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Kohei Uchimura ancora in trionfo: sorpasso all'ultimo attrezzo su Verniaiev

Luca Stacul

Aggiornato 12/08/2016 alle 01:32 GMT+2

Il giapponese bissa l'oro All-Around di Londra 2012 al termine di una gara equilibratissima: decisiva l'ultima rotazione alla sbarra, con Uchimura che recupera 9 decimi di ritardo e sale sul gradino più alto del podio davanti all'ucraino Verniaiev e al britannico Whitlock.

Kohei Uchimura - Rio 2016

Credit Foto Imago

Ci sono momenti in cui si fa la storia dello sport: uno di questi è stata l'ultima rotazione alla sbarra della finale All-Around maschile di ginnastica alle Olimpiadi di Rio.
Oleg Verniaiev, 22enne ucraino, è sul punto di mettere fine al dominio del leggendario Kohei Uchimura: ha 9 decimi di vantaggio, ma deve misurarsi su un attrezzo in cui il giapponese è un vero specialista. In palio un oro olimpico e un pezzo di storia, perché Uchimura è imbattuto dal 2009 nelle gare del concorso generale a livello mondiale.

Gli ultimi esercizi alla sbarra: un finale da film

Il giapponese realizza un esercizio pazzesco, con un livello di difficoltà altissimo, e lo conclude con un'uscita perfetta: doppio teso con doppio avvitamento posandosi sul tappeto come una piuma, inchiodato a terra. Si rivelerà un arrivo tanto preciso quanto decisivo.
Tocca a Verniaiev, la tensione è palpabile: l'ucraino ha bisogno di un punteggio superiore a 14.899 per portare a casa il titolo e in qualificazione alla sbarra ha ottenuto un 15.133. L'impresa è lì, a un passo. Ma Verniaiev, pur eseguendo un buon esercizio, paga la differenza nel punteggio di partenza e soprattutto chiude con un'uscita imprecisa: arriva scarso e sbilanciato in avanti, si salva con un saltello che da solo gli costa 3 decimi, saranno quelli a fare differenza.
La giuria si pronuncia: 14.800 per Verniaiev, per un totale di 92.266. Non basta: Kohei Uchimura è ancora oro a quota 92.365.
Un finale al cardiopalma che completa una gara fantastica, certamente la più bella di questi due quadrienni di dominio di Uchimura, perché finalmente tirata e combattuta. Il giapponese parte benissimo al corpo libero, Verniaiev accorcia al cavallo e supera agli anelli. Due volteggi spettacolari mantengono lo status quo e quando l'ucraino allunga a +0.9 con il suo fantastico esercizio alle parallele (16.100) il finale sembra scritto. Come se la logica avesse qualcosa a che fare con Kohei Uchimura...
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Kohei Uchimura - Rio 2016

Credit Foto LaPresse

Kohei Uchimura, un atleta leggendario

Per chi non segue con costanza la ginnastica artistica (tendiamo a pensare sia la maggioranza dei lettori), Uchimura è qualcosa in più di un semplice fuoriclasse: è senza discussione il miglior atleta di tutti i tempi, uno che riesce ad abbinare efficacia, potenza ed eleganza in un mix senza precedenti. Un Michael Jordan, un Roger Federer, un Michael Phelps... Prima di lui nessuno nella ginnastica - maschile o femminile - aveva mai vinto più di 2 titoli mondiali All-Around consecutivi: lui ne ha vinti 6. E questo oro olimpico è la celebrazione finale che meritava, dopo l'altro trionfo a Cinque Cerchi nella gara a squadre con il Giappone, l'unica medaglia che gli mancava.
Verniaiev è il futuro prossimo della ginnastica artistica, ma oggi il re è ancora il sublime Kohei Uchimura.

Whitlock bronzo, un soffio avanti a Belyavskiy

Lo straordinario duello di vertice tra Uchimura e Verniaiev non deve farci dimenticare il livello generale di una gara straordinaria, con 6 ginnasti sopra quota 90 in classifica generale. Alla fine il bronzo se lo mette al collo il britannico Max Whitlock, che con un ultima rotazione da brivido (15.200 al corpo libero, ma con un'uscita di pedana che poteva costargli cara...) riesce a tenersi alle spalle il russo Belyavskiy per 143 millesimi. I cinesi Chaopan Lin e Shudi Deng sfilano rispettivamente al 5° e al 6° posto, entrambi straordinari alle parallele ma senza altre punte di rilievo.
In chiusura, se vi chiedete dove sono finiti gli italiani, il nostro Ludovico Edalli è stato eliminato in qualificazione: è il ginnasta azzurro intorno al quale si può costruire una squadra di valore, ma ci vorrà tempo e tanti sacrifici, nonché una leadership chiara a livello federale, quella che - per capirsi - ha trainato tutto il movimento femminile nella scia segnata da quel fenomeno che risponde al nome di Vanessa Ferrari. A proposito di Vanessa, la bresciana sarà in gara domani (giovedì) alle 21:00 ora italiana insieme a Carlotta Ferlito nella finale femminile All-Around: chance di medaglia non ce ne sono, voglia di riscatto dopo la finale a squadre mancata invece tantissima...
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