Guida al regolamento UFC: dai colpi proibiti a come si vince, tutto quello che devi sapere sulle regole delle MMA

MMA, UFC - Combattimenti senza regole? No, tutt'altro. Sono molte le norme che i fighters UFC devono seguire nei loro incontri per dare vita a uno scontro leale e ad armi pari. In questa guida, le principali regole delle MMA che devi sapere.

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Video credit: Eurosport

Le Arti Marziali Miste sono spesso etichettate erroneamente come delle "risse in gabbia". In realtà sono molte le regole che i fighters devono seguire, ideate per garantire un confronto equo e per tutelare il più possibile la salute degli atleti. 
UFC, la più importante promotion di MMA del mondo, utilizza le cosiddette "Unified Rules of MMA". Ecco quindi i punti principali del regolamento che dovete assolutamente conoscere per godervi a pieno gli incontri targati Ultimate Fighting Championship su Discovery+ ed Eurosport.

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Israel Adesanya

Credit Foto Getty Images

I combattimenti: durata e classi di peso

I combattimenti sono rigorosamente uno contro uno e programmati sulla distanza di 3 round da 5 minuti ciascuno. Nel caso di main event della serata e incontri con il titolo in palio, si disputano invece 5 round da 5 minuti ciascuno. Ogni match si svolge in una classe di peso (attualmente la UFC ne ha 11, 8 maschili e 3 femminili) oppure più raramente a un Catchweight, cioè a un limite di peso intermedio specificatamente contrattato tra i due atleti.

Gli atleti: equipaggiamento e protezioni

I fighters indossano alcune protezioni: guantini da 4 once che lasciano scoperte le estremità delle dita (in modo da rendere agevoli anche le prese nelle azioni lottatorie), paradenti, conchiglia per proteggere le parti intime (obbligatoria solo per gli uomini) e paraseno (opzionale e solo per le donne). Gli atleti uomini combattono a torso nudo, mentre le donne combattono utilizzando una maglia aderente o un top.

Come si ottiene una vittoria? Che ruolo hanno i giudici?

Come si vince? L’incontro può essere vinto prima del limite grazie a un KO, a una sottomissione o a una squalifica. In caso non accada nulla di tutto ciò, finisce il tempo e si va alla lettura dei cartellini compilati da 3 giudici seduti in lati diversi all’esterno della gabbia.
I giudici utilizzano il cosiddetto "Ten Point Must System", cioè lo stesso meccanismo esistente nel pugilato. Si assegnano 10 punti all’atleta che vince la ripresa e 9 o meno a quello che la perde. A fine match si procede a una somma matematica dei punteggi assegnati da ciascun giudice in ogni ripresa. Potremo così avere una vittoria per decisione unanime (tutti i giudici sono d’accordo sul vincitore), per split decision (due giudici assegnano la vittoria ad X, un giudice la assegna ad Y), per decisione maggioritaria (due giudici assegnano la vittoria ad X, un giudice assegna parità) oppure un pareggio.

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UFC 310: Pantoja v Asakura

Credit Foto Getty Images


I giudici dovranno valutare il combattimento seguendo dei criteri: il criterio principale è rappresentato dalla valutazione di striking e grappling effettivi e, in caso di assoluta parità su questo criterio, si procederà a valutare l’aggressività degli atleti e, in terza istanza, il controllo dell’area di gara.

I falli e l'importanza dell'arbitro

Ha un ruolo cruciale anche l’arbitro, unica persona oltre ai due atleti a trovarsi all’interno della gabbia. L’arbitro ha il potere di interrompere il combattimento in qualsiasi momento, di chiamare il medico, di separare gli atleti in caso di inattività nel corpo a corpo e ha il compito di riconoscere i falli realizzati dai fighters.
Nonostante l’apparenza possa ingannare, sono in realtà molte le azioni considerate illegali nelle MMA, e qui ricordiamo i falli più comuni: vietato colpire nelle parti basse, alla nuca, alla gola, sulla colonna vertebrale, infilare dita negli occhi, tirare i capelli, mordere, proiettare l’avversario di testa o sul collo (in gergo "piledriver"), aggrapparsi al guantino o al pantaloncino dell’avversario e aggrapparsi alla gabbia.

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UFC 310: Rakhmonov v Machado Garry

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In generale, si può colpire l’avversario con ogni parte del corpo tranne che con la testa. Ma si può colpire un avversario a terra? Sì, però occorre fare una specifica importante. Se il rivale è considerato a terra (cioè ha qualsiasi parte del corpo che tocca terra oltre ai piedi o alle mani) NON può essere colpito alla testa con calci e ginocchiate, ma può essere colpito al volto solo con azione di "Ground & Pound" con pugni e/o gomitate.
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