Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

MotoGP Europa 2020: le 5 domande al Gran Premio

Fabio Psoroulas

Aggiornato 06/11/2020 alle 09:31 GMT+1

Dopo una settimana di pausa torna la MotoGP per l'ultimo trittico della stagione che ci consegnerà il campione del mondo 2020. Si arriva a Valencia con tanta incertezza per la questione COVID, ma anche con una certezza: la Suzuki. Mir è leader della generale, Rins è in gran forma, la moto è la migliore. Attenzione anche a Quartararo e Morbidelli, mentre Dovizioso sembra ormai in declino.

Joan Mir si complimenta con Franco Morbidelli: i due sono in lotta per il mondiale 2020 di MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sei piloti in 32 punti: chi la spunterà per il titolo?

picture

Monster Energy Yamaha' Spanish rider Maverick Vinales rides during the second MotoGP free practice session of the Moto Grand Prix of Aragon at the Motorland circuit in Alcaniz on October 16, 2020

Credit Foto Getty Images

Nell'incertezza globale si apre l'ultimo trittico di questa strana e pazza stagione 2020. Si arriva a Valencia per un back to back in Spagna, con diversi punti interrogativi. I casi di COVID in Europa stanno aumentando ogni giorno di più e l'ultimo atto stagionale a Portimao è a rischio, dato che il Portogallo è in semi-lockdown. Dorna però placa le polemiche sull'argomento, dicendo che se mai dovesse saltare la gara in Portogallo si potrebbero addirittura svolgere tre gare a Valencia, a patto che tutti rispettino il più possibile il tema delle bolle. Ezpeleta e compagnia si sono molto arrabbiati con i piloti che tra i due round di Aragon sono tornati a casa, compromettendo quindi l'isolamento a cui dovrebbero sottostare. Insomma, il clima extra pista è tutt'altro che disteso.
LA CLASSIFICA PILOTI
PILOTAPUNTI
Joan Mir137
Fabio Quartararo123
Maverick Viñales118
Franco Morbidelli112
Andrea Dovizioso109
Alex Rins105
Ma rimanendo in tema corse, mancano tre gare alla fine dell'anno, tre settimane per consegnare agli annali il nuovo campione del mondo. Comunque andrà, avremo un nuovo vincitore nella classe regina dato che nessuno dei pretendenti ha mai vinto un titolo in MotoGP. Siamo quindi alla resa dei conti: chi avrà più sangue freddo? A chi verrà la "paura di vincere"? Ci sono 75 punti in ballo e sei piloti in corsa. Sicuramente lo spettacolo non mancherà.

Suzuki sempre più favorite, Mir saprà gestire il ritorno di Rins?

Poche storie, da Spielberg 1 a oggi la moto più competitiva della classe regina è sicuramente stata la Suzuki. Sono ben 10 i podi ottenuti nelle ultime otto gare e solo a Le Mans e ad Austria 2 non abbiamo visto una moto del team di Davide Brivio in top three. Una costanza di rendimento incredibile, che ha portato giustamente Joan Mir in testa alla classifica generale. Il giovane spagnolo comanda dall'alto e ha dimostrato di sapere resistere alla pressione e di non soffrire di vertigini in "vetta" al mondiale. Ma manca ancora l'acuto vero e proprio, la vittoria.
picture

Joan Mir of Spain and Team SUZUKI ECSTAR with his trophy for his third position during the MotoGP of Aragon at Motorland Aragon Circuit on October 18, 2020 in Alcaniz, Spain

Credit Foto Getty Images

Successo che invece ha ottenuto il compagno di squadra Alex Rins, anche lui in forma smagliante. Lo scomodo compagno di squadra di Mir viene da un primo e un secondo posto ad Aragon ed è deciso più che mai a ridurre lo svantaggio da Mir nella generale. Rins è sesto a -32 dal leader. Tanti punti, ma in questo mondiale così atipico e sorprendente mai dire mai.
Per cui il sunto è: Suzuki a caccia del podio a Valencia, della vittoria e del mondiale con entrambi i piloti. Forse nemmeno il più sfegatato tifoso della casa di Hamamatsu ci avrebbe scommesso ad inizio anno... Eppure, eccoci qua.

Rossi sarà in pista a Valencia oppure no?

Le chance sono ridotte ma ancora una speranza il Dottore di non guardare il terzo GP consecutivo dalla televisione la cova. Nell'ultimo tampone svolto ad inizio settimana, Rossi è risultato essere ancora positivo al COVID, nonostante le sue condizioni siano assolutamente perfette. La Yamaha è corsa ai ripari arruolando Garrett Gerloff, 25enne texano reduce da un 11° posto nel mondiale SBK con lo junior team Yamaha GRT, come possibile sostituto ma Vale non si dà per vinto e confida nell'esito del nuovo tampone a cui si è sottoposto nella giornata di mercoledì e di cui si conoscerà l'esito in giornata.
Se emergerà una negatività Rossi potrà partire per Valencia, altrimenti si sottoporrà a un nuovo test con la possibilità di rientrare in sella sabato. Insomma non resta che attendere...
picture

Valentino Rossi - GP d'Austria 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Morbidelli o Dovizioso, chi ha più chance di lottare per il titolo?

picture

Andrea Dovizioso sconsolato nel box di Alcaniz, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Con Valentino, fuori dai giochi da settimane per la lotta al mondiale, il Bel Paese tifa per Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso, nella speranza che riportino in Italia, quel mondiale della classe regina che manca ormai dal 2009. Dovi è ancora in lotta e si trova a -28 punti di Mir, ma le sue ultime prestazioni, le sue recenti dichiarazioni, il suo futuro ancora tutto da scrivere (le ultime voci lo danno come possibile nuovo collaudatore Yamaha nel 2021 al posto di Jorge Lorenzo) e, soprattutto, il suo linguaggio del corpo, lasciano presagire purtroppo una sola parola: resa. L'esperto pilota forlivese è da tempo autore di pessime gare, con scarso feeling con la moto e mal supportato da un box che ormai non vede l'ora della fine dell'anno per salutarlo e pensare al futuro. Da separati in casa è quasi impossibile vincere e questo è davvero un peccato, perché si è persa una occasione che non tornerà più, dato che Dovizioso salvo miracoli non avrà una moto con cui correre il mondiale. Cosa aspettarsi da Valencia? Quasi nulla, come nelle ultime recenti uscite in cui si è fatto fatica addirittura a passare lo scoglio della Q2.
picture

Franco Morbidelli

Credit Foto Getty Images

Per il Morbido la musica è diversa. Si trova a -25 da Mir, ma ha tantissimo entusiasmo, carica e voglia di vincere. Anche quando le cose non andavano Franco è rimasto sereno e concentrato, cogliendo una superba vittoria ad Aragon che lo ha rimesso in corsa. La sua M1 dovrebbe essere competitiva, la calma è quella dei campioni, la stoffa c'è. Insomma, si può ancora sognare. Bisogna ulteriormente ridurre il distacco dai primi nella generale, poi si vedrà. Comunque vada sarà un successo.

Viñales, Quartararo e gli altri: cosa combineranno?

picture

Maverick Viñales esulta per il primo successo stagionale che lo rilancia anche in ottica mondiale

Credit Foto Getty Images

Dei sei pretendenti al mondiale, abbiamo saltato Viñales e Quartararo. Le prestazioni dell'alfiere del team ufficiale Yamaha sono sempre state incomprensibili, è impossibile fare un pronostico sullo spagnolo, campione di alti e bassi. Maverick si trova in buona posizione, a -19 da Mir. Ma un po' come per Dovizioso, anche lui sembra avere ben poche chanche di vittoria del mondiale. A Valencia tra l'altro non ha mai fatto grandi risultati, solo in Moto3 ha vinto nell'anno del titolo. La Yamaha dovrebbe essere competitiva sul Ricardo Tormo, ma a lui deve girare tutto liscio sin dalle libere 1 della mattina di venerdì, se non va tutto a gonfie vele non riesce ad essere competitivo. Inoltre deve anche essere bravo in partenza, suo vero tallone d'Achille. Insomma, troppe variabili lo pongono lontano dalla vittoria questo weekend e fuori dalla lotta per il titolo. Quartararo invece a Valencia dovrà ritrovarsi e dare risposte concrete. El Diablo ha appena 14 punti di ritardo da Mir ma nelle ultime tre gare ha raccolto la miseria di 15 punti (9°, 18° e 8° posto) contro i 37 del leader del mondiale. Ad Aragon mentre Morbidelli veleggiava verso la seconda vittoria stagionale, lui arrancava a centro gruppo a lottare col rookie Lecuona (KTM) per l'ottava piazza. Serve un cambio di passo per non piangere lacrime amare.
picture

Alex Marquez.

Credit Foto Getty Images

Grande curiosità anche per vedere come se la caverà a Valencia Alex Marquez, che anche in gara 2 ad Aragon stava facendo ottime cose fino alla caduta. Arriva ora la prova di maturità: se il fratello del Cabroncito sarà competitivo anche qui allora potremo dire che veramente Alex ha svoltato e che la Honda è veramente competitiva, se non sarà così vorrà dire che Marquez ha sfruttato le condizioni miste umide di Le Mans e Aragon è stata solo una parentesi felice. Nulla di più.
Infine spazio alla KTM del buon Pol Espargaro. La moto austriaca ha provato anche in questi giorni a Jerez col mitico Dani Pedrosa. C'è sempre molta curiosità sull'operato del team, che spesso ha offerto ottime prestazioni quest'anno anche con il team non ufficiali. Difficile andare a podio per la KTM, la top 5 è l'obiettivo più alla portata.
picture

Marquez: “Sono vicino al rientro, questo è un mondiale strano”

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità