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Vanessa Ferrari vuole rialzarsi ancora una volta: "Non datemi per finita troppo presto"

DaLaPresse

Aggiornato 09/10/2017 alle 22:33 GMT+2

Il giorno dopo la rottura del tendine d'Achille durante la finale Mondiale del corpo libero: "Non ho dormito, il piede mi ha fatto male tutta la notte. Ora l'operazione, poi vacanza. E poi sceglierò io cosa fare".

Vanessa Ferrari injury, Getty Images

Credit Foto Getty Images

"Non ho dormito, il piede mi ha fatto male tutta la notte. E questa mattina mi sono ritrovata gonfio anche l'altro piede. Adesso, in Italia mi vedrà il professor Guido Zattoni, che mi ha sempre seguita al Poliambulanza di Brescia. Voglio togliermi subito il pensiero dell'intervento chirurgico così potrò lasciare prima le stampelle e andarmene in vacanza con Simone, il mio fidanzato. Avevamo programmato questo viaggio molto tempo fa ed adesso è l'unica cosa alla quale voglio pensare. Ho deciso di rischiare il flick tempo Tsukahara sulla seconda diagonale perché sentivo che potevo vincere l'oro. Il mio allenatore, Enrico Casella, mi aveva detto che se avessi fatto lo stesso esercizio della qualificazione, che poi era quello di Rio de Janeiro, avrei portato a casa il bronzo. Però io l'argento e il bronzo al corpo libero ce l'avevo già, così ho deciso di non accontentarmi. Adesso ci sono molte persone che stanno prevedendo il mio futuro. Ci tengo a dire che qualunque cosa accadrà sarà solo per una mia decisione".
Così la ginnasta Vanessa Ferrari il giorno dopo il grave infortunio al tendine d'Achille rimediato in finale ai Mondiali di Montreal, in Canada, in un'intervista pubblicata sul sito ufficiale della Federginnastica.
"Nei prossimi mesi - ha raccontato il caporal maggiore dell'Esercito - avrò tempo per riflettere e comunque nella mia vita la ginnastica continuerà sempre ad esserci. In questi mesi di convalescenza mi sono data un po' da fare in palestra come tutor, dando una mano alla più giovani. Ma ripeto, sceglierò io cosa fare, quindi attenti a darmi per finita troppo presto".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Casella, il suo allenatore, che conosce meglio di chiunque altro lo spirito combattivo della Ferrari:
"Aspettiamo che le venga nostalgia della palestra e poi vedremo. Lei non riesce a star ferma a guardare, anche nell'ultimo periodo, mentre ci aiutava in allenamento, non vedeva l'ora di tornare in pedana. E' più forte di lei, anche se i suoi tendini saranno un problema. Il destro adesso è infiammato, per lo sforzo di compensazione. Aspettiamo che la visiti il prof. Zattoni, il nostro ortopedico di fiducia che ha sempre seguito le ginnaste di Brescia. Quel tendine poteva saltare in ogni momento, se avesse aspettato un giorno sarebbe stato meglio. Sono sicuro che, una volta guarita, se si sentirà ancora competitiva la rivedremo in gara per giocarsi qualcosa di importante. Avete visto tutti che a Vanessa non basta partecipare.
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