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MotoGP, GP Europa: Mir sfata il tabù vittoria e vede il titolo! Dovizioso 8°, Rossi out

Fabio Psoroulas

Aggiornato 08/11/2020 alle 16:20 GMT+1

Joan Mir alla terzultima gara del Mondiale trova la prima vittoria in MotoGP che gli permette di consolidare il primato nel mondiale, precedendo il compagno di squadra Alex Rins. Completa il podio Pol Espargaro. Poche soddisfazioni per l’Italia che si consola con l’ottavo posto di Dovizioso, fuori dalla top ten Morbidelli. Out per un problema al motore dopo pochi giri Valentino Rossi.

Joan Mir

Credit Foto Getty Images

Dopo quasi una stagione a dir poco equilibrata, il mondiale della MotoGP 2020 prende una strada ben precisa, che è quella di casa Suzuki.
Senza Marquez sembrava un mondiale destinato alla Yamaha, poi alla KTM o alla Ducati di Dovizioso. La verità è che il team di Hamamatsu è semplicemente il migliore di quest'anno e la moto la più performante e merita questo titolo.
Finalmente arriva la prima vittoria di Joan Mir. Dopo aver conquistato la testa del mondiale, tutto il mondo ha stressato lo spagnolo che non aveva mai ottenuto una vittoria e rischiava di essere il primo Re della storia senza aver ottenuto una trionfo. Ecco, con questo successo Mir inzittisce mezzo mondo. Un successo netto, meritato, in un weekend praticamente perfetto. Joan all'inizio si ritrova dietro a Pol e a Rins, ma rimane guardingo e lontano dai guai. Poi la Suzuki cambia passo e si porta in testa. A 10 giri dalla fine passa Alex e se ne va. Trionfa, si conferma un pilota di grande costanza e mentalmente solido su una moto stellare. Insomma, con 37 punti di vantaggio può finalmente vedere il traguardo del titolo, assolutamente meritato.
Una doppietta incredibile per la squadra di Davide Brivio, che si ritrova con entrambi i piloti davanti nel campionato. Mir vince, Rins comunque è secondo. Alex parte alla grande e comanda, poi però a dieci giri dalla fine deve soccombere contro il compagno che ha maggiore ritmo. Con tutti gli altri avversari dietro nella generale Rins si ritova addirittura secondo nella gneerale, distante però 37 punti da Mir, ormai lanciatissimo.
Chiude il podio un ottimo Pol Espargaro. Bravissimo l'alfiere della KTM che, dopo essere partito in testa, le prova tutte per stare al passo con la Suzuki, ma alla fine si deve accontentare del terzo gradino del podio. Comunque vada questa è una grande stagione per Polycio, con quattro podi e due pole position.
Quarto al traguardo un buonissimo Takaaki Nakagami, che risponde al meglio alle polemiche di 15 giorni fa e conquista un ottimo quarto posto davanti a Oliveira, Binder e Miller, tutti autori di una buona corsa.
Ottavo Andrea Dovizioso. Non bene l'italiano della Ducati, che prova con le unghie e con i denti a stare al passo degli altri, ma alla fine si ritrova solo a a lottare per la top ten. Va però peggio a Franco Morbidelli, 11mo e battuto anche da Petrucci. Malissimo il Morbido che parte con entrambe le hard e non ha mai prestazione per stare davanti. Per la Yamaha è comunque un weekend disastroso: la moto di Rossi si rompe dopo poche tornate, Viñales parte dai box e chiude solo 13mo davanti a Fabietto Quartararo, che cade al primo giro, ritorna in pista e finisce 13mo, alzando bandiera bianca nel mondiale.
Tra sette giorni si ritorna ancora qui. C'è il primo match point per Mir, che comanda con 37 punti di vantaggio su Rins e Quartararo.

L'ordine d'arrivo

PILOTA DISTACCO
Joan Mir-
Alex Rins+0.651
Pol Espargaro+1.203
Takaaki Nakagami+2.194
Miguel Oliveira+8.046
Jack Miller+8.755
Brad Binder+10.137
Andrea Dovizioso+10.801
Johann Zarco+11.550
Danilo Petrucci+16.803

I 5 momenti della gara

- Pronti via e Pol va in testa davanti a Rins, Nakagami, Mir, Oliveira, Zarco, Morbidell, Aleix, Quartararo e Dovizioso decimo. Ma alla fine del primo giro arriva subito il primo colpo di scena: Fabio Quartararo finisce nella sabbia. Riparte ma è ultimissimo.
- La Suzuki ne ha e vola. Rins si porta in testa, poi Pol attaccato da Mir terzo. Quarto Oliveira, poi Nakagami, Zarco, Morbidelli, Dovizioso, Miller e Marquez. Bagnaia, Crutchlow e Savadori cadono. Rossi invece si ferma per un problema tecnico. Al quarto giro Mir supera Pol. Doppietta Suzuki in testa.
- Sono in sei davanti a tutti: Rins, Mir, Pol, Oliveira, Nakagami e Zarco. Settimo arriva Miller ma è molto più staccato, Morbidelli cala ed è ottavo, ancora peggio va a Dovi che è decimo dietro Marquez.
- Rimangono in tre davanti: Rins, Mir e Pol. Quarto più staccato Oliveira davanti a Nakagami e Zarco. Settimo Miller lontano. Crolla Morbidelli che si fa passare da Marquez e Dovizioso. A dieci giri dalla fine Rins lascia passare Mir in testa. Terzo rimane Pol, quarto Nakagami che passa Oliveira. Bravo Miller a risalire e ad attaccarsi a Zarco. Ottavo Marquez, poi Dovizioso e Binder. 11mo Morbidelli, Quartararo 15mo dietro a Viñales.
- Miller supera Zarco. In testa Mir se ne va e lascia sul posto Rins e Pol. Dovizioso supera Marquez che finisce a terra. Zarco crolla e si fa passare anche da Dovi e Binder. La vince quindi Mir, davanti a Rins e Pol. Quarto Nakagami, poi Oliveira, Miller, Binder e Dovizioso. Morbidelli 11mo, Quartararo 14mo dietro a Viñales.

La statistica chiave

Prima vittoria in carriera in MotoGP per Joan Mir. Prima doppietta Suzuki dal GP di Germania del 1982. Quinto nuovo vincitore di sempre, cosa mai successa nella classe regina.

La dichiarazione

Joan MIR: "Io sono troppo felice. E' quello che mi mancava, la vittoria, che è arrivata nel momento perfetto. Il team ha fatto un lavoro super e mi sono sentito veramente a mio agio con la moto".

Il tweet da non perdere

Il migliore

SUZUKI: Doveva essere l'anno di Marquez. Poi dopo l'infortunio del Cabroncito era la stagione di Quartararo e della Yamaha. Poi di Dovizioso, poi della KTM... La verità invece è che questo 2020 è l'anno della Suzuki, che è in testa al mondiale costruttori e ha entrambi i piloti in testa al mondiale. E' la moto più veloce, costante, competitiva e prestazionale in ogni pista, in qualsiasi situazione climatica e di gomme. Stagione da sogno.

Il peggiore

Fabio QUARTARARO: Altro weekend dove non ne azzecca una. Sul bagnato e sull'umido ci capisce bene poco. Sull'asciutto ci si aspettava un altro tipo di gara da lui, invece rovina tutto finendo a terra al primo giro. Alla fine chiude un zona punti ma butta via questo mondiale.
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