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Incidente GP d'Austria. Zarco sotto accusa ma Avintia lo difende

Stefano Dolci

Aggiornato 17/08/2020 alle 19:19 GMT+2

Il giorno dopo lo spaventoso incidente nel GP di Spielberg da cui incredibilmente Zarco, Morbidelli, Rossi e Viñales sono usciti incolumi, il francese finisce sul banco dell'imputati. Morbidelli duro su Twitter: "questo incidente è avvenuto a 310 km/h e solo per fortunata serie di coincidenze siamo tutti interi, qualcuno deve pagare...". L'Avintia difende il suo pilota e pubblica la telemetria.

Franco Morbidelli e Johann Zarco dopo la rovinosa caduta al Red Bull Ring di Spielberg, MotoGP 2020, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Quando al nono giro del GP di Spielberg, in prossimità della curva 3, Franco Morbidelli ha centrato a 310 km/h la Ducati Desmosedici di Johann Zarco, che frenando e cambiando linea si è fatto risucchiare dalla scia della Yamaha Petronas dell’italo-brasiliano, chiunque ha pensato di essere davanti a una tragedia immane. Per fortuna il Dio del Motociclismo ha vegliato sul Red Bull Ring ed ha evitato miracolosamente il peggio, graziando, non solo i due piloti protagonisti della carambola, ma soprattutto Maverick Vinales e Valentino Rossi, che si sono visti passare a pochissimi centimetri dalla propria testa la carcassa della M1 evitando di essere centrati da una cannonata di circa 150 kg.
Tirato il sospiro di sollievo, il giorno dopo è il tempo della rabbia e delle responsabilità. Sul banco degli imputati ci finisce Johann Zarco, il pilota “mezzo assassino” (come lo ha definito Franco Morbidelli nel dopo gara, ndr) criticato aspramente anche da Valentino Rossi e che per ora però i commissari sicurezza della FIM non hanno preso in considerazione di sanzionare o punire. Nonostante Zarco abbia garantito l’involontarietà della sua manovra, Morbidelli resta scettico e su Twitter ha preteso che il francese paghi per il suo errore.
Io penso che ogni volta che due piloti cadono sia uso comune definirlo incidente di gara... ma questo incidente è avvenuto a 310 km/h e solo per fortunata serie di coincidenze siamo tutti ancora interi, qualcuno deve pagare... puoi spingere al limite ma se sbagli paghi.

Ducati Avintia pubblica la telemetria: "Assurdo ipotizzare volontarietà di Zarco"

Chi ha tenuto a difendere dagli attacchi, il proprio pilota è stato il team Ducati Avantia che con una nota ha voluto scagionare da responsabilità Johann Zarco tirando in ballo anche la telemetria...
Dopo i commenti e le dichiarazioni che sono apparsi, Johann Zarco è molto colpito perché in nessun momento ha avuto intenzione di compiere una manovra che metterebbe in pericolo se stesso e qualsiasi altro avversario. Il nostro pilota ha voluto scusarsi e chiarire con ognuno dei colleghi coinvolti in questo evento di gara. Nonostante questo, dopo la disputa del Gran Premio d'Austria, la telemetria ha dimostrato che, al momento dell'incidente, Zarco ha frenato più tardi alla curva 3 rispetto al resto dei giri di gara, quindi da questa analisi ne consegue che in nessun momento è stata sua intenzione compromettere la frenata di Morbidelli e chiudere la sua traiettoria.

Ora cosa può succedere?

La FIM ufficialmente non ha ancora preso una posizione sull’accaduto. E’ però altamente probabile (almeno questo è l’auspicio) che il panel di giudici presieduti dall’ex campione del mondo Freddie Spencer, giovedì alla vigilia del GP di Stiria ascolti i piloti coinvolti, analizzi meglio i filmati e partorisca eventualmente una decisione sull’accaduto. Allo stato attuale però tutto tace, non è dato sapere cosa rischi Zarco (sanzione, sospensione come urlato da più parti?) e cosa accadrà. Lo scopriremo solo vivendo, parafrasando Battisti... Un silenzio che però lascia interdetti vista la gravità dell’episodio che ha sconvolto tutti e solo miracolosamente si è risolto senza danni seri per nessuno dei protagonisti della carambola.

Pernat: "Rossi dopo lo spavento in Austria potrebbe anche smettere"

Chi dà una lettura mistica all’incidente è Carlo Pernat, storico manager di piloti, agente tra gli altri di Enea Bastinianini che è convinto che l’angelo custode che abbia evitato guai seri a Rossi e Vinales abbia un nome e cognome molto chiari...
Gliel’ha spostata Marco Simoncelli quella moto a Valentino – ha ammesso Pernat ai microfoni di Gpone.com – Zarco ha tenuto una linea troppo anomala e Morbidelli non ha potuto far nulla per evitarlo. Ha commesso una stupidaggine, ma non merita la squalifica per quanto accaduto. Rossi? In quei 5 secondi in cui gli è passata davanti la moto di Morbidelli e, nel momento in cui è tornato al box, il pensiero di non rinnovare e smettere gli è passato davanti. Non è da escludere l’idea che possa anche decidere di smettere e lasciare il posto in Petronas al fratello Luca Marini. Io però sono convinto che alla fine nel 2021 Vale sarà ancora in pista.
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