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Cos'è lo "sciopero del cappellino" e perché ha preso piede durante la Ryder Cup

Davide Bighiani

Aggiornato 01/10/2023 alle 11:51 GMT+2

GOLF - Il cosiddetto "sciopero del cappellino", cavalcato dai social di tutto il mondo. Ma da cosa deriva questa particolare protesta? Vari siti specializzati si sono occupati dell'argomento: lo ha fatto anche "Golfando", che ha spiegato per filo e per segno che si tratta di una scelta precisa dell'americano Patrick Cantlay, che vorrebbe essere pagato per giocare alla Ryder Cup.

Cos'è lo "sciopero del cappellino" e perché ha preso piede durante la Ryder Cup

Credit Foto Eurosport

I più attenti di voi, oltre agli appassionati di golf, si saranno accorti di un fenomeno piuttosto strano che sta andando in scena alla Ryder Cup che si tiene in questi giorni sul campo "Marco Simone" di Roma. Il cosiddetto "sciopero del cappellino", cavalcato dai social di tutto il mondo. Ma da cosa deriva questa particolare protesta? Vari siti specializzati si sono occupati dell'argomento: lo ha fatto anche "Golfando", che ha spiegato per filo e per segno che si tratta di una scelta precisa dell'americano Patrick Cantlay. Il golfista in questione infatti vorrebbe essere pagato per rappresentare gli Stati Uniti alla Ryder Cup, cosa mai avvenuta dal 1927 a oggi e contro ogni logica dell'evento: non essendo stato soddisfatto, ecco la protesta, piuttosto particolare, di non indossare il cappellino durante le sue partite e allenamenti. Secondo Jamie Weir, giornalista di Sky Sport News, la protesta di Cantlay avrebbe poi portato a una frattura all'interno dello "spogliatoio" Usa, generando malumori con i suoi colleghi giocatori a stelle e strisce.

La "spiegazione"

Punzecchiato in conferenza stampa sull'argomento, la risposta di Cantlay è stata: "The hat doesn’t fit", ovvero "Il cappellino non andava bene (per la mia testa)". E poi ancora: "Non l’ho portato a Whistling Straits, non lo porto qua". Sì, perché la singolare protesta del golfista USA ha radici più lontane: Cantlay e il suo collega Xander Schauffele lo hanno già messo in piedi in un torneo precedente, inoltre non hanno infatti preso parte alla spedizione a Roma pre-Ryder Cup e pare si siedano in un'area separata dal resto del Team Usa nello spogliatoio.

Il giro social

La cosa ovviamente non è passata inosservata: l'indiscrezione di Weir ha girato per i social e durante le giornate di gara i tifosi hanno scelto con chi stare: a ogni passaggio di Cantlay infatti si toglievano il cappellino per sventolarlo in bella mostra verso il giocatore USA al grido di "Hats off for your bank account".

Il fattaccio

Quando Cantlay ha imbucato la palla decisiva alla 18, dando al suo team la vittoria nel pomeriggio, l'esultanza è stata un po' smodata; non tanto la sua quanto quella del suo caddie Joe LaCava che si è messo a sventolare il cappellino in direzione del pubblico, ma soprattutto prima che McIlroy giocasse il suo colpo. Ne è nato un alterco sfociato poi in uno scontro tra i due a fine giornata.
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