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MotoGP, Il Qatar non è stato un caso: Austin ci ha detto che Enea Bastianini può lottare per il titolo

Fabio Psoroulas

Aggiornato 11/04/2022 alle 17:52 GMT+2

MOTOGP - Dopo le prime quattro gare del mondiale c'è Bastianini in testa alla classifica piloti. La Bestia è il secondo italiano, dopo Valentino Rossi, a vincere almeno due delle prime quattro corse in una stagione di MotoGP. Il Qatar non è stato un caso: Enea ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per lottare per il mondiale. Ducati però deve supportarlo. In che modo?

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Non si ferma più. Dopo il trionfo in Qatar, Enea Bastianini si ripete nel Gran Premio delle Americhe, quarto atto del mondiale 2022 della MotoGP. Un successo netto, arrivato grazie ad una lettura di gara intelligente e matura. Come a Losail la Bestia non parte forte ma preferisce rimanere nascosto e guardingo dietro ai rivali. Nella seconda parte della corsa però cambia marcia e, sfruttando il fatto di aver tenuto al meglio le gomme, se ne va in solitaria trionfando davanti a Rins e a Miller.

Il Qatar non è stato un caso

Una vittoria non fa testo. Spesso si dice questa frase nel motorsport, e in fin dei conti è vero. Tanti piloti sono riusciti a vincerne almeno una nella loro carriera, magari per fortuna, per condizioni meteo favorevoli, per errori degli avversari, o anche per una giornata buona dove tutto riesce. E per qualcuno la gara di Enea in Qatar poteva assomigliare a questo, dato che spesso la prima corsa stagionale è sempre da prendere con le pinze, con molte squadre non ancora al meglio con la moto.
Qui però c'è ben poco da dire: Austin - tracciato dove prima di ieri Ducati non era mai riuscita a vincere - è forse la pista più dura e completa dell'intero circus iridato ed è molto diversa da Losail. Ma la Bestia è riuscito ad andare fortissimo in entrambi i circuiti e a dominare la concorrenza. Questo è segno di un pilota maturo, attento e scaltro nel gestire la gomma, gli avversari e le varie fasi della gara. Inoltre sa guidare al meglio una GP21 che, al momento, è più equilibrata e facile da portare al top rispetto alla 2022.
Enea ha una posizione particolare sulla moto, quando ti sorpassa sembra che lo faccia senza fatica. Poi pesa 10 kg in meno di me e quando freni questo fa la differenza. La GP21 si comporta meglio con le gomme rispetto alla GP22? No il merito è tutto di Bastianini. E’ surreale il modo in cui dà il gas, a volte non usa nemmeno i freni posteriori per curvare la moto e riesce a farlo in maniera veloce e pulita ed è lì che riesce a gestire le gomme. Io sono anni che corro in MotoGP e provo a farlo ma non ci sono ancora riuscito [Jack Miller @GPOne.com 10/4/2022]

7 anni dopo Rossi: Enea e un avvio da big

Con il successo negli States, Bastianini diventa il secondo italiano, dopo Valentino Rossi, a riuscire nell'impresa di vincere 2 gare nelle prime 4 in una stagione di MotoGP. Il Dottore ce l'ha fatta ben cinque volte (2002, 2003, 2004, 2005, 2015) e nelle prime quattro circostanze ha vinto quattro titoli iridati. Enea eguaglia questo record, ma lui - a differenza di Vale - ci è riuscito in un team clienti. Allargando anche alla 500cc, i riders tricolori con questo record sono ancora Valentino Rossi (2001), Giacomo Agostini (1968, 1969, 1970, 1971, 1972, 1975), Libero Liberati (1957), e Umberto Masetti (1950, 1952). Tornando ai piloti che hanno preso parte alla MotoGP e sono riusciti vincere 2 gare delle prime quattro in MotoGP con un team non factory, bisogna tornare indietro alla parentesi nel team Honda Gresini di Sete Gibernau, che ci riuscì nel 2003 e nel 2004.
  • 2 successi nei primi 4 GP dell'anno nella classe regina: prima di Bastianini a riuscirci solo altri 4 mostri sacri
Piloti italianiAnnataTitoli mondiali
Enea BASTIANINI 2022 ?
Valentino ROSSI 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2015 5 (vicecampione nel 2015)
Giacomo AGOSTINI1968, 1969, 1970, 1971, 1972, 19756
Libero LIBERATI19571
Umberto MASETTI1950, 19522

Come Gibernau, Bastianini può lottare per il titolo?

Il mitico Sete è stato in grado di battagliare per il mondiale con una moto clienti contro Valentino Rossi, negli anni d'oro del Dottore. La domanda sorge spontanea: va bene sognare e fare il tifo per l'italiano che è partito alla grandissima in questo 2022, ma Bastianini può veramente lottare per il titolo quest'anno? In un Mondiale in cui ben 10 piloti diversi sono saliti sul podio in quattro gare e dove ancora tre favoritissimi per il titolo come Pecco Bagnaia, Joan Mir e Marquez, per circostanze differenti, non ci sono ancora saliti, secondo noi Enea può davvero sognare in grande. Certo, la Ducati deve dargli una mano. Ma come? Bella domanda.

Cosa può fare Ducati per la Bestia

Ad inizio stagione Ducati aveva tre fantastiche frecce nel suo arco per il titolo, ma tutte e tre, per motivi diversi, sono al momento lontane dalla vetta della generale. La sua punta di diamante Pecco Bagnaia sta oggettivamente facendo moltissima fatica. Poi nel team Factory c'è un secondo rider, Jack Miller, che sembra già esser stato messo alla porta e dovrebbe essere out per il 2023. La terza freccia è un altro supercampione giovanissimo come Jorge Martin, ultra veloce ma spesso incline all'errore la domenica. La Bestia non era neanche considerata per il mondiale, nemmeno da outsider, ma invece dopo quattro gare è in testa al campionato, mentre i compagni di moto faticano.
La situazione per la casa di Borgo Panigale è veramente complessa. Come comportarsi con Bastianini? La squadra italiana è sicuramente disposta a dargli il materiale migliore per il prosieguo della stagione, ma quale è attualmente il mezzo vincente? Il progetto 2022 non sembra essere perfetto, anzi, è tutt'altro che vicino al 100%. Tutti coloro che lo guidano hanno avuto problemi in ogni weekend. E' sicuramente un mezzo dai grandi numeri, ma si fatica a tirare fuori il suo meglio. La GP21 invece è ultra competitiva, facile da guidare, sviluppata lo scorso anno in maniera fantastica e ancora oggi si stanno raccogliendo i frutti del lavoro fatto.
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Il sorpasso di Enea Bastianini su Jack Miller ad Austin

Credit Foto Getty Images

A Borgo Panigale naturalmente non possono più lavorare sulla 2021, ma tutti gli sforzi sono concentrati sulla 2022, anche perché tornare indietro sarebbe come ammettere che il progetto di quest'anno sia fallimentare e meno competitivo di quello scorso, cosa che Ducati non ammetterà mai. La Bestia quindi non avrà sviluppi sul suo mezzo, ma forse potrà avere in futuro la 2022, col rischio però che, senza giornate di test vere e proprie, non avrà il feeling costruito nel tempo degli altri compagni di squadra. Inoltre dare ad Enea la moto nuova potrebbe rovinare gli equilibri all'interno del team Factory, dato che sarebbe come ammettere che il team riponga la stessa fiducia a Bastianini e agli alfieri del team Factory.
Insomma, è sicuramente un "Happy Problem" per Ducati questo, ma sicuramente il fatto che un pilota con la moto dello scorso anno vada più veloce di quelli con la GP22 è una cosa che non fa piacere e crea diversi grattacapi, tecnici e diplomatici. La speranza è che la Bestia possa essere supportato al meglio nel corso della stagione, cercando di rimanere sempre attaccato al treno mondiale.
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Bastianini: "Tuffi? Ero bravo, ma sognavo la moto non i Giochi"

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