Andrea Iannone è il più veloce nei test di Losail, poi Dovizioso e Marquez: così così Rossi

La seconda giornata di test MotoGP a Losail è andata in archivio: sono state otto lunghe ore in Qatar, durante le quali si è girato per molto meno tempo rispetto a ieri. Se 24 ore fa piloti e team avevano atteso l’arrivo dell’oscurità prima di scatenarsi in pista, a complicare le cose oggi è stato il maltempo, con un cielo nuvoloso e con minaccia di pioggia.

Davanti a tutti, non così tanto a sorpresa visto il risultato del giovedì, Andrea Iannone, sempre più a suo agio in sella alla Suzuki. Il pilota abruzzese ha stampato un ottimo 1’54″586, più veloce di quattro decimi rispetto al record della pole di Jorge Lorenzo del 2016 (l’1’54″316 di Viñales lo scorso anno fu ottenuto nelle prove libere). Iannone ha confermato la crescita della sua GSX-RR, togliendo il primo posto di giornata proprio nel finale ad un ottimo Andrea Dovizioso. Il pilota della Ducati ha dimostrato una volta di più di gradire particolarmente il circuito di Losail, ma soprattutto ha evidenziato un passo notevole con la sua GP18. Il suo miglior giro, in 1’54″627, è stato ottenuto nel corso di un long run (con tempi tra l’1’54” e l’1’55”).

C’è anche la Honda, e con il terzo tempo (1’54″753) troviamo Marc Marquez. Dietro lo spagnolo la prima Yamaha, quella di Johann Zarco, che sulla versione 2016 ha fatto meglio dei due piloti ufficiali, quarto con il tempo di 1’54″874. Sotto l’1’55”, poi, sono scesi anche lo spagnolo Alex Rins (1’54″967) e l’inglese Cal Crutchlow (1’54″992), a conferma delle ottime impressioni lasciate da Suzuki e Honda.

Maverick Viñales occupa la settima posizione in 1’55″051, soffrendo più di ieri i problemi in inserimento di curva della sua M1 versione 2018. Non è andata meglio al suo compagno di box, Valentino Rossi, 11° in 1’55″316. Il passo del Dottore è buono, ma oggi è tornato a “litigare” con l’anteriore, lamentando un consumo eccessivo della gomma. In top ten, poi, troviamo le due Ducati Pramac di Danilo Petrucci (1’55″188) e Jack Miller (1’55″236), finiti entrambi a terra in curva 1 a pochi secondi l’uno dall’altro, e la Honda di Dani Pedrosa (1’55″282), oggi più lento, condizionato dal problema alla mano destra dovuto alla caduta di ieri. Passo indietro anche per Jorge Lorenzo, 14° a 1’55″562, che ha provato il telaio senza ali rimanendo poco convinto.