Tatami d'Italia! Fabio Basile è la nostra medaglia d'oro 200 alle Olimpiadi

Montreal 1976: Felice Mariani, bronzo. Mosca 1980: Ezio Gamba, oro. Los Angeles 1984: Ezio Gamba, bronzo. Seoul 1988: Alessandra Giungi, bronzo. Barcellona 1992: Emanuela Pierantozzi, argento. Atlanta 1996: Girolamo Giovinazzo, argento; Ylenia Scapin, bronzo. Sidney 2000: Pino Maddaloni, oro; Emanuela Pierantozzi, Girolamo Giovinazzo e Ylenia Scapin, bronzo. Atene 2004: Lucia Morico, bronzo. Pechino 2008: Giulia Quintavalle, oro. Londra 2012: Rosalba Forciniti, bronzo. Rio 2016: Odette Giuffrida, argento; Fabio Basile, oro. Da 11 edizioni olimpiche, il judo italiano non fallisce l'appuntamento con la medaglia e quello del judoka torinese è il quarto oro "di specialità", duecentesimo nella storia dell'Italia ai Giochi Olimpici.

Un ippon fatto della materia dei sogni, il quarto in 5 incontri olimpici, quello su Ō Soto Gari che dopo un minuto e 24 secondi ha estromesso il maestro sudcoreano An Baul - campione del mondo Astana 2015 - dalla finale di categoria 66 kg. Classe 1994, Fabio Basile ha debuttato sul tatami olimpico battendo il tedesco Sebastian Sedl (secondo turno) con un ippon e bissando agli ottavi contro l’azero Nijat Shikhalizad: waza-ari/ne-waza. Ai quarti di finale, doppio waza-ari (waza-ari awasete ippon) al mongolo Davaadorjiin Tömörkhüleg, che era seconda testa di serie; in semifinale, doppia penalità (shido) per lo sloveno Adrian Gomboc, che aveva eliminato a sorpresa il campione europeo Vazha Margvelashvili al debutto, ma ha poi poi perso la finale terzo posto contro l'uzbeko Rishod Sobirov medaglia di bronzo. Bronzo anche per il giapponese Masashi Ebinuma (3 volte campione del mondo) come quattro anni fa a Londra, battendo canadese Antoine Bouchard con uno yuko.

JUDO, Categoria -66 kg

1. BASILE, Fabio (ITA)

2. AN, Baul (KOR)

3. EBINUMA, Masashi (JPN)

3. SOBIROV, Rishod (UZB)

5. BOUCHARD, Antoine (CAN)

5. GOMBOC, Adrian (SLO)

7. DAVAADORJ, Tumurkhuleg (MGL)

7. MATEO, Wander (DOM)

A 21 anni, Fabio Basile è l’ultimo esponente della scuola di judo piemontese: torinese, si allena nella palestra Akiyama Settimo, il suo maestro di vita è Pierangelo Toniolo. Campione europeo Under-23, medaglia di bronzo agli Europei di Kazan, finalista del Grand Prix di Tbilisi, nel 2016 Basile ha vinto l’African Open di Casablanca, qualificandosi ai Giochi Olimpici in solo 6 mesi invece di Elio Verde. Con il suo judo offensivo, “diretto” e di buona base tecnica, Basile si distingue dalla maggioranza dei suoi grandi avversari asiatici. Grazie a Basile e a Daniele Garozzo, oro nel fioretto, l'Italia è seconda nel medagliere nel corso della seconda giornata olimpica.

«Il segreto per diventare campione è il piacere per la sofferenza», ha detto Fabio Basile commentando la sua medaglia d'oro, "pizzicandosi" fra sogno e realtà. Il nuovo direttore tecnico della Nazionale italiana di judo, il maestro giapponese Kiyoshi Murakami, avrebbe voluto prepararlo al meglio per Tokyo 2020, ma Basile, nato a Torino il 7 ottobre 1994, ha bruciato le tappe con l'audace splendore della sua giovinezza... Per la più bella delle medaglie, il duecentesimo oro italiano ai Giochi Olimpici. Tatami dolcissimo: fate pensieri dolci e meravigliosi.