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Ginnastica artistica, Vanessa Ferrari e il ritorno nell'all-around

DaOAsport

Pubblicato 14/10/2020 alle 11:57 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Vanessa Ferrari - 2019 FIG World Cup Gymnastics Melbourne - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Vanessa Ferrari è tornata ad allenarsi concretamente sui quattro attrezzi. Ormai non è più un mistero e lo si può chiaramente dire, anche perché a svelare lo scoop è stato il DT Enrico Casella in un’intervista concessa a OA Sport durante il collegiale della Nazionale andato in scena a Riccione a fine estate, dopo il lungo lockdown. In Riviera Adriatica si era presentata anche la Farfalla di Orzinuovi accanto alle Fate, capaci di conquistare la medaglia di bronzo nella gara a squadre dei Mondiali 2019. Ed è proprio in ottica team event che può risultare utile questo nuovo rilancio della Campionessa del Mondo all-around 2006.
Si tratta di una vera e propria sorpresa perché la bresciana non si cimenta sul giro completo in una gara ufficiale addirittura dalle Olimpiadi di Rio 2016, dove fu poi quarta nella finale di specialità al corpo libero (come quattro anni prima a Londra 2012). Si pensava che la quasi 30enne (spegnerà le candeline il prossimo 10 novembre) avesse ormai abbandonato definitivamente la routine che la incoronò Reginetta della Polvere di Magnesio ormai quattordici anni fa (l’anniversario dell’impresa di Aarhus cadrà tra cinque giorni) e invece la ginnasta italiana più forte di tutti i tempi ha deciso di riprendere in mano tutti gli attrezzi: sembra avere già in dote il fondamentale doppio avvitamento al volteggio, l’esercizio alle parallele è molto vicino a quello degli ultimi Giochi, la trave non l’ha mai abbandonata e il corpo libero è sempre il suo punto di forza.
A questo punto Vanessa Ferrari diventa una carta molto concreta per l’Italia e potrebbe essere schierata nel quartetto alle Olimpiadi di Tokyo, rinviate al prossimo anno a causa della pandemia. Potrebbe essere un’eccellente capitana di Giorgia Villa, Asia D’Amato, Alice D’Amato, ovvero le tre Fate col maggior tasso tecnico al momento, anche perché va considerato che Elisa Iorio e Desiree Carofiglio si sono recentemente infortunate. Garantirebbe esperienza, solidità, professionalità e potrebbe essere un traino per andare a caccia della medaglia a cinque cerchi nella gara che misura la validità del movimento ginnico di un intero Paese (l’Italia femminile ha conquistato una medaglia a cinque cerchi soltanto una volta, l’argento a squadre ad Anversa 1928).
L’inserimento in squadra di Vanessa porterebbe indubbiamente un maggior tasso tecnico al corpo libero, al momento l’attrezzo un po’ più debole della nostra Nazionale (insieme alla trave). C’è però un punto cruciale in questa marcia di avvicinamento. La Ferrari sta infatti lottando per conquistare il pass olimpico come individualista: è seconda nella classifica al corpo libero della Coppa del Mondo di specialità, alle spalle di Lara Mori. Il derby per staccare il biglietto deve vivere l’ultima tappa a marzo 2021 in quel di Doha (Qatar): se la bresciana dovesse battere la toscana, allora conquisterebbe la qualificazione nominale e se venisse inserita in squadra allora l’Italia perderebbe quel posto da invidualista, il quale finirebbe nella girandola delle riallocazioni (il meccanismo è abbastanza complesso); ovviamente il discorso sarebbe differente nel caso in cui fosse Lara Mori a chiudere in prima posizione (virtuale, alle spalle della già ammessa statunitense Jade Carey), perché l’allieva di Stefania Bucci volerebbe tranquillamente a Tokyo e Vanessa sarebbe arruolabile in squadra senza nessun sacrificio.
Attenzione perché il ritorno nell’all-around potrebbe essere utile anche per strappare la qualificazione olimpica tramite gli Europei della prossima stagione, ma questo è tutto un altro discorso. Intanto Vanessa Ferrari si è già superata e ha già dimostrato quali sono le sue intenzioni, pubblicando sui suoi canali social il video di un nuovo elemento al quadrato: un doppio teso con un avvitamento di pregevole fattura e fondamentale per puntare sempre più in alto, col sogno di salire sul podio alle Olimpiadi dopo due amarissime “medaglie di legno”.
stefano.villa@oasport.it
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