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Masters Augusta: Justin Rose ancora al comando, Francesco Molinari supera il taglio

DaOAsport

Aggiornato 10/04/2021 alle 11:00 GMT+2

Golf - Il nostro Chicco Molinari si salva per un pelo nonostante un triplo bogey, mentre esce di scena Dustin Johnson, così come Rory McIllroy e il n.2 della scorsa edizione, Sungjae Im.

Justin Rose

Credit Foto Getty Images

Si è concluso da pochi istanti il secondo giro del Masters 2021 all’Augusta National, che ha definito il mantenimento della leadership di Justin Rose. L’inglese, però, non si rivela all’altezza del clamoroso giro effettuato ieri, dove ha tirato fuori un -9 in dieci buche dopo i due bogey nelle prime sette. Stavolta Rose parte male, con quattro bogey e un birdie nelle prime sette buche, salvo poi riprendersi nel finale con tre birdie tra la 13 e la 16 e il -7 mantenuto, dal momento che il giro è pari con il par.
Il Masters, ad ogni modo, di fatto si riapre completamente con l’approdo al secondo posto di due uomini non proprio pronosticati alla vigilia, gli americani Will Zalatoris e Brian Harman, entrambi a -6, ma in modi diversi. L’uno, infatti, effettua una magnifica parte finale con birdie in cinque delle ultime otto buche per compensare il bogey alla 5, l’altro è più costante sul percorso e gira in -3.
Ai piedi del temporaneo podio un altro USA, Jordan Spieth, e l’australiano Marc Leishman, entrambi a -5 e l’uno con -4 di giornata, l’altro a -5. I migliori di questo secondo giro sono però in sesta posizione a -4, e si tratta dello statunitense Tony Finau e dell’austriaco Bernd Wiesberger, entrambi in grado di finire a -6 e con il secondo che, per molti minuti, si è ritrovato in testa assieme a Rose. Insieme a loro sesti anche il sudcoreano Si Woo Kim, il giapponese Hideki Matsuyama e due ulteriori USA, Cameron Champ e Justin Thomas. Il numero 2 del mondo può ora seriamente mettere in pericolo la leadership di Dustin Johnson, poiché quest’ultimo, vittima di un brutto finale, è stato tagliato con lo score di +5. Se il nativo di Louisville vincerà, il numero 1 del mondo sarà suo.
Francesco Molinari, a tal proposito, riesce a salvarsi sostanzialmente sul filo di lana: partito molto bene, con due birdie nelle prime tre buche, “Chicco” rischia di buttare via tutto con un triplo bogey al par 4 della 5, ma riesce a tenersi a galla e a rimanere appena sopra la linea del taglio, fissata a +4. Per il torinese +1 di giornata e +3 del torneo, con il 47° posto come conseguenza. Si salva, con un grandissimo finale, anche il norvegese Viktor Hovland, che dopo vari disastri nella parte centrale del giro s’inventa tre birdie e un eagle tra la 13 e la 17 per chiudere in zona 17° posto a -1. Non proseguono, invece, diversi big, dallo spagnolo Sergio Garcia (55° a +4) all’americano Brooks Koepka (60° a +5 come DJ e come l’inglese Lee Westwood), passando per il nordirlandese Rory McIlroy (67° a +6). Disastrosa la performance di Sungjae Im: il sudcoreano, secondo ad Augusta nello scorso novembre, chiude 83° a +13 senza mai essere in gara.
Infine, squalifica per Matthew Wolff: l’americano, che sarebbe stato comunque tagliato con uno score di +11 complessivo, ha consegnato la carta con uno score più basso di quello effettivamente fatto segnare alla buca 17.
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