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Candidatura Mosley

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Pubblicato 23/06/2009 alle 16:02 GMT+2

Con una lettera inviata a tutti i membri della Federazione Automobilistica Internazionale, Max Mosley ha comunicato di puntare a una rielezione a capo della Fia, smentendo così la notizia apparsa sul Times.

PEGGIO DEL CALCIOMERCATO - Toccherà abituarsi. Perché la raffica di voci, indiscrezioni, breaking news, dichiarazioni clamorose e relative smentite, che ha scandito queste ultime settimane del circus della Formula 1, e in particolare il rapporto tra Fia e Fota, sta raggiungendo un volume di fuoco degno del Calciomercato, tanto di moda in questo periodo.
LA "BOMBA" DEL TIMES - Con una lettera inviata a tutti i membri della Fia, Max Mosley ha infatti comunicato di puntare a una rielezione alla carica di Presidente, smentendo così la notizia apparsa sul Times, di cui avevamo dato conto questa mattina (vedi primo link qui a fianco). Secondo il quotidiano inglese, Mosley sarebbe stato pronto a dimettersi dal proprio incarico, in cambio della rinuncia da parte della Fota all'idea di un Mondiale alternativo alla Formula 1.
NON LASCIO, ANZI RADDOPPIO - Tutto falso. Talmente falso che, per la prima volta, Mosley arriva proprio ad agitare lo spettro di una sua rielezione, al termine del mandato che scade in autunno, e che in teoria avrebbe dovuto essere l'ultimo. "Nelle ultime settimane - si legge nella lettera - è apparso sempre più chiaro che uno degli obiettivi dei team ribelli sono le mie dimissioni. Lo scorso anno mi avete garantito la vostra fiducia e, come vi ho scritto il 16 maggio 2008, non era mia intenzione ricandidarmi nell'ottobre di quest'anno. Ma alla luce di questi attacchi, e del mandato che mi avete conferito, devo ora riflettere se la iniziale decisione di non ripresentarmi è la scelta giusta".
DECIDO IO - Nel frattempo, il Consiglio Mondiale della Fia si riunirà mercoledì a Parigi per approvare le nuove regole del Mondiale 2010, tra cui il tetto al budget. "Spetta - aggiunge Mosley nella lettera - ai membri della Fia, e soltanto a essi, scegliere democraticamente la leadership, e fare le regole. Non è un compito dell'industria automobilistica, e ancor meno delle persone che l'industria sceglie per guidare i team di Formula 1".
MA LA FOTA SEMBRA GIA' PENSARE AD ALTRO - Tutto da rifare quindi. Nessun passo indietro all'orizzonte da parte della Fia... il punto è che ormai alla Fota tutto questo sembra ormai interessare assai poco. Perché, come ha detto Briatore, il tempo delle trattative è scaduto, ora è il momento di organizzare il futuro, lontano da quella che, un tempo, fu la Formula 1.
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