Valentino Rossi-Mugello, la favola continua: dopo la pole da record è caccia al 10° acuto

Solo due settimane fa, con queste parole Valentino Rossi – dopo il 3° posto a Le Mans - aveva dato appuntamento al Popolo Giallo e ai fans italiani al GP d’Italia 2018: il 23esimo della sua inimitabile carriera. In pochi alla vigilia si attendevano grandi cose dal fuoriclasse di Tavullia che però ha ancora una volta stupito tutti, mandando in visibilio il suo pubblico e i fans in tutto il mondo e zittendo la bocca a chi, è convinto che il 39enne Peter Pan della MotoGP dovrebbe appendere il casco al chiodo e lasciare spazio ai più giovani.

Valentino Rossi, in barba a detrattori e però va avanti per la sua strada, con il suo entusiasmo, le sue convinzioni e con un sabato da urlo, nel giorno della Festa della Repubblica riconcilia tutta l’Italia sportiva con una pole position (la 55esima in classe regina, la 65esima nel motomondiale) tanto strabiliante quanto per tanti versi unica. Già perché il Dottore, con quel 1’46”208, non ha solo frantumato il record della pista toscana ma è anche diventato il pilota ad aver totalizzato più pole position al Mugello (una in più di Mike Doohan) e con i suoi 39 anni e 106 giorni è anche il pilota più anziano nella storia moderna del motomondiale ad aver realizzato una pole nella top class (per trovare un rider più anziano di Rossi bisogna risalire a Jack Findlay che ottenne la pole position al Tourist Trophy a 39 anni e 121 giorni).

Niente male per un pilota che non partiva in prima fila da 9 GP e che non scattava dalla prima casella dello schieramento della griglia da Motegi 2016. A quei tempi la Yamaha ufficiale sembrava la moto più competitiva in MotoGP e non a caso i due piloti Yamaha ufficiali facevano il bello e il cattivo tempo, lottando col coltello tra i denti per il mondiale piloti fino all’ultimo gara. Oggi invece la M1 è una moto con dei problemi evidenti di elettronica e consumo gomme e che manca l’appuntamento con la vittoria da ben 342 giorni. Un’eternità per un marchio prestigioso come quello di Iwata e anche per un pilota come Rossi che manca ormai dal gradino più alto del podio al Mugello da 10 anni. Il 1° giugno 2008, Valentino Rossi con l’indimenticabile casco con il volto scioccato, colse il settimo successo consecutivo sulla pista toscana (filotto dal 2002 al 2008), il nono della sua carriera.

Un primato che nessuno da quel giorno gli è riuscito a togliere. Tutti però si auspicano che il giorno del decimo trionfo possa essere domani. Sulla carta i favoriti sono altri (i piloti ufficiali Ducati e Marquez) però anche oggi Valentino che l’impossibile può diventare realizzabile. Per questo motivo meglio non prendere impegni domani alle 14.00… Rossi e il Mugello hanno in serbo gli effetti speciali.