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Dovizioso: "Marc ha strameritato, dobbiamo continuare a studiarlo", Marquez: "Gioia speciale"

DaLaPresse.it

Pubblicato 21/10/2018 alle 11:52 GMT+2

Le dichiarazioni dei protagonisti del GP del Giappone di MotoGP vinto da Marc Marquez che con tre gare d'anticipo si è laureato campione del mondo matematicamente per la 7a volta in carriera. Dovizioso lo incorona: "In questo 2018 siamo stati forti in tante gare ma per vincere il Mondiale bisogna battere Marc ed essere perfetti".

Repsol Honda Team Spanish rider Marc Marquez arrives in the pits of the MotoGP Japanese Grand Prix at Twin Ring Motegi circuit in Motegi, Tochigi prefecture on October 21, 2018

Credit Foto Eurosport

Sperava di posticipare la vittoria del mondiale di Marc Marquez e bissare il successo della passata stagione a Motegi, i sogni di gloria di Andrea Dovizioso però sono svaniti al penultimo giro quando una scivolata, nel tentativo di restare aggrappato al codone della Honda del Cabroncito, lo ha fatto finire per le terre e ha decretato il quarto ritiro stagionale. Game over dunque a un mondiale dominato letteralmente da Marquez, il pilota più forte del momento a cui Andrea rende omaggio con parole signorili e di grande rispetto...

Andrea Dovizioso (Pilota Ducati)

E’ logico che c’è delusione perché volevo vincere e avevamo delle possibilità. La conferma che eravamo veloci c’è stata però bisogna ammettere che Marc Marquez è stato più abile. Bisogna studiarlo ancora per essere a suo livello e quest’anno ha fatto la differenza. Nel campionato 2018 siamo stati forti in tante gare ma per vincere il Mondiale bisogna battere Marc ed essere perfetti. Rispetto all’anno scorso abbiamo compiuto uno step e pensando all’anno prossimo dobbiamo compierne un altro.

Marc Marquez (Pilota HRC)

Mi sento davvero bene, anche perché già dopo Aragon immaginavo che sarebbe stato così, ma la differenza è proprio quando cogli l’occasione. Ho fatto tutto ciò che dovevo fare, ho attaccato prima dell’ultimo giro come in Thailandia, mi spiace che Dovi sia caduto perché meritava di essere qui sul podio con noi. Dopo Aragon ho iniziato a vedere che il titolo era vicino e mi sono dato una motivazione extra: vincere il Mondiale alla prima occasione utile. Nella gara di oggi volevo partire bene per andare in scia a Dovi e non farlo scappare e ci sono riuscito. Il mio obiettivo era cercare l’attacco a 9-10 giri dalla fine, ci ho provato ma ho commesso un piccolo errore in uscita da curva 10 e mi ha ripassato. A quel punto ho aspettato un po’ e ci ho riprovato riuscendoci; sfortunatamente lui è caduto perché mi sarebbe piaciuto salire sul podio con lui perché i nostri duelli sono molto belli. Ho imparato tanto da lui l’anno scorso nella gestione delle gare, è molto bravo nel setting della moto ed il suo livello è molto alto, nel 2019 penso che le nostre battaglie continueranno. Ora con che stimoli correrò le prossime gare? Di più non posso rischiare, nelle ultime gare sono sempre stato al limite proprio come Dovi e Jorge. Mi hanno detto che c’è ancora il campionato marche da conquistare quindi abbiamo subito un altro obiettivo per i prossimi weekend. Io sono contento solo se vinco le gare, è il modo per essere concentrati e vedere che dopo lo sforzo c'è qualcosa. L'anno prossimo ci sarà pressione e la voglia di provare a lottare per un altro Mondiale, per il momento festeggiamo. Mi è anche uscita la spalla dopo un abbraccio con Redding, quella che dovrò operare a fine stagione, ma adesso non c'è tempo: mio fratello me l'ha rimessa dentro e abbiamo continuato a festeggiare..."
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