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Fabio Quartararo in fuga, Ducati annaspa: la lotta per il titolo mondiale 2022 è già finita oppure no?

Fabio Psoroulas

Aggiornato 06/06/2022 alle 14:24 GMT+2

MOTOGP - Dopo nove gare abbiamo Fabio Quartararo saldamente leader della generale, con buon margine sulla concorrenza. Prosegue il dominio del francese, unico in grado di portare in alto la Yamaha. Ducati invece incassa l'ennesima sconfitta, nonostante la miglior moto del circus e una banda di piloti ultra competitivi. Come ai tempi di Marquez e la Honda, vince ancora il singolo sulla squadra?

Fabio Quartararo, i numeri di un mondiale storico

Siamo quasi al giro di boa della MotoGP 2022. Va in archivio il nono atto di venti previsti di questa stagione. A Barcellona Fabio Quartararo trionfa in lungo e in largo, dominando con un margine incredibile sugli avversari. Bene Jorge Martin al secondo podio stagionale. Si conferma sempre ad alti livelli Johann Zarco, terzo al traguardo. Incredibile quello che accade ad Aleix Espargaro, che esulta per il secondo posto all'inizio dell'ultimo giro e perde ben tre posizioni, venendo sorpassato dalle due Pramac e dal buon Joan Mir. Erroraccio imperdonabile per l'esperto pilota dell'Aprilia, che rinuncia a nove punti fondamentali nella classifica piloti.

Quartararo matador

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Fabio Quartararo of France and Monster Energy Yamaha MotoGP laughs on the podium after his race win during the race of the MotoGP Gran Premi Monster Energy de Catalunya at Circuit de Barcelona-Catalunya on June 05, 2022

Credit Foto Getty Images

El Diablo ringrazia Aleix per la grande svista e se ne va. Il francese ora si ritrova con ben 22 lunghezze di vantaggio sullo spagnolo nella generale, mentre Enea Bastianini, ancora a terra per la seconda volta consecutiva, è già oltre i 50 punti di ritardo. Gli altri ancora più lontani. Nonostante una prima parte di stagione non senza difficoltà e con una Yamaha balbettante, il campione del mondo in carica si ritrova con un ampio margine di vantaggio sulla concorrenza, un risultato straordinario se si considera che tutto questo è stato ottenuto con una M1 che ad oggi è lungi dall'essere la moto più competitiva del circus.
  • Quartararo supremacy, l'imbarazzante superiorità sui compagni di marca in questi primi 9 GP, da solo ha conquistato 107 punti in più di tutti gli altri 3 piloti Yamaha in griglia
GP Qatar Quartararo 9° (7 punti)Morbidelli 11° (+6"1)
GP IndonesiaQuartararo 2° (20 punti)D.Binder 10° (+30")
GP ArgentinaQuartararo 8° (8 punti)D.Binder 18° (+18.5")
GP AustinQuartararo 7° (9 punti)Dovizioso 15° (+22"5)
GP PortogalloQuartararo 1° (25 punti)Dovizioso 11° (+29")
GP SpagnaQuartararo 2° (20 punti)Morbidelli 15° (+27.3")
GP FranciaQuartararo 4° (13 punti)Morbidelli 15° (+25.2")
GP ItaliaQuartararo 2° (20 punti)D.Binder 16° (+19"5)
GP CatalognaQuartararo 1° (25 punti)D.Binder 12° (+32"9)
TotaleQuartararo 147 punti (1°)D.Binder + Morbidelli + Dovizioso = 40 punti

El Diablo fenomeno assoluto con la M1

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Fabio Quartararo, Yamaha Monster Energy, GP Catalogna, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sta tutta qui forse la differenza al momento che c'è tra Quartararo e gli altri. El Diablo al momento non sbaglia mai, lo dimostra il fatto che quando non ne ha porta a casa il massimo possibile (ne sono un esempio l'ottavo posto in Argentina o il settimo ad Austin), mentre quando la M1 lo assiste vince o sale costantemente sul podio. Tra l'altro, sulla questione moto c'è da dire che solo lui riesce a portare in alto la Yamaha: un mezzo per nulla perfetto e con tanti problemi di velocità, che in mano a gente come Dovizioso o Morbidelli, piloti considerati da tutti dei grandi manici e capaci di vincere gare e lottare per il mondiale, fatica addirittura a classificarsi in zona punti.
Se analizziamo nei dettagli il ruolino di marcia di Quartararo in questo 2022 non è assurdo: due vittorie e cinque podi complessivi su nove gare non sono male, ma nel passato abbiamo visto gente fare decisamente meglio. Nonostante ciò il francese è saldamente leader del mondiale, in gran forma fisica e mentale, mentre gli avversari arrancano.

Il mondiale è già finito?

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Aleix Espargaro posa insieme a Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, MotoGP GP Catalogna, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Nella storia abbiamo visto di tutto, per cui dire che il campionato è già chiuso quando mancano 11 gare è esagerato. Certo però che questo Quartararo è veramente difficile da battere e ora arrivano altre piste a lui favorevoli: Sachsenring, Assen, Silverstone e Misano sono circuiti sulla carta ottimi per il francese, dove negli anni passati ha brillato. Dovrà invece badare a portare a casa il salvabile a Spielberg o Aragon, ma in questo tanto è il migliore al mondo. Per cui naturalmente il mondiale non è già concluso, ma di questo passo si lotta per il secondo posto. Ciò che può riaprirlo è uno zero del francese, dovuto magari a una caduta che può incrinare le sue certezze. Al momento Quartararo domina soprattutto di testa, dovesse arrivare qualche piccolo intoppo ecco che il suo equilibrio mentale potrebbe venire meno.
Fabio ha preso il largo nel mondiale come l'anno scorso. È molto costante e penso che soltanto lui possa perdere il mondiale a questo punto" [Enea Bastianini 5/6/2022 @GPOne.com]

Pecco out, almeno stavolta senza colpe

Abbiamo accennato al clamoroso episodio di Aleix e alla debacle di Bastianini, non abbiamo parlato di Bagnaia. Pecco a Barcellona è stato sfortunatissimo, centrato nella ruota posteriore dal casco dello sciagurato Takaaki Nakagami alla prima curva. L'errore del giapponese è imperdonabile, soprattutto perché arrivare così alla disperata alla tornata iniziale è da principiante, non da pilota di MotoGP, dato che non si vincono le gare alla prima curva, ed è assurdo che la Direzione Gara abbia deciso di non penalizzare il rider del team LCR per l'accaduto.
Nakagami ha sbagliato il punto di staccata, non è stato bello quello che ha fatto. Secondo me gli steward hanno molte colpe, hanno mostrato di non essere all'altezza della MotoGP. Questo non è un videogame, qua corriamo a 350 km/h. Oggi mi sono infortunato e sia io che Pecco, siamo usciti dalla lotta per il Mondiale. [Alex Rins 5/6/2022 @GPOne.com]
Queste comunque sono le corse. L'italiano quindi ha dovuto rinunciare a una possibile ottima gara, forse non sul ritmo di Quartararo ma potenzialmente da secondo posto. Altro zero pesante per GoFree, che si aggiunge a quelli di Le Mans e Losail. Almeno stavolta è senza colpe.

Paradosso Ducati: la miglior moto ma il mondiale piloti resta tabù

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(L to R) Ducati Italian rider Francesco Bagnaia, Yamaha French rider Fabio Quartararo and Aprilia Spanish rider Aleix Espargaro attend a press conference ahead of the Moto Grand Prix de Catalunya at the Circuit de Catalunya on June 2, 2022 in Montmelo

Credit Foto Getty Images

Purtroppo però dopo la caduta di Barcellona, Bagnaia si ritrova addirittura a -66 da Quartararo. Un divario veramente ampio dopo solo nove gare, forse troppo. E' incredibile ciò che sta avvenendo, soprattutto ripensando a ciò che si era visto dall'italiano e dalla Ducati 2022 dopo i test invernali, in grado di dominare in lungo e in largo. I risultati però non si fanno in inverno ma nelle domeniche di gara e la squadra di Borgo Panigale sembra aver fallito anche quest'anno, nonostante il miglior mezzo.
Ormai è il secondo anno di fila che la Ducati è la moto migliore del circus, ma ancora una volta sconfitta nonostante una grande squadra di piloti. Bagnaia è stato sfortunato al Montmelo, gli altri errori però sono tutti suoi. Bastianini è l'unico ad aver vinto per tre volte quest'anno, ma anche lui è finito a terra in troppe occasioni. Zarco è un buon pilota, ma non coi picchi giusti per vincere un mondiale. Gli altri sono troppo lontani.
  • A Ducati manca il 'goleador'? 5 vittorie in 9 GP e ben 5 piloti a podio in stagione ma... Il confronto con le altre case
DUCATIvittorie (5), 2° posto (4), 3° posto (3) = 12 podi
YAMAHAvittorie (2), 2° posto (3) = 5 podi
APRILIAvittoria (1), 3° posto (4) = 5 podi
KTMvittoria (1), 2° posto (1) = 2 podi
SUZUKI vittoria (0), 2° posto (1), 3° posto (1) = 2 podi

Vince sempre la singola punta contro la squadra?

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Pecco Bagnaia, Marc Marquez e Fabio Quartararo ripartono con il ruolo di favoriti della MotoGP 2022

Credit Foto Getty Images

Concludiamo quindi ponendoci un quesito: nella MotoGP attuale è meglio avere una squadra di piloti capaci di vincere o salire pressoché sistematicamente sul podio, ad esempio quest'anno Ducati ne ha già portati cinque in top three (Bagnaia, Miller, Bastianini, Zarco e Martin), oppure la singola punta fortissima, con il resto della squadra che annaspa nelle retrovie? A rigor di logica tutti diremmo la prima opzione, meglio avere tante frecce nel proprio arco al posto del cannoniere. Però la storia insegna che, a parte il 2020 che rimane un'annata atipica con pochi appuntamenti causa Covid e senza piste extra europee, negli ultimi anni il titolo lo hanno conquistato sempre squadre con un solo rider competitivo, prima la Honda con Marc Marquez e ora Yamaha con Quartararo. La verità è che è sicuramente meglio avere una squadra fortissima rispetto alla singola punta, la differenza però la fanno i piloti: Marc e Fabio sono di un altro pianeta, capaci di vincere anche con un mezzo non all'altezza. E Ducati forse ha bisogno proprio di questo per tornare a conquistare quel titolo che manca dai tempi Casey Stoner, anche lui un fenomeno di altra categoria.
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Bastianini: "Tuffi? Ero bravo, ma sognavo la moto non i Giochi"

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