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Briatore sta con Alonso

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Aggiornato 26/07/2010 alle 13:41 GMT+2

Flavio Briatore punge duramente la Federazione sulla multa inflitta alla Ferrari dopo il sorpasso di Alonso su Massa a Hockenheim. "Tutti fanno il gioco di squadra - dice l’ex patron della Renault - e se ci sono due macchine è giusto comportarsi da squadra"

2010 Flavio Briatore

Credit Foto Reuters

Se la Ferrari è squadra è giusto che si comporti da squadra. Altrimenti non avrebbe senso avere due macchine. In sostanza, è questo il commento di Flavio Briatore sul "vespaio" sorto dopo il sorpasso all’acqua di rose operato da Fernando Alonso ai danni di Felipe Massa sul circuito di Hockenheim, un sorpasso che è valso la vittoria finale all’asturiano, meglio piazzato nella classifica piloti.
BRIATORE: "UNA REGOLA SENZA SENSO" - La Ferrari, come noto, è stata multata e deferita dalla Federazione per aver infranto il paragrafo 39.1 del regolamento, che vieta il "gioco di squadra" durante le gare, un codice, secondo Briatore, assolutamente insensato. "Questa regola non ha senso e dovrebbe essere abolita - spiega ai microfoni di SkySport24 - la Formula1 è un gioco di squadra, e non credo che quello che ha fatto la Ferrari sia sbagliato. Fernando ha più punti di Massa ed è logico puntare sul pilota che ha più possibilità di vincere".
A CHE SERVONO ALLORA DUE MACCHINE? - "La situazione poteva essere gestita meglio? - puntualizza Briatore - è facile dirlo a posteriori. In gara è diverso, ma è certo che l’ingegnere di Massa poteva evitare certi commenti. Il campionato piloti lo vince uno solo, è inutile star lì a criticare. Oggi tutti quanti fanno i perfetti, ma in Formula1 lo fanno tutti. È la regola che è completamente assurda: se tu hai due macchine, devi fare gioco di squadra. Del resto se si fanno queste cose tra due piloti della stessa scuderia non danneggi un concorrente. I campionati si vincono così. Si poteva anche decidere già all’inizio della gara, in quanto c’è un capo azienda che si assume le proprie responsabilità. A questo punto del campionato Alonso è l’unico che ha la possibilità di vincere. È normale che Massa debba collaborare e aiutarlo. Piuttosto la notizia dopo il GP di ieri è che la Ferrari è di nuovo competitiva, perché ha dominato… e Alonso può vincere il Mondiale".
WHITMARSH: "NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE..." - In casa McLaren, invece, si prova a "condire via" l’accaduto e a non farsi trascinare in eccessive polemiche. "La Ferrari ha corso come ha corso - ha detto Martin Whitmarsh ad Autosport - non è stato un approccio nuovo, no? Erano più veloci di noi, e hanno messo a segno una doppietta ma forse in un ordine differente rispetto a quello che la gente pensava fosse giusto. Ma darò la mia opinione in privato".
FRY: "LE REGOLE VANNO RISPETTATE" - "La prima cosa è che tutti dobbiamo rispettare le regole e, che piaccia o no, i commissari e la FIA hanno l’ultima parola". Nick Fry, amministratore delegato della Mercedes Gp, si dimostra più loquace di Whitmarsh, ma sempre all’interno di una cauta linea "politically correct". "Indipendentemente se ci siano stati o meno ordini di scuderia da parte della Ferrari, io sono dispiaciuto per Massa - prosegue Fry parlando ad Autosport - soprattutto per quanto gli è successo l’anno scorso. Stava facendo una grande gara e non mi è sembrato giusto a prescindere. Ho sentito dire che gli ordini di scuderia ci sono sempre stati, ma credo che i tempi siano cambiati. Questo è uno sport e i tifosi vogliono vedere i piloti lottare. Per le squadre esiste il Mondiale costruttori. Dai box si dovrebbe intervenire solo quando si ha la consapevolezza che la situazione sta sfuggendo di mano. I piloti devono essere trattati allo stesso modo".
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