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Rossi: "Le scuse di Marquez non sono sincere". La replica: "Anche Valentino ha avuto 25 anni"

Stefano Dolci

Aggiornato 09/04/2018 alle 00:07 GMT+2

Il Dottore dopo l'incidente in Argentina usa parole durissime per definire il comportamento di Marquez e ammette di avere paura a stare in pista con lo spagnolo: "Marquez non ha alcun rispetto degli avversari. Lui ti punta la gamba, sa che lui non cade e spera che tu cada. E' recidivo, corre così con tutti: oggi doveva essere squalificato quando gli si è spenta la moto. Ho paura a correre con lui"

Valentino Rossi (Yamaha Factory) - GP of Valencia 2017

Credit Foto Getty Images

Valentino Rossi non perde il sorriso dopo la deludente gara in Argentina, ma fa capire che il suo rapporto con Marquez è irimediabile. La caduta in Argentina rappresenta un punto di non ritorno, Marquez per lui è un pilota scorretto e disonesto. Uno che non rispetta alcun avversario e che dovrebbe essere punito in maniera severa dalla Race Direction della Dorna.
Non mi sono fatto niente e questa è una cosa fortunata ma poteva essere una situazione molto pericolosa. La race direction deve fare qualcosa, ha una grande responsabilità perché Marquez non ha alcun rispetto degli avversari. Ti punta la gamba in pieno, sa che lui non cade e spera che cadi te. Marquez è recidivo, corre così con tutti, sempre. Già in Qatar alla prima curva ha preso la gamba di Zarco e poi quella di Dovizioso. Qua in Argentina già nelle prove ha iniziato a fare il matto… Venerdì nelle prove libere ha tagliato la strada a Viñales che se non si alza in tempo finisce a terra, poi ha fatto una cosa simile anche con me e con Dovizioso. Oggi poi in gara non doveva nemmeno partire: il regolamento parla chiaro, se ti si spegne la moto devi partire dalla pit lane e non puoi partire dalla griglia. Lui se n’è fregato dei Marshall, ha preso la moto e contromano si è riguadagnato la sua casella in griglia… Ciò non doveva accadere perché le regole parlano chiaro e devono valere per tutti. Dopo il ride through è venuto su come un matto: è andato a sbattere contro Espargaro con Rabat, con me e ha fatto una cosa simile anche con Viñales. Io ho paura di stare in pista con Marquez. Non mi sento tutelato dalla Race Direction, lui lo fa apposta. E’ entrato nella curva a 20 km di velocità in più a oltre 200 all’ora. Marc alza il livello della competizione a dismisura, con me poi ci mette anche il carico, in fondo nel 2015 mi ha fatto perdere il mondiale. A Mike Webb della Race direction ho detto che hanno una responsabilità importante quella di riuscire a non farlo comportare più così, perché altrimenti nelle prossime 5 gare finisce che si gareggia in 5. Non può succedere che uno va a sbattere con 6 piloti in una gara. Mi aspetto che prendano provvedimenti.
Valentino Rossi poi spiega il motivo per cui non ha accettato le scuse a fine gara…
Lui ti viene a chiedere scusa con Puig e Alzamora ma non è sincero. Le scuse possono capitare una volta, se però ti scusi sempre e non cambi mai allora significa che mi prendi per il culo. Io spero che non mi guardi più nella faccia e stia lontano da me.
Non si è fatta attendere la replica di Marc Marquez.
La pista era complicata e quando ho provato a passare Valentino c’era molta acqua. È successo quello che è successo, ci siamo toccati e provando a curvare, quando è arrivato sull’erba è caduto. Sono andato a chiedere scusa ai box, non le ha accettate e lo rispetto. È stata una gara piena di contrattempi. Le dichiarazioni di Rossi? Non mi preoccupano. Per me è stato più un errore quello con Espargaro di quello con Valentino. Non ho fatto nulla di volontario, non ho mai cercato di mandare a terra nessuno. Volevo solo sorpassarlo. Lo rispetto, non dico niente. Ma anche lui ha avuto 25 anni.
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