Olimpiadi, Karate, Luigi Busà è l'uomo-record: il suo oro vale il nuovo primato olimpico

Un oro dal sapore dolcissimo. Luigi Busà, il nostro uomo di punta nel Karate (Kumite - 75kg), dopo aver battuto in semifinale l'ucraino Stanislav Horuna (3-0), raddoppia contro il suo grande amico Rafael Aghayev (Azerbaijan) e vince una splendida medaglia d'oro. Un risultato dal doppio significato per l'Italia, perché il podio del nativo di Avola consegna agli azzurri la 37a medaglia a cinque cerchi di Tokyo 2020: un nuovo record ogni epoca (superate le 36 di Los Angeles 1932 e Roma 1960). All'interno della spedizione che sta riscrivendo la storia sportiva italiana, il 33enne siciliano ha legato il suo nome ad un traguardo destinato a durare nel tempo.

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È stata una finale altamente spettacolare quella tra Luigi – ma per tutti Gigi, come se fosse un amico del Liceo – Busà e Rafael Aghayev: due autentici titani del Karate Kumite -75kg. In palio c’era la medaglia d’oro olimpica, e la tensione, almeno per la prima metà di gara, l’ha fatta da padrone.

Gigi è partito forte cercando di sfoderare tutto il suo repertorio, ma l’azero, che lo conosce molto bene (i due sono amici), ha ribattuto alla perfezione. Verso metà gara la svolta. Busà avanza velocissimo e scarica un pugno al volto Aghayev. Per gli arbitri non ci sono dubbi: Yuko, 1-0 Italia.

Con il vantaggio in saccoccia e il cronometro che scorre, si arriva nell’ultimo minuto di gara. L’azero le prova tutte: si becca il secondo cartellino giallo, attacca a ripetizione, si innervosisce. Busà sembra inscalfibile, arriva ad un soffio dal chiudere una proiezione e colpisce l’avversario con un gran pugno al volto. Ai -15secondi arriva la sanzione pure per l’Italiano, ma poco dopo il cronometro trova fine alla sua corsa. Luigi Busà il nuovo campione olimpico nel Karate/Kumite -75kg: qualcosa di straordinario.