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GP Austria, Binder: "Sul bagnato con le slick è spaventoso"

DaOAsport

Pubblicato 15/08/2021 alle 15:39 GMT+2

MotoGP - Il vincitore del GP d'Austria ha rischiato grosso tenendo le slick sotto la pioggia, ma ha vinto. Felice di aver potuto cambiare moto, invece, Jorge Martin.

Brad Binder

Credit Foto Getty Images

Il Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2021, ce lo ricorderemo a lungo. Sul tracciato del Red Bull Ring arriva la pioggia a circa 6 giri dalla fine e si scatena il putiferio. I primi della classe tornano ai box a 4 tornate dalla conclusione per prendere la moto “da bagnato”, ma Brad Binder rimane fuori, cerca il rischio totale, ovvero correre con le slick sotto la pioggia. E, come si è visto, l’azzardo ha pagato dividendi.
Il sudafricano, in qualche modo, tiene la sua KTM in strada sotto il diluvio, si giova del vantaggio amplissimo in dotazione e va a cogliere una vittoria del tutto insperata fino a pochi minuti prima. Qualcosa di clamoroso ma assolutamente meritato, che va a fare il paio con il successo di Brno di un anno fa, nonostante i tre secondi di penalizzazione ricevuti per aver violato i track limits nel corso dell’ultimo giro.
“Devo dire che guidare in queste condizioni è stato letteralmente spaventoso – ammette nel corso delle interviste di rito post gara -. Quando ho visto che la pioggia stava arrivando ho iniziato a fare alcuni calcoli. Provavo a immaginare quanti secondi al giro potevo perdere rimanendo fuori con le slick. A quel punto ho scelto di provare l’azzardo”.
Come spiega il sudafricano, quegli ultimi 4 giri sono stati interminabili: “Quando i primi sono rientrati, io potevo ancora spingere quasi al massimo ma, dalla tornata successiva, tutto è cambiato. La pioggia era battente, la gomma posteriore non aveva più grip e, come se non bastasse, i freni si erano completamente raffreddati. Non so come io sia arrivato al traguardo, si vede che qualcuno oggi mi ha sorretto. Vincere la gara di casa per KTM e Red Bull è speciale, in questo modo poi”.
La pioggia ha dato una mano a Jorge Martin, poleman che sull'asciutto stava trovando qualche difficoltà: "Quest’oggi abbiamo fatto un lavoro incredibile, la gara non si era messa bene. Sapevo di avere il passo, ma a un certo punto sono andato largo alla prima curva e ho perso terreno. Lì ho capito che il mio pneumatico anteriore si stava surriscaldando, infatti la mia aderenza è peggiorata e perdevo la moto quasi a ogni curva. Ho cominciato a staccarmi dai primi e mi sono detto che la mia gara stava per finire. A un certo punto è successo qualcosa di strano, la moto cominciava a tremare in rettilineo e ho avuto un pochino di paura, temevo che la gomma potesse esplodere".
A quel punto Giove Pluvio è intervenuto: "Fortunatamente è arrivata la pioggia, così mi sono fiondato ai box per cambiare moto non appena possibile. Alla fine del primo giro sotto l’acqua ero undicesimo o dodicesimo ed ero convinto di aver rovinato la mia gara. Però all’ultimo giro ho visto una marea di piloti che si stavano praticamente fermando. Così ho spinto come un matto, credo di aver sorpassato sette avversari nelle ultime due curve! Quando ho visto che sono arrivato terzo ero felicissimo".
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