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Viñales regala il primo successo nel 2019 alla Yamaha! Marquez 2°, Dovizioso 4°. Rossi a terra

Stefano Dolci

Aggiornato 30/06/2019 alle 18:07 GMT+2

Viñales rompe il tabù e riporta la Yamaha alla vittoria per la prima volta in questa stagione. Il 24enne spagnolo vince per distacco su Marquez, sempre più leader del campionato. Terzo posto per un ottimo Quartararo che precede Dovizioso, Morbidelli e Petrucci. Altra gara da dimenticare per Valentino Rossi che dopo 4 giri perde l'anteriore e cade centrando Nakagami.

Maverick Viñales festeggia il successo ad Assen. Getty Images

Credit Foto Getty Images

Top Gun è tornato a volare. Ad Assen, in quello che per anni è stato il giardino incantato di Valentino Rossi (unico pilota a poter vantare 10 successi sul tracciato olandese e che proprio qui ha vinto la sua ultima gara il 25 giugno 2017), Maverick Vinales rompe l’incantesimo e riporta la Yamaha sul gradino più alto del podio, laddove la M1 in questa stagione non era mai riuscita a classificarsi. Un successo prepotente al termine di una gara semplicemente perfetta e che riscatta un inizio di stagione sottotono per il 24enne di Figueres, che aveva ottenuto un solo podio nei primi sette GP ed appena due settimane fa era stato costretto a un pesante ritiro. Se la Yamaha si gode anche il secondo podio consecutivo di un Quartararo, sempre meno sorpresa e sempre più solida realtà della classe regina, a far festa è anche Marc Marquez che inanella l’ennesimo podio stagionale (7° podio in 8 gare stagionali) e consolida il proprio primato in classifica generale portando il distacco su Dovizioso a 44 punti.
Proprio il forlivese apre il capitolo dei delusi di giornata, protagonista di un avvio di gara dirompente (11 sorpassi nei primi 4 giri), il Dovi ha pagato questo inizio impressionante andando in crisi di gomme e riuscendo solo all’ultimo giro a rompere le reni al compagno di squadra Petrucci, 6° al traguardo. Le vere delusioni di giornata però si chiamano Valentino Rossi e Alex Rins: il 22enne della Suzuki, con un ingresso di curva a velocità troppo elevata mentre era al comando della gara, dopo soli 3 giri ha gettato al vento una gara che poteva essere molto positiva mentre il 40enne fuoriclasse di Tavullia, ha completato nel peggiore dei modi un fine settimana veramente da dimenticare. Estromesso alla Q2 al sabato, la gara del Dottore è durata una manciata di giri, rovinata da una chiusa all’anteriore che ha finito per coinvolgere anche il povero Nakagami, che per fortuna nell’incidente ha rimediato solo qualche abrasione. La faccia triste del box Yamaha questa volta è proprio quella del 46.

L'ordine d'arrivo

1Maverick ViñalesYamaha40'55.415
2Marc MarquezHonda+4.854
3Fabio Quartararo Yamaha Petronas+9.738
4Andrea DoviziosoDucati+14.147
5Franco MorbidelliYamaha Petronas+14.467
6Danilo PetrucciDucati+14.794
7Cal Crutchlow Honda LCR+18.361
8Joan MirSuzuki+24.268
9Jack Miller Ducati Pramac+26.496
10Andrea Iannone Aprilia+26.997

I 5 momenti chiave della gara

  • Partito a fionda allo spegnimento del semaforo, è Alex Rins il pilota che nelle primissime battute mena le danze e si mette davanti a tutti. La gara del 22enne pilota della suzuki però dura appena 3 giri, perché alla curva 4 il rider iberico entra troppo veloce, perde l’anteriore e finisce nella ghiaia rimediando un pesantissimo ritiro, che gli vale anche il terzo posto nel mondiale.
  • Sesto giro ed altro ritiro eccellente, per la terza gara di fila Valentino Rossi finisce per le terre. Imbottigliato nelle retrovie dopo una qualifica deludente, il Dottore nel tentativo di sorpassare Nakagami per guadagnarsi il 12esimo posto, al 6° giro perde l’anteriore alla curva 8 e finisce per travolgere con la sua M1 anche la Honda del povero rookie giapponese della Honda che viene trasportato al centro medico in ambulanza ma per fortuna, dopo i controlli, non accusa alcun problema.
  • Con Rins fuori dai giochi, a giocarsi la vittoria è un terzetto composto da Quartararo, Marquez e Vinales. Il rookie francese resta in testa per qualche giro fino a che all’11esimo firo è Marquez ad affacciarsi in testa e a tentare la fuga.
  • A differenza di altre gare però MM93 e la RC213V non hanno il potenziale per staccare le M1, in particolare, quella di Vinales che al 16esimo giro rompe gli indugi, svernicia la Honda e si prende la testa della corsa non voltandosi fino alla bandiera a scacchi.
  • Alle spalle del terzetto di testa, è bagarre per il quarto posto. A spuntarla in volata è Dovizioso che beffa Petrucci che nella esse finale viene anche bruciato dall’altra Yamaha Petronas di Morbidelli.

La statistica chiave

3 – Terzo ritiro consecutivo per Valentino Rossi nelle ultime tre gare. Mai nella sua ultradecennale esperienza in classe regina con la Yamaha, il rider di Tavullia aveva collezionato una striscia così lunga di zero consecutivi. Per trovare una striscia simile bisogna tornare alla sventurata annata 2011 in Ducati, quando Valentino collezionò tre ritiri nelle ultime quattro gare della stagione fra Motegi, Phillip Island e Valencia.

Il migliore

Maverick Vinales (Yamaha) – Si scrolla di dosso un inizio di stagione al di sotto delle aspettative e con una gara semplicemente impeccabile dimostra a tutti che la M1 può essere una moto vincente e che al meglio può far mangiare la polvere anche a Marquez. Scattato dalla prima fila, dopo 15 giri trascorsi alle calcagna di Quartararo e Marquez, piazza la zampata vincente prendendo la testa della corsa e iniziando un ritmo costante e indiavolato, impossibile da tenere anche per Marquez. Dopo il sigillo di Phillip Island, Maverick è tornato a dominare.

Il peggiore

Valentino Rossi (Yamaha) – Nella giornata di giubilo della Yamaha, che non spediva due moto sul podio addirittura dal 15 luglio 2018 (Rossi 2° e Vinales 3° al Sachsenring) , Valentino è la nota stonata di casa Iwata. Anonimo in partenza, imbottigliato nel traffico,rimedia il terzo ritiro consecutivo travolgendo anche l’incolpevole Nakagami. Un disastro in piena regola che apre anche qualche interrogativo. Già perché questo Valentino, disperso nelle retrovie, è purtroppo l’ombra del fuoriclasse che ha emozionato e fatto innamorare orde di fans italiani e non. Desaparecido.

La dichiarazione

Valentino Rossi (Yamaha) - "Questo weekend è stato molto difficile, sono sempre stato in difficoltà ma andiamo via con una speranza. Stamattina avevamo modificato delle cose e in gara ero veloce, mi sentivo molto più competitivo rispetto alle prove ma purtroppo ho sbagliato: partire dietro è sempre molto difficile. Ho rovinato anche la gara di Nakagami e mi dispiace, fortunatamente non mi sono fatto male anche perché è stata una bella botta. Fortunatamente c’è subito un’altra gara e speriamo di andare bene".
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