Ezpeleta: "Mondiale MotoGP 2020 da fine luglio a dicembre senza pubblico, ora sono ottimista"

DaStefano Dolci

Aggiornato 27/04/2020 alle 10:36 GMT+2

Dopo che nelle scorse settimane il numero uno della Dorna era stato abbastanza scettico riguardo alla possibile disputa del motomondiale nel 2020, Carmelo Ezpeleta ai microfoni di BT Sport è apparso molto più ottimista: "Ci stiamo organizzando per partire a fine luglio in Europa senza pubblico. Faremo due corse consecutive sullo stesso circuito e poi ci sposteremo in un altro. Sono ottimista".

Carmelo Ezpeleta, PDG de Dorna Sports

Credit Foto Getty Images

Dopo che nelle scorse settimane, Carmelo Ezpeleta – numero uno della Dorna – era stato tra i meno positivi riguardo alla regolare disputa di un Mondiale 2020 di MotoGP, il dirigente spagnolo in un’intervista all’emittente britannica BT Sport sparge un po’ d’ottimismo dando un messaggio di speranza a fans, piloti e addetti ai lavori.

Ci stiamo organizzando per partire in Europa a fine luglio per poi spostarci al di fuori a fine anno. L'ipotesi più concreta è che non ci saranno spettatori. Esistono diversi scenari, il più ottimista è iniziare alla fine di luglio. La cosa più importante è che il paese ci lasci entrare, la seconda è essere in grado di viaggiare. Fondamentalmente, ci concentriamo sul fare un campionato in Europa, a partire da fine luglio o agosto. Poi, alla fine dell'anno, se è possibile, ci trasferiremo fuori dall'Europa. Ogni giorno vedo sempre più possibilità che ciò possa accadere.

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"Due GP di fila sulla stessa pista"

Nonostante la soluzione del doppio GP nella stessa pista, non trovi il favore di tanti piloti: Ezpeleta lascia intendere come questa possa essere una reale eventualità.

Faremo due corse consecutive sullo stesso circuito e poi ci sposteremo in un altro. In Europa è possibile andare in auto. Finiremmo a novembre. Con la IRTA (l'associazione dei team MotoGP, ndr), stiamo valutando quante persone potrebbero essere presenti nel paddock, potrebbero essere 1.200, tutte controllate. L'importante è gareggiare e che sia possibile vedere i Gp in televisione. È fare un campionato quest'anno. Molte cose non sono nelle nostre mani. Lavoriamo con i governi di tutti i paesi in cui dobbiamo correre per riuscire a disputare una stagione.