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Lorenzo: "La vittoria più dolce della carriera. Se resto in Ducati? Sfortunatamente è troppo tardi"

Stefano Dolci

Aggiornato 03/06/2018 alle 18:19 GMT+2

Jorge Lorenzo trionfa al Mugello e torna a vincere dopo 567 giorni. Il pilota spagnolo si gode il successo e si toglie i sassolini dalla scarpa: "Sapevo che avevo bisogno di sentire più energia, di essere più a mio agio con la moto. Quando mi hanno dato una Ducati con una forma diversa del serbatoio mi sono sentito subito meglio. E' la vittoria dell'orgoglio e dolce della mia carriera".

La gioia di Jorge Lorenzo per il successo al Mugello, LaPresse

Credit Foto LaPresse

567 giorni. Un’eternità per Jorge Lorenzo un “campione non un grande pilota” come ha ricordato lo stesso Por Fuera, giovedì quando Claudio Domenicali, ad Ducati, aveva di fatto dato per finita la sua avventura con la casa di Borgo Panigale. Nella domenica nera di Marc Marquez che riapre la lotta per il mondiale, la Ducati confeziona una splendida doppietta con i piloti del team ufficiale (la quinta nel mondiale) e ritrova Jorge Lorenzo sul gradino più alto del podio. Un successo old style per Por Fuera che domina dal primo all’ultimo giro e si toglie lo sfizio di precedere il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso, l’uomo che dal 2019 è destinato a diventare il primo pilota della casa di Borgo Panigale. La vittoria però non cambierà gli scenari in ottica mondiale, Jorge Lorenzo nel post gara dichiara di non avere intenzione di rinnovare e saluterà lasciando non pochi rimpianti nella casa di Borgo Panigale...

Jorge Lorenzo (Pilota Ducati, 1° classificato)

Sapevo che avevo bisogno di sentire più energia, di essere più a mio agio con la moto. Quando mi hanno dato una Ducati con una forma diversa del serbatoio mi sono sentito subito meglio da venerdì e sono riuscito a mantenere un passo più costante. Sono molto contento è speciale vincere qui con la Ducati. Restare in Ducati il prossimo anno? Sfortunatamente è troppo tardi, se mi avessero dati i pezzi che mi servivano sei mesi fa forse i risultati sarebbero arrivati prima. Io posso accettare tutte le critiche, ma non che cerco scuse. Io sono sempre stato onesto, quando sbagli lo dico e non cerco mai scuse. Ero arrivato in Ducati non per soldi ma per la motivazione di vincere con un'altra moto. Forse è mancata un po' di fiducia nei miei confronti da parte di Dall'Igna, o almeno non al 100%. Non ho mai mollato, ho sempre avuto grande orgoglio perchè non ero abituato ad arrivare sesto o settimo. Ho sempre pensato di poter vincere con la Ducati, sapevo che ci voleva tempo e le cose che servivano per esprimere il mio potenziale. Ma ora non serve pensare al passato, è una delle vittorie più belle della mia carriera. Sono felice per i tifosi della Ducati che hanno atteso un anno e mezzo. Quale sarà il mio futuro? Fra sette giorni saprete tutto
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