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Marquez può già fare suo il titolo in Giappone, Valentino Rossi va a caccia di conferme

DaOAsport

Pubblicato 18/10/2018 alle 09:01 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Marc Marquez beffa Andrea Dovizioso sul traguardo del GP della Thailandia, motoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il Mondiale MotoGP sbarca a Motegi per il Gran Premio del Giappone 2018, prima gara del trittico che porterà il circus anche in Australia e Malesia, e quartultima prova del campionato. I discorsi a livello di titolo iridato sono già chiusi, o quasi, ma la gara sul tracciato del Sol Levante ci proporrà diversi spunti di interesse. Andiamo ad analizzare i più importanti.

1: Marquez festeggerà il titolo sulla pista di casa Honda?

Il campione del mondo in carica è ad un passo dal suo quinto titolo nella classe regina. Allo spagnolo, infatti, sarà sufficiente vincere la gara di Motegi per togliere lo champagne dal fresco, qualsiasi risultato porterà a casa Andrea Dovizioso. Il gap tra i due, infatti, è di ben 75 punti (tre gare esatte) e, sostanzialmente, al Cabroncito basterà tagliare il traguardo davanti al romagnolo per chiudere i conti con tre gare d’anticipo. Le possibilità che Marquez, quindi, possa festeggiare il suo ennesimo Mondiale sono elevate e, dato che ci troviamo proprio in casa della Honda, tutto ciò non dispiacerà alla casa madre giapponese, per usare un eufemismo.

2: Sarà Dovizioso il suo rivale più agguerrito?

Un anno fa la gara nipponica visse un duello all’ultima curva tra Marquez e Dovizioso che rimarrà negli annali della MotoGP. In quel caso, in una giornata dominata dalla pioggia, fu proprio il portacolori della Ducati a vincere e, per la conformazione della pista di Motegi, ci sono buone chance che possa replicare anche in questa edizione. Il romagnolo, poi, ha dimostrato di poter essere ormai giunto ad un livello nel quale può lottare per il gradino più alto del podio in ogni occasione, e lo ribadirà anche in Giappone in questo weekend.
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Marquez e Dovizioso

Credit Foto Eurosport

3: In quali condizioni sarà Lorenzo?

Il maiorchino sperava in un finale di campionato decisamente migliore. L’alfiere della Ducati (alle ultime uscite con la moto di Borgo Panigale) invece, è stato protagonista di due cadute rovinose, che hanno minato corpo e spirito del numero 99. La prima è successo al via della gara di Aragon, la seconda, ben peggiore, gli è capitata nel corso delle prove libere di Buriram, con la sua Desmosedici che lo ha disarcionato ad alta velocità. Tra spalla destra e gamba sinistra la situazione non è certo ideale, ma conoscendo la caparbietà dello spagnolo, lo vedremo al via del fine settimana di Motegi con immutata voglia di combattere. La forma fisica sarà lontana dal 100%, ma vedremo cosa sarà in grado di fare sulla pista giapponese.

4: La Yamaha si confermerà dopo la Thailandia?

Valentino Rossi e Maverick Vinales avevano approcciato alla gara di Buriram con la chiara sensazione di trovarsi davanti al weekend più complicato della loro stagione. Invece, la loro M1 ha risposto alla grande, portando il “Dottore” al comando per diversi giri, mentre lo spagnolo è stato in grado di salire sul gradino più basso del podio. Questo auspicio c’è anche in vista della gara di Motegi, per capire se la scuderia di Iwata ha ridotto davvero, almeno in parte, il gap nei confronti di Honda e Ducati. Il percorso da compiere è ancora lungo, ma se i segnali di Buriram saranno confermati si tratterà di un ottimo viatico anche in vista della prossima annata.

5: Dovizioso confermerà il secondo posto nel Mondiale?

Dopo aver vinto la sfida interna con Jorge Lorenzo, ormai quinto in graduatoria e sorpassato anche da Maverick Vinales, Andrea Dovizioso deve gestire 22 punti di margine nei confronti di Valentino Rossi, unico reale candidato rimasto alla seconda poltrona del Mondiale MotoGP 2018. Le piste in arrivo, Motegi, Phillip Island, Sepang e Valencia, non sono esattamente le preferite dalla Desmosedici (tranne la gara malese, nella quale si annuncia un ennesimo dominio della Ducati) ma il distacco in classifica è ampio, e la Yamaha, come visto lungo tutto il corso dell’anno, non appare affidabile. Per il romagnolo, dunque, si aprono le porte per il secondo titolo di vice-campione mondiale consecutivo. Un punto di partenza importante per l’assalto al titolo della prossima stagione.
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