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Leclerc: "Non mi sono mai allenato così tanto. Paragoni con Villeneuve? Ci vuole calma..."

Eurosport
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Aggiornato 23/04/2020 alle 10:20 GMT+2

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il pilota Ferrari Charles Leclerc ha parlato dello stop forzato dovuto al Coronavirus e del futuro della Formula 1. La quarantena gli ha dato modo di affezionarsi all'universo degli eSports. Si dichiara felice per il futuro di Hamilton e per la possibile permanenza di Vettel in Ferrari.

Charles Leclerc im Ferrari

Credit Foto Getty Images

In questo periodo di pausa forzata e di incertezze riguardo il futuro di tutti gli sport, anche Charles Leclerc si fa le giuste domande. Ma nell’evenienza di una ripresa del campionato di Formula 1, Leclerc non è certo il tipo di pilota da farsi trovare impreparato. Alla Gazzetta dello Sport, il pilota monegasco condivide i suoi pensieri riguardo il periodo di stallo e la quotidianità in quarantena:
Non mi sono mai allenato come in questo periodo perché voglio farmi trovare pronto alla ripresa della gare. È solo che in un momento simile più che fare sport, simulatore, sport e cucina, non è che si possa fare molto altro. Le mie giornate passano così, e anche in cucina devo darmi da fare.
Poi gli viene chiesto quanto gli manchino le corse:
Tanto, è dall’età di 4 anni che voglio solo correre e stare fermi così tanti mesi è innaturale. Però lo capisco e lo accetto, la salute e la sicurezza delle persone sono al momento la priorità.
L’ipotesi di una riduzione dell’ingaggio tra i piloti di Formula 1 sembra essere sempre più probabile, e Leclerc da ragazzo razionale qual è, si dichiara aperto a questo tipo di scenario. L’importante insomma, è mettere qualsiasi proprio mezzo a disposizione della comunità.
Ridursi lo stipendio è giusto, non ci vedo niente di male. Bisogna adattarsi alle situazioni. Si corre di meno, si guadagna meno.
Il rischio che la distanza prolungata dalle piste possa compromettere il livello delle prestazioni al momento del ritorno è concreto, ma il Piccolo Principe della Ferrari non vuole lasciare nulla al caso, specialmente al suo terzo anno in F1.
Voglio vedere tutto questo come un’occasione per diventare ancora più forte. Mi alleno da matti, mi hanno mandato attrezzi da tenere in casa e con 5 ore di simulatore al giorno tengo in forma i riflessi, in questo momento è il metodo più simile per fare il pilota.
Le gare virtuali e il mondo eSports sembrano essersi integrate alla quotidianità di ogni pilota professionista. Il pilota del Cavallino è riuscito ad aggiudicarsi due GP virtuali contro i suoi colleghi:
La difficoltà principale personalmente è il restare concentrato sulla Formula 1. Però le gare virtuali a cui partecipo mi ricordano la mia missione. Di sicuro conta anche l’allenamento. Ma è divertente correre contro ragazzi come Lando Norris, George Russell e Alex Albon, a perdere non ci sta nessuno. Però resta soprattutto un gioco.
Gli eSports riusciranno mai a sostituire la pratica in carne e ossa delle corse? Leclerc, nonostante sia uno dei princiapali sostenitori dell’ e-Racing, mantiene la distanza di sicurezza:
Ovviamente le macchine vere sono un’altra cosa, nella realtà c’è la forza centrifuga e non si possono tagliare i limiti della pista come accade nei finti GP. Ma io mi diverto molto e ho scoperto altro.
Che cosa?
Che mi piace tantissimo trasmettere su Twitch (la piattaforma online; n.d.r.) le mie gare anche perché i tifosi possono vedere un Charles più simile alla realtà rispetto al pilota di F.1, che ovviamente è più teso ai GP.
Per quanto riguarda il ritorno sull’asfalto vero, le ipotesi di ripartejnza sono parecchie: a porte chiuse, con gare doppie o all’estinguersi del virus. A tal proposito, a Leclerc interessa una sola linea direttiva:
Quando sarà sicuro per tutti. Senza pubblico mi dispiacerebbe perché i fan li vedi e li senti. Ma se le porte chiuse fossero l’unica soluzione per ripartire, allora ok, meglio di niente.
Più difficile accettare di non correre in casa a Monaco o fare una Monza a porte chiuse?
Monza senza tifosi sarebbe stranissima, ma almeno si farebbe. Invece Monaco cancellata mi pesa, dopo due anni in cui in casa ho avuto sfortuna a non finire. Ci tenevo.
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Charles Leclerc

Credit Foto Getty Images

Sul numero ideale di gare del prossimo campionato, il monegasco dichiara:
Direi 12/13. Ma se fossero di meno, meglio di niente.
Dopo le dichiarazioni di Hamilton, che si è detto orgoglioso di trovarsi nel team dei suoi sogni, e Vettel in trattative per il rinnovo con la Ferrari, Leclerc commenta:
Buon per Lewis, io sono già nel team dei miei sogni. Dai test abbiamo visto che è il favorito per questa stagione. Quanto a Seb, se resta sono felice. Abbiamo un buon rapporto e c’è rispetto, anche se da fuori può non sembrare, dopo il Brasile 2019. Io correrò con chiunque decida la Ferrari.
Il suo pensiero sul taglio dei costi per la Formula 1 futura:
Che un compromesso per aiutare i piccoli team a sopravvivere economicamente serve. Però la F.1 deve restare il top del livello tecnologico.
Infine, sui paragoni tra lui e Gilles Villeneuve:
Calma, devo lavorare ancora per arrivare al livello di certi nomi.
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Leclerc: "Ferrari ha lavorato per fare la migliore macchina, al 2020 chiedo serenità e maturità"

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