Sautin, zar dei tuffi

[25/08/04] – Il tuffatore russo Dimitri Sautin, alla sua quarta Olimpiade dopo quelle di Barcellona, Atlanta e Sydney, si assicura ad Atene la settima medaglia.

Ancora una medaglia olimpica – e siamo a 7 in 4 partecipazioni – lo zar dei tuffi Dimitri Sautin entra definitivamente nella leggenda di questo sport, conquistando a 30 anni suonati un bronzo dai 3 metri di Atene, nella finale vinta dal cinese Bo Peng con 787 punti davanti al giovane talento canadese Despatie, 755, che ha tenuto a fatica dietro di sè lo Zar di 10 anni più anziano, bronzo a soli 2 punti dall’argento.

Quello di Sautin è un nome storico per gli appassionati dei trampolini, l’uomo che ha traghettato la specialità più acrobatica dell’acqua dal post-Louganis al terzo millennio. Inizia coi tuffi nel 1981, rischia di fermarsi nel ‘91, ma per sempre colpito da una coltellata quasi assassina nelle strade di Mosca. Due mesi in ospedale tra la vita e la morte, poi il bronzo a Barcellona ‘92 dai 3 metri, quando lo Zar era appena 18enne. Sautin ha continuato a dominare l’Europa e il mondo (5 titoli iridadi in bacheca, da Roma ‘94 a Barcellona 2003) con continuità impressionante di risultati, passando indifferentemente dal trampolino alla piattaforma.

Ai Mondiali di Roma ‘94 oro dai 10 metri, e argento dai 3, alle Olimpiadi di Atlanta non c’è gara dai 10 metri, che finirono nelle fauci del fenomeno di Voronezh come da copione. A Sydney 2000, anche grazie all’introduzione dei tuffi sincronizzati – che rappresenteranno forse l’unico futuro di Sautin – Dimitri porta a casa un bottino di 4 medaglie. Oro e argento rispettivamente dai 10 e 3 metri syncro, e bronzo individuale da 3 e 10 metri. Ad Atene l’ultima pagina della leggenda. Almeno a livello individuale, perchè il suo talento può ancora dare molto alla Russia nel syncro...