren con peculiarità molto diverse. Fra i piloti che hanno cambiato squadra nel 2021 è stato il migliore, per di più con le pressioni che Maranello assicura. Leclerc può sperare in una macchina da Mondiale, non in un compagno maggiordomo.
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Carlos Sainz, Charles Leclerc, Ferrari, Getty Images

Credit Foto Getty Images

McLAREN: VOTO 5,5

Veniva dal terzo posto nel Costruttori 2020, ed ha avuto modo di trovare acuti clamorosi anche quest'anno - vittoria a Monza e pole in Russia - oltre a qualche podio. Eppure la stagione è andata in calando, fino a perdere il confronto diretto con la Ferrari per il ruolo di terza forza. Forse si è pensato con molto anticipo al cambio di regolamento, ma dall'inizio dell'autunno in poi sembra essersi spenta la luce.
Lando Norris: voto 8 - Il ragazzo ha fatto vedere in più di un'occasione, da Spielberg a Spa, di poter essere veloce quanto i migliori a dispetto della giovanissima età. In scia a Verstappen, Leclerc e Russell per riempire i prossimi dieci anni di talento e confronti entusiasmanti in pista. E chissà che un giorno la McLaren non gli vada persino stretta.
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Lando Norris sul bagnato negli ultimi giri del Gp di Russia.

Credit Foto Imago

Daniel Ricciardo: voto 5 - Grande vittoria a Monza e qualche segnale sparso qua e là, per il resto una stagione da incubo per il ridanciano pilota australiano. Che non ha mai trovato un vero feeling con la MCL35M, e ne ha prese parecchie dal giovane compagno Lando. Forse per lui il cambio di paradigma tecnico del 2022 è una manna, ma certo anche un'arma a doppio taglio: o la rinascita o il rischio declino.

ALPINE: VOTO 6,5

Il passo in avanti rispetto alla Renault 2020 non è stato così tangibile, l'Alpine 2021 è apparsa soprattutto troppo sensibile ai cambi di circuito e di condizioni. Montagne russe che hanno partorito diverse cocenti delusioni ma anche qualche giornata di gloria, dal sensazionale podio di Alonso in Qatar alla vittoria di Ocon in Ungheria. Forse più per merito dei piloti che della macchina. Sulla stagione appena conclusa non si è investito granché, l'orizzonte è il prossimo anno.
Fernando Alonso: voto 7,5 - Tra le difficoltà sparse durante i 22 appuntamenti iridati, il talento cristallino dell'asturiano è tornato a brillare in più di un'occasione, ricordando alla scalpitante nuova generazione che i ragazzi della Old School, Alonso e Hamilton in primis, sono sempre lì pronti a rovinare la festa a chiunque. Highlander.
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Fernando Alonso festeggia sul podio - GP Qatar - Mondiale Formula 1 2021

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Esteban Ocon: voto 6,5 - Una spettacolare vittoria in Ungheria, e diversi buoni risultati allorché la gara si fa caotica e la sua visione di corsa sul lungo termine diviene un'arma da sfruttare. Però, dopo l'allungamento di contratto, si è letteralmente perso per oltre due mesi, un tempo troppo lungo dentro una stagione infinita e stressante come è ormai un Mondiale di Formula 1. Il piazzamento in classifica alle spalle di Alonso, invece, è nell'ordine delle cose.

ALPHA TAURI: VOTO 7

I cugini poveri della Red Bull se la sono giocata spesso con Ferrari e McLaren, e se non fosse stato il solo Gasly a portare punti a casa, probabilmente anche la classifica costruttori avrebbe avuto esiti differenti. Macchina che si è spesso fatta notare soprattutto per l'efficienza aerodinamica, il che non è poco nel momento storico in cui viene ridimensionata per un parziale ritorno all'effetto suolo.
Pierre Gasly: voto 8 - Dopo la vittoria a Monza dell'anno scorso qualcosa è scattato dentro il pilota che aveva in qualche modo fallito il salto in Red Bull: veloce, costante e tremendamente concreto, è spesso stato il primo "degli altri" dietro Mercedes e Red Bull, sia in qualifica che in gara. Tanto da guadagnarsi la possibilità di un rientro alla casa madre in vista del 2023.
Yuki Tsunoda: voto 5 - Qualche lampo all'inizio e alla fine della stagione: in mezzo tanti, troppi errori, che non ne ridimensionano il talento ma certo ne restituiscono un'immagine più da kamikaze che da possibile futuro campione. La tutela Honda è acqua passata, ora dovrà guadagnarsi la pagnotta coi punti.
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Qualche lampo ma annata da rookie da dimenticare per Yuki Tsunoda

Credit Foto Getty Images

ASTON MARTIN: VOTO 4

Pur di bella livrea, la AMR21 ha rappresentato il passo indietro più clamoroso del panorama rispetto al 2020, con la Racing Point che aveva chiuso la stagione in crescendo e il Mondiale Costruttori al 4° posto. Il che porta a considerare che Mr. Stroll è personaggio certamente ambizioso, ma senza copiare o addirittura montare pezzi Mercedes sulla macchina, la vita è molto più dura, anche con la power unit tedesca a spingere.
Sebastian Vettel: voto 5 - Qualche saggio da campione del mondo lo ha dato, Montecarlo in primis, ma in generale una stagione troppo simile a quella del meno quotato, per quanto coccolato, compagno. Continua a soffrire terribilmente le macchine col posteriore 'leggero', si vedrà cosa comporterà in questo senso il cambio di regolamento tecnico.
Lance Stroll: voto 5 - A volte, sul giro secco o sul bagnato, lascia intravedere di possedere delle doti. Ma nell'arco di un'intera gara, e ancor peggio di un'intera stagione, non ha lo spessore e la consistenza del Pilota di Formula 1 di primo piano. E nemmeno di secondo.

WILLIAMS: VOTO 6

Un anno fa era messa più o meno come l'odierna Haas: zero punti, una macchina che fungeva più da chicane mobile per gli avversari che non da contendente ad alcunché, e una situazione finanziaria preoccupante. I 23 punti Costruttori di questo 2021 restituiscono invece ossigeno anche in prospettiva: il budget cap significa che il peggio, dal punto di vista economico, potrebbe essere passato.
George Russell: voto 7 - I galloni del pilota Mercedes se li era già guadagnati l'anno scorso, quest'anno si è solo passati all'ufficialità. Dopo la quale, però, è un po' scomparso dai radar, mentre nella prima parte di stagione aveva offerto qualche lampo del talento che lo porterà nel 2022 ad affiancare sua maestà Lewis Hamilton. Ciò detto, oltre la metà dei punti Williams sono suoi, e diversi altri sono sfumati per poco.
Nicholas Latifi: voto 5 - Quasi completamente soggiogato dal compagno di squadra, anche se qualche punticino a casa lo ha portato pure lui. Suo malgrado, sarà probabilmente ricordato più per l'incidente a quattro giri dal termine del Gp di Abu Dhabi che per il resto della carriera.
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Nicholas Latifi durante il Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1 - Mondiale 2021

Credit Foto Imago

SAUBER ALFA ROMEO: VOTO 5

Vero che si è pagato il prezzo alle difficoltà delle power unit Ferrari, ma essere finiti alle spalle della Williams - che lo scorso anno era una sorta di Formula 2 - fa male. E un po' lo si deve anche alle tante sciagurate scelte strategiche che hanno distrutto fior di gare, soprattutto a Giovinazzi. Discutibile anche la gestione dei piloti: Giovinazzi è stato appiedato proprio nel momento in cui sembra aver trovato la maturità tecnica e mentale per essere competitivo, Raikkonen verrà rimpiazzato da un finlandese di grande esperienza come lui, Valtteri Bottas, ma con metà del talento. Auguri.
Kimi Raikkonen: voto 7 - Un finale di carriera e di stagione un po' crepuscolare, quasi non vedesse l'ora che finisse. Ma nella prima parte anche qualche ottimo piazzamento che, alla fine, rappresenta la quasi totalità dei punti Costruttori del team. Ultimo a mollare di una Formula 1 che non c'è più. Ci mancherà.
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Ciao Raikkonen, l'ultimo campione del mondo della Ferrari

Antonio Giovinazzi: 6,5 - Al contrario del compagno, è cresciuto a vista d'occhio nella seconda parte di stagione, anche dopo che il team aveva deciso di levargli il sedile per affidarlo ad un pilota cinese probabilmente bravo, certamente ricco. Un peccato, perché senza le tante occasioni in cui la sua gara è stata sacrificata da incomprensibili azzardi strategici, probabilmente commenteremmo anche un'altra classifica finale. Lo aspetta la Formula E, ma la speranza è di rivederlo presto in Formula 1, perché il 2021 ha detto chiaramente che il suo livello è questo.

HAAS: VOTO 3

Ha rinunciato in partenza a mettere mano sulla macchina, rimandando ogni risorsa tecnica ed ogni piano di sviluppo al 2022. Però sacrificare un'intera stagione con due piloti rookie, che necessitano di esperienza e battaglia in pista, può essere salutare fino a un certo punto anche in proiezione futura. Al 2022 l'ardua sentenza.
Mick Schumacher: voto 6 - Qualche distillato di sangue nobile, in attesa di una macchina che possa davvero metterlo alla prova con gli altri, lo ha offerto laddove gli è stato possibile colmare le lacune della sua Haas. Due qualificazioni alla Q2 sono il massimo che si potesse raccogliere in una stagione di completa e passiva transizione per il team, dall'anno prossimo spera di potere iniziare a fare sul serio.
Nikita Mazepin: voto 3 - Al di là dell'essere stato praticamente sempre alle spalle del compagno Mick, il pilota russo - già chiacchierato prima ancora dell'inizio del Mondiale per atteggiamenti poco ortodossi - è riuscito a farsi detestare dal resto della griglia nel giro di poche gare. Fin qui è sembrato inadeguato non solo a tirar fuori il poco che la macchina gli offre, ma anche ad evitare di rappresentare un pericolo per gli altri.
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