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Caos ritmica, Vanessa Ferrari: "Non sorpresa da denunce. A 19 anni in clinica per problemi alimentari. Basta orrori"

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DaEurosport

Aggiornato 10/11/2022 alle 07:36 GMT+1

CAOS GINNASTICA RITMICA - Su Instagram la campionessa azzurra interviene sul caso che sta scuotendo il mondo della ginnastica: "Ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari, a 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona. Faccio appello all'umanità delle persone: penso debba esserci un confine netto tra severità in ottica di disciplina e cattiveria".

Vanessa Ferrari durante le Olimpiadi di Tokyo 2020

Credit Foto Getty Images

"Penso sia arrivato il momento di esprimere il mio pensiero sui recenti avvenimenti. Ho rifiutato interviste per evitare strumentalizzazioni delle mie parole. Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce, da parte dei ginnasti di Ritmica e Aerobica, non sono rimasta affatto sorpresa. Anzi...". Inizia così il lungo post su Instagram attraverso il quale Vanessa Ferrari interviene sul caso delle denunce che hannno scosso il mondo della ginnastica, caso scoppiato a seguito delle denunce di diverse atlete italiane dichiaratesi vittime di abusi sia fisici che psicologici negli ultimi anni anni prima, durante e dopo gli allenamenti. Accuse che, tra l'altro, hanno portato al commissariamento del Centro di Desio. "Anni fa scrissi un libro nel quale parlai anche di alcuni di questi aspetti - scrive Vanessa Ferrari -. All'alba dei 32 anni, di cui 25 passati nel mondo della ginnastica, voglio dire che ho vissuto tante esperienze positive ma anche tante negative. Durante la mia carriera fortunatamente però ho vissuto anche qualche cambiamento nel mio ambiente e mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori".

"A 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona"

"Conosco perfettamente questi aspetti, l'ho detto più volte, come tanti altri ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all'età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire. Quindi invito chiunque ne soffra a farsi aiutare perché è davvero fondamentale".

"Faccio appello all'umanità delle persone"

"Ho avuto modo di confrontarmi anche con il pensiero di altri ginnasti ed ex ginnasti e spero che finalmente si possa intervenire definitivamente affinché la ginnastica, lo sport che amiamo, senza distinzione di sezioni o di livello sia pulito. Crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute. Quindi faccio appello all'umanitá delle persone perché penso che debba esserci un confine netto tra severità in ottica di disciplina e cattiveria".

"La ginnastica è un mondo magnifico, proteggiamolo"

"Detto ciò non sto cercando colpevoli e probabilmente nel profondo le persone non cambieranno mai, ma parlandone costantemente e denunciando tempestivamente spero che si possa far ragionare chi commette queste azioni e scegliere il modo migliore di agire. Concludo invitando a non demonizzare la ginnastica, non è prendendo le distanze da un ambiente che le cose cambiano, perché la ginnastica è un mondo magnifico benché complesso, quindi non rendiamolo ancora più difficile, sta a noi il compito di proteggerlo".
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