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Dovizioso batte ancora Marquez nella vittoria più bella della sua carriera

Fabio Psoroulas

Aggiornato 12/08/2019 alle 10:54 GMT+2

Successo stupendo di Andrea Dovizioso in Austria. Vittoria arrivata all'ultima curva dell'ultimo giro, nell'ormai classico duello contro il Cabroncito Marc Marquez. Un vero e proprio trionfo a Spielberg del forlivese, il 14mo della sua carriera nella classe regina. Andiamo a spiegare il perché questo è probabilmente il più bello della carriera di un pilota che anche Rossi definisce un campione.

Il fantastico sorpasso che ha permesso ad Andrea Dovizioso di battere Marc Marquez e trionfare al Red Bull Ring, MotoGP, Imago

Credit Foto Imago

Il Gran Premio d'Austria della MotoGP va in archivio. Abbiamo assistito al nuovo atto dell'ormai epica battaglia all'ultimo giro tra Marquez e Dovizioso, duello che ha visto il forlivese vincente all'ultima curva del Red Bull Ring di Spielberg. Un'impresa da ricordare degli annali, un successo che rimarrà nella mente e nel cuore dei tifosi per moltissimo tempo. Certo, ogni vittoria in fin dei conti ha lo stesso peso: tutte valgono 25 punti, tutte riempiono il palmares allo stesso modo. Ma ci sono trionfi che pesano più di altri, e questo per il Dovi è forse il migliore della sua carriera.

La vittoria più bella

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Marc Marquez of Spain and Repsol Honda Team and Andrea Dovizioso of Italy and Ducati Team during the MotoGp of Austria

Credit Foto Getty Images

In che posto è nella mia classifica delle vittorie? Questa se la gioca, forse è al numero uno perché non avevamo la velocità, per la strategia aggressiva. E l'ho fatta, come quella di Marquez del resto. Lui è uscito male alla curva 3 e io ho risposto alla 4. Dopo è subentrata tutta una strategia, ma abbiamo lavorato bene". (Andrea Dovizioso, 11/8/2019 a Sky Sport MotoGP)
Sono 14 le gare vinte da Dovizioso in MotoGP. Inizia ad essere consistente il bottino di successi dell'alfiere italiano nella classe regina, dietro soltanto nella classifica degli italiani più vincenti a due mostri sacri come Agostini e Rossi. Cinque di questi 14 successi sono arrivati al fotofinish contro l'alieno Marc Marquez. E' ormai diventata una consuetudine il duello finale contro il Cabroncito, e il forlivese è l'unico che può vantare un bilancio positivo negli scontri diretti per la vittoria col Marc-ziano di Cervera (7 vittorie a testa, in 14 GP in cui i due si sono giocati la vittoria). Tutto è partito in Austria proprio due anni fa, per poi passare al Giappone sempre nel 2017, poi Losail 2018 e 2019, fino a ieri. Questa però è probabilmente la migliore vittoria della lunga carriera del Dovi, sicuramente la più gratificante. Andiamo a vedere perché.
I Successi di Dovizioso in MotoGP
Gran Premio di Silverstone 2009
Gran Premio di Sepang 2016
Gran Premio del Mugello 2017
Gran Premio di Catalunya 2017
Gran Premio d'Austria 2017
Gran Premio di Silverstone 2017
Gran Premio del Giappone 2017
Gran Premio di Sepang 2017
Gran Premio di Losail 2018
Gran Premio di Brno 2018
Gran Premio di Misano 2018
Gran Premio di Valencia 2018
Gran Premio di Losail 2019
Gran Premio d'Austria 2019

Vince contro il miglior Marquez di sempre

Poche storie: battere Marc Marquez fa sempre piacere, ancora meglio all'ultima curva dell'ultimo giro dopo un duello corpo a corpo durato tutta la corsa. Qui però è ancra tutto più bello, perché questo è il miglior Marquez di sempre. Il Cabroncito è ormai diventato una macchina praticamente perfetta, un marziano nato e creato per dominare in lungo e in largo questa disciplina, e nel tempo migliora sempre di più. Vero, nel 2014 aveva vinto tutte le prime dieci gare stagionali, ma questo Marc sembra ancora più forte di quello di 5 anni fa a livello di maturità, talento e dominio sugli avversari. Se poi ci aggiungiamo l'ormai perfetto connubio moto-pilota, ecco che abbiamo il rider praticamente imbattibile. Tranne che per il Dovi.

Il sorpasso migliore della carriera

Qualcuno lo ha già paragonato al sorpasso di Rossi su Lorenzo a Barcellona nel 2009. Quello forse rimane inarrivabile, dato che si trattava di due moto identiche, su due gomme identiche, in un punto della pista veramente impossibile come l'ultima curva del circuito catalano. Questo non è a quel livello: l'ultima curva di Spielberg è adatta a queste manovre, lo dimostra anche il tentativo di sorpasso di Marquez su Dovi proprio due anni fa. Inoltre i due piloti erano su gomme differenti (Marquez con la media e Dovi con la soft), oltre ad essere su due moto diverse. Certo è che questo è il sorpasso migliore della carriera di Dovizioso.
La manovra di ieri rappresenta il sogno di ogni pilota da bambino: il sorpasso all'ultima curva in un modo impossibile, rischiando al massimo e affidandosi all'istinto e alla pazzia, piuttosto che alla razionalità. E poi, se guardiamo a tutti i duelli finiti al fotofinish tra Marquez e Dovizioso, questa è la prima volta che chi era dietro all'ultima curva è riuscito a spuntarla. Per cui per una volta l'incredibile è diventato reale per una volta.

Un successo che nobilita un 2019 paradossale

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Dovizioso - GP Austria 2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Questa vittoria ridà il sorriso al Dovi dopo un 2019 non certo stupefacente e pone fine a un'astinenza di vittorie che durava da 9 GP. Il successo all'esordio di Losail aveva fatto ben sperare alla Ducati, poi però sono arrivate diverse batoste, soprattutto quella di Brno che doveva essere terra di conquista della Desmosedici e invece Marquez ha fatto ciò che ha voluto. Per cui fa tanto bene al morale della squadra italiana - che come ha confermato anche Dall'Igna nel post gara aveva provato a riprendere Jorge Lorenzo - e di Andrea, consci però che anche quest'anno il mondiale è praticamente perso, a meno di harakiri incredibili di Marquez all'orizzonte
Il paradosso: Mai così tanti punti portati a casa dopo le prime 11 gare dall'avvento in Ducati, ma la corsa al titolo resta complicata
StagionePilotaPuntiVittorie (podi)Distacco da Marquez
2017Dovizioso1583 (4)-16
2018Dovizioso1292 (4)-72
2019Dovizioso1722 (6)-58

Dovi c'è, contro tutto e tutti

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Dovizioso - GP Austria 2019 - Getty Images

Credit Foto Eurosport

Infine questo è il successo più bello della carriera di Andrea perché ribadisce la bontà e le qualità di un pilota che, al netto dei giudizi spessi severi di addetti ai lavori (troppo duri o con memoria troppo corta) e dei soliti rumors di mercato o dei detrattori (nostalgici di Lorenzo, Stoner o di altri piloti), quando ha la moto a posto e una messa a punto a regola d'arte (scelta gomme azzeccata) è l'unico in grado di poter battere Marc Marquez. Dovi ha mostrato ancora una volta in una singola gara di poter mettere in difficoltà Marquez come nessuno. Per il terzo anno di fila si avvia ad aggiudicarsi il titolo di vicecampione iridato della classe regina e, al contrario di quanto possa apparire da fuori, continua ad alzare l'asticella, lavorando per migliorare la moto e soprattutto mostrando un evoluzione nel suo stile di guida e nel suo modo di interpretare la gara. Prima del 2017 Dovizioso era solo un grande calcatore, ora invece è un pilota capace anche di prendere degli azzardi e vincere gare con sorpassi pazzi, sfiancando gli avversari con il corpo a corpo.

Cosa si deve fare per vincere questo benedetto mondiale?

Dovizioso è un campione, uno che vince più di 10 gare in MotoGP è già uno di quelli veri. Gli manca il mondiale della MotoGP, ma è tanti anni che riesce a lottare con Marquez, a volte fino alla fine, altre un po’ meno. Anche se non è giovanissimo, credo che abbia tanti altri anni per provare a conquistare il titolo. [Valentino Rossi a Sky Sport, 11/8/2019]
Come detto, il mondiale è saldamente nelle mani di Marc Marquez, che è stato sconfitto in Austria ma che continua ad arrivare o primo o secondo. L'unica chance per la Ducati è di continuare a lavorare, cercando di tornare a giocarsela in ogni Gran Premio con la Honda. Si deve progredire sul lato della percorrenza in curva, in modo da garantire a Dovizioso il mezzo per sfoderare queste prestazioni su ogni tracciato e non solo sulle piste favorevoli alla Ducati. Se tutto andrà per il verso giusto sarà grande lotta, perché ormai si è capito, nessuno fa soffrire Marquez quanto Dovizioso.
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