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Koepka vince il PGA Championship e fa doppietta dopo lo US Open! Secondo Tiger Woods, 6° Molinari

DaOAsport

Aggiornato 13/08/2018 alle 08:07 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Brooks Koepka (US Open 2018)

Credit Foto Getty Images

Brooks Koepka nella leggenda del golf. Lo statunitense ha trionfato nel PGA Championship 2018, conquistando il secondo Major della sua memorabile stagione ed entrando di diritto tra i grandi della storia della disciplina. Koepka ha realizzato un’impresa epocale con una prova di grande sagacia tattica, in cui ha messo in mostra un invidiabile sangue freddo tenendo testa ai tentativi di rimonta dell’australiano Adam Scott e, soprattutto, del connazionale Tiger Woods, tornato ad altissimi livelli dopo i problemi fisici che hanno compromesso gli ultimi anni della sua scintillante carriera.
La vittoria di Koepka assume una rilevanza ancora più grande se si considera che appena due mesi fa lo statunitense aveva trionfato nello US Open 2018, realizzando una doppietta con il PGA Championship che in passato avevano compiuto soltanto Gene Sarazen nel 1922, Ben Hogan nel 1948, Jack Nicklaus nel 1980 e Tiger Woods nel 2000. Koepka è l’uomo dei record dell’ultimo biennio e, dopo il trionfo epico nelle ultime due edizioni dello US Open, si conferma straordinario nei grandi eventi. Sono tre i Major vinti in carriera da Koepka, che in passato era riuscito a fare centro soltanto in altre due occasioni tra il PGA Tour e l’European Tour.
Koepka ha prevalso con 16 colpi sotto il par, scacciando la grande paura dei due bogey alle buche 4 e 5 con tre birdie tra le buche 7 e 9. L’aggancio dell’australiano Adam Scott non ha intimorito Koepka, che ha piazzato l’allungo decisivo con due birdie alle buche 15 e 16, chiudendo l’ultimo round in 66 colpi e approfittando del divario clamoroso acquisito nel terzo giro sul par 70 del Bellerive Country Club di Town and Country, nel Missouri.
L’exploit di Koepka ha spezzato il sogno di Tiger Woods, che ha realizzato il miglior giro di giornata in 64 colpi (-6), sfiorando la vittoria del suo 15° Major, che avrebbe reso leggendaria la 100^ edizione del PGA Championship. Woods ha compiuto un giro da fenomeno assoluto, pagando a caro prezzo soltanto un bogey alla 14, che lo ha costretto di fatto a cedere il passo, prima di riprendere quota con un birdie alla 15 e un altro birdie alla 18 che gli hanno consentito di conquistare la seconda piazza davanti ad Adam Scott, la cui rincorsa si è arrestata nel finale con un bogey alla 18 che gli ha permesso comunque di restare sul terzo gradino del podio, suggellando un torneo da assoluto protagonista. Al quarto posto, invece, si sono piazzati lo statunitense Stewart Cink, autore di due birdie nelle ultime due buche, e lo spagnolo Jon Rahm, ormai sempre più consapevole dei suoi mezzi e pronto a lottare per la vittoria di un Major.
Sesto posto per uno splendido Francesco Molinari, che ha confermato di vivere un momento magico dal punto di vista tecnico e mentale. Molinari ha concluso l’ultimo round in 67 colpi (-3) senza commettere sbavature e negli ultimi due giri ha effettuato un solo bogey, testimonianza evidente della classe di un atleta che ormai può competere per la vittoria contro qualsiasi avversario. L’azzurro ha concluso il torneo con 10 colpi sotto il par, in compagnia degli statunitensi Gary Woodland e Justin Thomas, detentore del trofeo, e del belga Thomas Pieters, mentre a completare la top ten ci hanno pensato lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e l’inglese Tyrrell Hatton, autori entrambi del miglior giro di giornata in 64 colpi a pari merito con Woods.
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