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Mondiali 2023 - Yumin Abbadini conquista uno splendido sesto posto nell'all-around. Oro a Daiki Hashimoto

DaOAsport

Pubblicato 05/10/2023 alle 23:05 GMT+2

MONDIALI 2023 - Yumin Abbadini centra uno splendido sesto posto nel concorso generale individuale allo Sportpaleis di Anversa con il punteggio complessivo di 82.832. L'Italia non otteneva un risultato dal genere dal 1991, quando Yuri Chechi si piazzò 5°. La medaglia d'oro, come da pronostico, è andata a Daiki Hashimoto.

Yumin Abbadini durante i Mondiali 2023 di ginnastica artistica

Credit Foto Getty Images

Prestazione solidissima di Yumin Abbadini, che ha conquistato un notevole sesto posto nel concorso generale individuale ai Mondiali 2023, in corso allo Sportpaleis di Anversa, con il punteggio complessivo di 82.832. Il bergamasco, già campione d'Europa con la squadra in primavera, non ha commesso errori di rilievo: due lampi di qualità tra cavallo (13.800) e sbarra (14.033), gran difesa al corpo libero (13.866) e agli anelli (13.300), bravo in esecuzione al cavallo (13.900) e alle parallele (13.933). Un risultato del genere di un azzurro nella gara che premia il ginnasta più completo non si vedeva da tempo immemore, il podio era lontano un punto e mezzo.
Yumin Abbadini ha preceduto avversari di un certo calibro come il cinese Wei Sun (7° con 82.698), lo svizzero Noe Seifert (ottavo con 82.431), il britannico James Hall (non con 82.331), il brasiliano Diogo Soares (decimo 81.832) e l'ungherese Krisztofer Meszaros (11° con 81.665). Mario Macchiati, campione d'Italia all-around che ha preso il posto di Lorenzo Minh Casali, ha terminato in 15esima posizione con il totale di 80.665 (13.466, 13.433, 13.100, 14.466, 13.200, 13.000).

Pronostico rispettato: l'oro è di Daiki Hashimoto

La medaglia d'oro è andata a Daiki Hashimoto: il fuoriclasse giapponese ha confermato il pronostico della vigilia e ha trionfato con il punteggio complessivo di 86.132. Il campione olimpico di Tokyo 2020 e campione del mondo nell'all-around ha saputo difendere il titolo iridato vinto undici mesi fa a Liverpool, offrendo una prestazione con i controfiocchi e con cui ha ampiamente meritato il diritto di salire sul gradino più alto del podio.
Il 22enne non avrebbe nemmeno avuto il diritto di partecipare alla finale di questa sera, poiché in qualifica aveva chiuso al terzo posto alle spalle di due connazionali e dunque era stato estromesso dall’atto conclusivo in virtù della regola dei passaporti. La sua Federazione ha deciso di operare una sostituzione, levando Kazuma Kaya dalla startlist e dando così spazio all’uomo al momento più forte sui sei attrezzi. Il nativo di Chiba si è confermato Imperatore della Polvere di Magnesio, tra l’altro firmando la sempre prestigiosa doppietta dopo aver primeggiato nella gara a squadre insieme ai propri compagni.

Argento all'ucraino Kovtun, bronzo allo statunitense Richard

Daiki Hashimoto ha avuto una partenza al rallentatore al volteggio (13.466, 5.8 la nota di partenza), poi ha alzato il tiro con tre esercizi strepitosi: 14.366 (6.0) al cavallo con maniglie, 14.000 (5.8) agli anelli e 15.000 (5.6) al volteggio. Il nipponico ha operato in quel frangente il sorpasso nei confronti del connazionale Kenta Chiba e poi ha allungato ulteriormente alle parallele pari (14.800, 6.1), presentandosi così con margine all’attrezzo a lui più congeniale, ovvero quella sbarra su cui è Campione Olimpico. L’allievo di Hiroyuki Tomita e Hisashi Mizutori ha pennellato una prova sontuosa (14.500, 6.0 il D Score) e ha potuto festeggiare.
Il Giappone sembrava lanciatissimo verso una bella doppietta con Kenta Chiba, ma il primo classificato della qualifica ha commesso un grave errore alla sbarra (12.633) e ha così chiuso al quarto posto (83.464). L’ucraino Illia Kovtun è salito sul secondo gradino del podio (84.998), con una rimonta finale di lusso e un superbo 15.166 alle parallele, attrezzo su cui è campione d'Europa. Il 20enne, bronzo sul giro completo agli ultimi Europei, è migliorato rispetto al terzo posto di due anni fa. Medaglia di bronzo al collo dello statunitense Frederick Richard (84.332), frutto soprattutto del 14.633 al corpo libero e del 14.600 alle parallele. Prima gioia internazionale per il 19enne, che due giorni fa era stato di bronzo anche con la squadra. Quinto il kazako Milad Karimi (82.931).
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