Facciamo i conti: Valentino Rossi, 350 milioni di euro dal 2000 ad oggi

Molto più che una leggenda: un simbolo, un brand, un motociclista diventato icona, marchio, oggetto di culto. Semplicemente Valentino Rossi, VR46, Vale 46, The Doctor, Il Dottore. Rossi negli anni si è costruito, a suon di risultati strepitosi (9 titoli mondiali, oltre 100 vittorie, oltre 200 podi), una figura mitologica globale e non riguardante il "solo" universo motoristico. Un personaggio a tutto tondo, che gli ha permesso di monetizzare al massimo i suoi exploit sportivi e che, probabilmente, gli consentirà di incassare svariate decine di milioni di euro anche al termine dell'attività agonistica. Basandoci sui report annui di Forbes (Rossi per un decennio è rimasto stabilmente nella top-100 degli atleti più pagati al mondo) e sugli accordi commerciali siglati, abbiamo provato a calcolare quanto Valentino Rossi, tra ingaggi e sponsorizzazioni, ha ricavato dal 2000 ad oggi, dal suo primo anno di corse nella classe regina del motomondiale. Al termine del 2017 supererà i 350 milioni di euro.

Non dimenticando la querelle con l'Agenzia delle entrate e il pagamento finale di Valentino per l'evasione fiscale di cui è stato accusato tra il 2000 e il 2004 (circa 35 milioni di euro), per calcolare esattamente gli introiti di Valentino in questi 16 anni ci siamo basati su più fonti. Prima di tutto Forbes e Sport Illustrated, aziende che ogni anno stilano la lista degli atleti più pagati al mondo e che ha visto Rossi in classifica (spesso unico italiano nei primi 50) per almeno un decennio. Il picco tra il 2007 e il 2010, quando Il Dottore entrava costantemente tra i primi 15 del globo, guadagnando tra i 28 e i 32 milioni di euro a stagione, solo considerando ingaggio e sponsorizzazioni. Attualmente Rossi a livello di stipendio non è il più pagato in MotoGP, visto che percepisce da Yamaha 7,5 milioni di euro a stagione, meno di quanto Marc Marquez e Jorge Lorenzo ricevono rispettivamente da Honda e Ducati.

Ma, come è spesso capitato nel corso della sua carriera, Rossi è riuscito a reinventarsi, ad investire, a trovare nuove fonti di guadagno, che potranno garantirgli fama e denaro anche al termine della sua esperienza in MotoGP. Ammirevole, infatti, il progetto "VR46 Racing Apparel", azienda da lui fondata che conta 36 dipendenti ed ha sede nella sua Tavullia. Come analizzato perfettamente dal sito "Calcio e Finanza", nel bilancio al 31 dicembre 2015 (ultimo documento disponibile), la VR/46 Racing Apparel S.R.L. ha fatto segnare un utile di poco più di 2 milioni di euro, in crescita di circa 800 mila euro rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Nel corso del 2015 l'azienda di Vale ha avuto ricavi per quasi 16 milioni di euro, in aumento di circa il 25% rispetto ai 12 milioni e 300 mila euro del 2014. Un miglioramento di 3 milioni di euro da attribuirsi principalmente al canale distributivo Ontrack, alle partnership avviate con oltre 20 piloti e cinque case motociclistiche, tra cui Honda e Yamaha, oltre all’ingresso in ambito calcistico attraverso l’accordo firmato nel 2015 con la Juventus per la fornitura di fashion merchandising (escluso l’abbigliamento tecnico, gestito da Adidas).

Lo scorso anno i media spagnoli hanno stimato che il giro d'affari in MotoGP potrebbe ridursi complessivamente di un terzo quando Valentino Rossi chiuderà il sipario sulla sua carriera. Circa 90 milioni di euro in meno che Il Dottore porta in dote tra entrate tv, spettatori e anche sponsorizzazioni. Valentino è anche proprietario del team VR46-Sky, acquistato nel 2013, e vanta ancora alcuni top sponsor come JX Nippon Oil & Energy Corporation e Movistar. Insomma, una miniera d'oro a tutto tondo, che a 38 anni continua a impressionare. E non solo per quello che continua a fare in pista.

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