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Nigel Mansell: "La morte di Senna ha sterilizzato i circuiti, la F1 ne è uscita stravolta"

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DaEurosport

Aggiornato 15/06/2020 alle 13:50 GMT+2

L'ex-campione del mondo britannico si sofferma sulle rivoluzioni in termini di sicurezza tra la F1 odierna e del passato, riconoscendo nel circus di oggi un mondo eccessivamente anestetizzato.

Nigel Mansell and Ayrton Senna - GP of Monaco 1992

Credit Foto Imago

In un'intervista rilasciata al Daily Mail, Nigel Mansell confronta la F1 di oggi con quella del passato, rispolverando il tragico giorno della morte di Ayrton Senna. Secondo l'ex-pilota della Williams, quel momento ha fatto da spartiacque tra una F1 pericolosa ma brillante e un nuovo sport in cui le corse sono state anestetizzate per minimizzare i rischi.
La morte di Ayrton Senna è stata una giornata catastrofica per il motorsport. Lo ha cambiato per sempre, perché ha sterilizzato i circuiti di gara in tutto il mondo. Questo è un terribile errore. La Formula 1 era uno sport incredibile: ti premiava se guidavi bene, ma ti penalizzava se lo facevi male. Ora è cambiato oltre ogni immaginazione.

Hamilton è un pilota del passato

"Lewis Hamilton avrebbe fatto bene in quelle circostanze, ma è molto, molto difficile confrontare le epoche. Tanti piloti brillanti si sono rotti le gambe o le braccia e non hanno potuto proseguire le loro carriere. Ora i buoni piloti fanno errori atroci e non si fanno male. A malapena sudano in macchina. A fine della gara, è come se fossero appena usciti dal parrucchiere"
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